I migliori film di Ewan McGregor

Cinema

Famoso ai più per aver interpretato Obi-Wan Kenobi, Ewan McGregor ha in realtà firmato negli anni grandi successi. Ecco i suoi film più celebri

Attore, regista e anche cantante, Ewan McGregor è ora nelle sale con “Doctor Sleep”, l’atteso (e inquietante) sequel di “Shining”.

A partire dall’esordio nel 1994, in “Le cinque vite di Hector” di Bill Forsyth, l’attore ha negli anni preso parte a molte pellicole di successo, ottenendo importanti riconoscimenti e arrivando ad essere uno degli attori più apprezzati della sua generazione. Ecco quali sono stati, ad oggi, i suoi film più famosi.

“Piccoli omicidi tra amici” (1994)

Diretto da Danny Boyle, “Piccoli omicidi tra amici” (titolo originale, “Shallow Grave”) racconta di tre amici e coinquilini che vivono in un appartamento di Edimburgo, e che affittano una stanza ad un misterioso romanziere. Un giorno trovano lo scrittore morto nella sua camera (probabilmente per overdose di cocaina) e scoprono una valigia colma di sterline. 

Decidono dunque di fare a pezzi il cadavere e di nasconderlo nel bosco, per tenersi i soldi.  Ma saranno proprio quei soldi a incrinare per sempre i rapporti tra i ragazzi

“Trainspotting” (1996)

In “Trainspotting”, Ewan McGregor torna ad essere diretto da Danny Boyle. E raggiunge il successo internazionale. Nel film è Mark "Rent Boy" Renton, un ex eroinomane che riesce a disintossicarsi ma sviluppa una fortissima dipendenza dal sesso. Annoiato da una vita senza stimoli, Mark - insieme ai suoi amici - ricade vittima della droga, ma un evento sconvolgerà la loro vite: la tossicomane Allison non si accorge della morte della figlia neonata. 

Mark decide di disintossicarsi una volta per tutte e, una volta pulito, si trasferisce a Londra per lavorare in un’agenzia immobiliare. Ma il suo passato tornerà a bussare alla sua porta, e lui dovrà compiere una scelta drastica per dire definitivamente addio a quella vita.

“Velvet Goldmine” (1998)

Diretto da Todd Haynes, “Velvet Goldmine” si ispira velatamente alla vita di David Bowie, raccontando le vicende del cantante Brian Slade (Jonathan Rhys-Meyers) che - scomparso dalle scene - diventa oggetto di una ricerca del giornalista Arthur Stuart (Christian Bale). Questo scopre la sua vera identità, la finzione dell’omicidio, e la sua relazione col musicista Curt Wild (Ewan McGregor). Che Slade non si sia mai ritirato dalle scene, ma che si presenti ora come la pop star Tommy Stone?

“Moulin Rouge!” (2001)

Nel film musicale diretto da Baz Luhrmann, Ewan McGregor è co-protagonista al fianco di Nicole Kidman. L’attore veste i panni di Christian che - arruolato dalla compagnia che organizza spettacoli al Moulin Rouge, un locale notturno di Pigalle - rimane affascinato dalla bellezza erotica dell’etoile, Satine

McGregor, per la sua parte, viene preferito a Heath Ledger e a Jake Gyllenhaal, e ottiene una nomination come miglior attore in un film commedia o musicale ai Golden Globe.

“Black Hawk Down” (2001)

In “Black Hawk Down” di Ridley Scott è lo specialista John “Grimsey” Grimes. Il film è ambientato in Somalia, dove gli Stati Uniti arrivano per scovare il signore della guerra Mohammed Farah Aidid. Il raid, sconosciuto alle autorità internazionali e a Washington, prevede un'azione di trenta minuti: l’idea è raggiungere il posto con quattro UH-60 Black Hawk, da cui scenderanno quattro Rangers in quattro punti attorno ad un edificio nel cuore di Mogadiscio. 

Tuttavia, le cose non andranno come previsto: l’azione durerà 15 ore, e costerà la vita a 19 soldati americani e ad oltre mille somali

“Big Fish - Le storie di una vita incredibile” (2003)

In “Big Fish - Le storie di una vita incredibile” di Tim Burton, Ewan McGregor è un giovane Ed Bloom, abituato a narrare storie assurde e fantastiche sulla sua vita a chiunque incontri. Il figlio William, che da bambino ne è affascinato, crescendo si allontana da quel padre strambo, di cui talvolta prova vergogna.

Quando però Ed si ammala, William torna a casa. E capisce che, dietro molte di quelle storie, si nascondevano incredibili verità. 

“L’uomo che fissa le capre” (2009)

Ne “L’uomo che fissa le capre” di Grant Heslov veste i panni di Bob Wilton, un giornalista mediocre e tradito dalla moglie che si reca in Medio Oriente per raccontare la Guerra del Golfo. In albergo incontra Lyn Cassady (George Clooney) e scopre un reparto segreto dell'esercito statunitense, che intende utilizzare poteri psichici per leggere la mente del nemico. 

“L’uomo nell’ombra” (2010)

Diretto da Roman Polański, “L’uomo nell’ombra” è la storia un ghostwriter che - dopo la misteriosa morte di un collega, incaricato di redigere le memorie dell’ex Primo ministro del Regno Unito Adam Lang - viene chiamato a prendere il suo posto. Qui, però, scoprirà che l’ex premier è incriminato dalla Corte Penale Internazionale dell'Aia per crimini di guerra, e per avere autorizzato il rapimento di sospetti terroristi per sottoporli alle torture della CIA. E si troverà così a fare i conti col lato oscuro del potere.

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