"Qualcuno volò sul nido del cuculo", 50 anni fa la première: 12 curiosità sul film
Il 19 novembre 1975 veniva presentato a New York "One Flew Over the Cuckoo’s Nest" di Miloš Forman, tratto dall'ominimo libro di Ken Kensey. Ambientato in un ospedale psichiatrico, critica ai rapporti di potere e al concetto di "follia", con Jack Nicholson e Louise Fletcher, l'anno dopo vinse i Big Five agli Oscar: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista, Miglior Sceneggiatura. È successo solo tre volte nella storia del cinema
New York, 19 novembre 1975, Sutton and Paramount Theaters: sono passati 50 anni dalla première di One Flew Over the Cuckoo’s Nest (Qualcuno volò sul nido del cuculo), adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Ken Kesey. La regia è di Miloš Forman, che dirige i protagonisti Jack Nicholson, Louise Fletcher e Will Sampson. Ambientato in un ospedale psichiatrico, è stato definito un film "sovversivo" ed è considerato una delle più acute riflessioni sulla distinzione tra ciò che è considerato normale e ciò che è "follia" e sulle gerarchie di potere.
"Qualcuno volò sul nido del cuculo" diventa una serie tv
I BIG FIVE AGLI OSCAR - Nel 1976 Qualcuno volò sul nido del cuculo vincerà i Big Five agli Oscar, tutte le statuine più ambite: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista (Nicholson), Miglior Attrice Protagonista (Fletcher) e Miglior Sceneggiatura Non Originale. Era successo solo nel 1934 con Accadde una notte. Accadrà di nuovo nel 1991, con Il silenzio degli innocenti. Ecco la trama in breve e alcune curiosità sul film. In foto: Nicholson e Fletcher agli Oscar, 1976.
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LA TRAMA IN BREVE – Randle McMurphy (Nicholson) viene condannato per stupro di una minorenne e altri reati. Finge un’infermità mentale per evitare i lavori forzati in colonia e viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico, che è di fatto il regno del terrore della severissima infermiera Ratched (Fletcher). Così parte uno scontro sempre più duro tra McMurphy e Ratched. Nel cast, tra gli altri, anche Danny DeVito, Sidney Lassick e William Redfield.
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LA TRADUZIONE DEL TITOLO – In inglese cuckoo ha due significati: non individua solo l’uccello cuculo, ma significa anche "picchiatello", "svitato". Il cuckoo’s nest – letteralmente il nido del cuculo – è quindi anche il "manicomio". Il titolo del film riprende una filastrocca che compariva nel romanzo di Kesey: "One flew east, one flew west, and one flew over the cuckoo’s nest" ("Uno volò ad est, uno volò ad ovest e uno volò sul nido del cuculo").
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L’OREGON STATE HOSPITAL – Per le riprese, che durarono circa tre mesi, si scelse l’Oregon State Hospital di Salem, un vero ospedale, che si trasformò quindi in set cinematografico: alcuni pazienti del reparto psichiatrico sono tra le comparse. Il sovrintendente della struttura, il dottore Dean Brooks, veste i panni del dottore John Spivey nel film. Alcune fonti riportano che un giorno la produzione si dimenticò una finestra aperta in una stanza e un paziente precipitò fuori, ferendosi.
IL FILM FU PRIMA UN’OPERA DI BROADWAY – Appena uscì il romanzo di Kesey, Hollywood fiutò del potenziale. Già nel 1962 Kirk Douglas acquistò i diritti per trasformarlo sia in un film che in uno show teatrale per Broadway, con sceneggiatura di Dale Wasserman. Lo stesso Jack Nicholson provò a comprare i diritti, ma dovette cedere il passo a Douglas. A teatro Qualcuno volò sul nido del cuculo arrivò già nel 1963 e Douglas tenne per sé la parte del protagonista (che avrebbe dovuto interpretare anche nel film). In foto: Kirk Douglas e Joan Tetzel.
UNA GESTAZIONE COMPLICATA – Kirk Douglas incontrò Forman (cecoslovacco) durante un viaggio a Praga e gli chiese di dirigere il film, ma l’invasione della Cecoslovacchia da parte dei Paesi del Patto di Varsavia non lo permise. Anni dopo, fu Michael Douglas – figlio di Kirk – a prendere in mano il progetto. Dopo qualche cambio di regista (prima Richard Rush, poi Hal Ashby), la proposta torna a Forman, che nel frattempo era riuscito ad arrivare negli Stati Uniti. Nonostante uno stato mentale precario, il regista accettò. In foto: Douglas, Forman e Fletcher.
LA CAUSA LEGALE DI KESEY – Per la prima bozza del film, per la sceneggiatura fu ingaggiato direttamente Ken Kesey (in foto). La scrisse in prima persona, come nel romanzo, affidandola al Grande Capo Bromden, elemento che non convinse i produttori. Più tardi, Kesey fece causa alla produzione, ottenendo 150 mila dollari. In realtà non si trattava solo di differenze creative, ma anche di una disputa sui diritti di autore. Kesey non vide mai il film per intero.
L’INFERMIERA RATCHED E IL PARTITO COMUNISTA – Quando lesse per la prima volta la storia di quello che diventerà il suo film, Forman raccontò di aver visto nell’infermiera Ratched l’impersonificazione del Partito Comunista: era lei a controllare ogni dettaglio dell’ospedale, senza lasciare alcuna libertà ai pazienti, come il Partito faceva con i cittadini.
LITIGI DI FAMIGLIA – Kirk Douglas voleva interpretare McMurphy, ma il figlio non era convinto: era ormai troppo anziano per il ruolo. Da lì partì una faida familiare che durò per anni. Prima di Nicholson, si valutò di dare la parte a Marlon Brando, James Caan, Burt Reynolds e Gene Hackman. In foto: Kirk Douglas, 1975.
NICHOLSON E FLETCHER – Si dice che Jack Nicholson e Louis Fletcher praticamente non si parlarono durante tutto il periodo delle riprese. Per Nicholson era un modo di preservare l’odio che il suo personaggio provava verso quello della collega. In generale, molti attori passarono mesi rimanendo dentro il ruolo anche fuori dal set. Per Fletcher fu difficile riprendersi dall'impatto psicologico subìto una volta terminate le riprese.
FILM GIRATO IN ORDINE CRONOLOGICO (TRANNE UNA SCENA) - Tutto il film è stato girato seguendo l'ordine cronologico, fatta eccezione per un'unica scena, quella in cui McMurphy riesce a prendere possesso dell'autobus a servizio dell'ospedale e porta gli altri pazienti a pescare su una barca rubata. Tutti, tranne Nicholson, si sono sentiti poco bene per il mal di mare girando quella scena.
WILL SAMPSON - Fondamentale nel film è il personaggio del Grande Capo Bromden, interpretato da Will Sampson, apparentemente sordo e muto e grande osservatore delle dinamiche dell'ospedale. Alto due metri, nativo americano della Nazione Muscogee, Sampson era un pittore e performer ai rodeo quando fu notato e scelto per il ruolo. Dopo Qualcuno volò sul nido del cuculo fu relegato a parti minori stereotipate a causa della sua etnia. Rimanendo a Hollywood, sviluppò problemi di alcolismo.
LA CORRENTE DELL'ANTIPSICHIATRIA – Il film uscì nelle sale quando si erano ormai diffuse le teorie dell’antipsichiatria, corrente che metteva in discussione il concetto stesso di malattia mentale, vedendolo più che altro come un costrutto sociale, e criticava duramente le pratiche come le lobotomie e l’elettroshock, ben presenti nei protocolli di cura dell'epoca.
LE SERIE TV – Nel 2020 su Netflix uscì la serie Ratched, ideata da Evan Romansky e prodotta da Ryan Murphy, che si concentra sul personaggio dell’infermiera Ratched, interpretata da Sarah Paulson (in foto), nel periodo idealmente precedente a Qualcuno volò sul nido del cuculo. Nel 2025, Paul Zaentz, nipote del produttore esecutivo del film Saul Zaentz, ha annunciato una serie che partirà dal punto di vista del Capo Bromden.
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