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Da "Ratatouille" a "La Grande Abbuffata": il cibo nei film in 15 scene cult. FOTO
Oltre a Totò che si infila gli spaghetti in tasca e Alberto Sordi che addenta la famosa forchettata, il cinema ha reso omaggio a tavole e gola in molti fotogrammi: ecco i più celebri e golosi. LA FOTOGALLERY
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Il rapporto tra cibo e cinema è più intimo di quanto si creda. Oltre all'esplosione dei film gastronomici degli ultimi anni, celebri film - italiani e non - hanno reso omaggio a tavole imbandite, pranzi luculliani e piacere della cucina (WEBPHOTO)
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Tra le scene cult legate al cibo, iniziamo col citare Marie Antoinette" (2006). Il film di Sophia Coppola disegna una vita lussuosa, fatta di vividi colori e sontuose tavole per la sua regina, impersonata da Kirsten Dunst. La sovrana era anche la stessa che invitava il popolo affamato di Parigi a cibarsi di brioche in mancanza di pane (WEBPHOTO)
Da "2 Broke Girls" a "Chef's Table": 10 serie tv dedicate al cibo. FOTO
Il cibo viene celebrato in tutta la sua potenza visiva in "Julie & Julia" (2009). Qui si racconta la storia della cuoca e scrittrice americana Julia Child, a cui si deve una prima alfabetizzazione culinaria delle casalinghe americane. Accanto a lei c'è Julie, segretaria e blogger di New York che cerca di metetrsi alla prova cucinando tutte le ricette del celebre "Mastering the Art of French Cooking" (WEBPHOTO)
Antonino Chef Academy, ecco cos'è la cucina liquida
“Il sapore del successo” (2015) è un film ambientato nel mondo della cucina "stellata". Niente grandi abbuffate qui, ma un bel racconto della tensione verso la perfezione del protagonista, lo chef Adam Jones (Bradley Cooper) e del suo team. Ciò non impedisce allo spettatore di salivare alla vista delle leccornie che vengono acconciate sul pass (WEBPHOTO)
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La quantità e l'ingordigia esplodono nell'italianissimo "La Grande Abbuffata". Il film diretto da Marco Ferreri ha per protagonista un vero e proprio gastronomo prestato al cinema, Ugo Tognazzi. La storia è surreale: quattro uomini (i cui nomi sono quelli degli attori che li interpretano), decidono di suicidarsi per sfuggire al tedio delle proprie vite. Per farlo, si chiudono in una casa tutti insieme per mangiare fino alla morte (WEBPHOTO)
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La tavola imbandita è un momento di allegra ma anche amara e rivelatrice condivisione. Accade ne "Le fate ignoranti" (2001) di Ferzan Özpetek. I protagonisti, interpretati da Margherita Buy e Stefano Accorsi, si incontrano dopo la morte del marito di lei. Insieme elaborano il lutto e spesso lo fanno lenendo il dolore con chiassosi e colorati pranzi (WEBPHOTO)
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Più compassate e cupe sono le atmosfere de "Il pranzo di Babette" (1987), tratto dall'omonimo racconto di Karen Blixen. Premiato con un Oscar per il Miglior film straniero, racconta la storia di Babette Hersant, governante di due sorelle anziane. Quando sa di aver vinto una lotteria, decide di utilizzare la somma per organizzare un grandioso banchetto (WEBPHOTO)
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Il cioccolato può lenire ogni tipo di pena. Lo sa bene Rocher, che con sua figlia Anouk, sconvolgono il piccolo paesino di Lansquenet-sur-Tannes con le proprie creazioni culinarie. "Chocolat" (2000) è il film tratto dall'omonimo romanzo di Joanne Harris. Qui bon bon e tavolette stregano più delle magie della protagonista (WEBPHOTO)
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A proposito di cioccolato, anche le magiche avventure di Willy Wonka e la sua fabbrica meritano una menzione. Nella versione girata da Tim Burton nel 2005 di "La fabbrica di cioccolato", l'elemento goloso legato a questo alimento viene esaltato con una grafica appetitosa (WEBPHOTO)
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Può un semplice hamburger scatenare una fame incontenibile? Sì, e ci sono le prove. Un esempio è ciò che succede guardando Samuel L. Jackson addentare il panino che in "Pulp Fiction" (1994) è chiamato The Big Kahuna. Poi il dialogo sulle similitudini e differenze tra l'hamburger americano e il quarto di libbra con formaggio spiegata da Vincent Vega (John Travolta) fanno salivare al solo ascolto (YouTube)
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Nel film animato "Piovono Polpette" (2009) l'abbuffata di cibo arriva direttamente dal cielo, grazie alla geniale invenzione di Flint Lockwood. Per sorprendere i concittadini di Swallaw Marinata, inventa un macchinario capace di trasformare l'acqua in cibo. Anche se il risultato a un certo punto sfugge di mano, la pioggia di panini, spaghetti e polpette è memorabile (WEBPHOTO)
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Nel mondo dell'animazione il cibo torna spesso a fare compagnia ai personaggi. L'iconica scena in "Lilli e il Vagabondo" (1955) fa sognare ogni amante dei famosi (e americanissimi) "spaghetti with meatballs", spaghetti con polpette. La ricetta è anche oggetto di un dialogo/ricetta memorabile ne "Il Padrino" (1972) tra il giovane Michael Corleone (Al Pacino) e il malavitoso Peter Clemenza (Richard S. Castellano) (WEBPHOTO)
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Ma il cartone animato che celebra in modo superbo il cibo e la passione di chi lo crea, resta "Ratatouille" (2007). Nel film Disney il severo critico gastronomico Anton Ego assaggia la Ratatouille preparata dal tenero chef-topo Remy, vivendo un'esperienza proustiana di memoria e commozione (WEBPHOTO)
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Omaggio alla cultura italiana (compresa quella gastronomica) è "Mangia prega ama" (2010). Liz Gilbert (Julia Roberts) parte alla ricerca del vero amore. Nella sua sosta in Italia scopre la pizza. Cult la scena girata nell’Antica pizzeria Da Michele a Napoli dove la bella Julia siede ai tavoli in marmo per assaggiare una gustosa Margherita (WEBPHOTO)
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"Mangiare Bere Uomo Donna" (1994) è un film che parte da un riferimento a un antico proverbio cinese, che indica le cose importanti della vita: il cibo e il sesso. Il protagonista è un celebre cuoco, il maestro Chu, che vuole recuperare il rapporto con le tre figlie adulte. Cerca di farlo attraverso i suoi piatti: il film offre una prospettiva privilegiata sulla preparazione delle più celebri ricette della cucina cinese (WEBPHOTO)
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"Beetlejuice" (1988) non è un film sul cibo, ma c'è una scena cult che farebbe venire l'acquolina in bocca a chiunque. Una ricca famiglia di New York è a cena con amici nella nuova casa infestata dai fantasmi. Qui sono posseduti dagli spiriti dei precedenti proprietari, che fanno esibire i "corpi" sulle note di Day-O di Harry Belafonte, mentre sulla tavola spicca la presenza di cocktail di enormi gamberi (WEBPHOTO)