Audrey Hepburn, da “Vacanze romane” a “Colazione da Tiffany”: i suoi film più belli. FOTO

Guerra e pace (1956). In questo film diretto da King Vidor, tratto dall'omonimo romanzo di Lev Tolstoj, Hepburn recita accanto al neo marito Mel Ferrer. Veste i panni di Nataša Rostova: durante la campagna di Russia di Napoleone, la giovane si fidanza con l'ufficiale vedovo Bolkonskij. Quando lei si infatua di un altro, lui scioglie il legame. La guerra li fa perdere, fino a quando si ritroveranno a Mosca ma ancora non riusciranno a stare insieme. Hepburn ottiene la candidatura ai Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico

Cenerentola a Parigi (1957). Questo film musicale di Stanley Donen è uno dei preferiti da Audrey Hepburn: dopo anni passati a studiare danza, infatti, l’attrice ha l’occasione di ballare con Fred Astaire. La star interpreta Jo Stockton, una bibliotecaria che viene scoperta per caso da un'agenzia per modelle in cerca di volti nuovi. Il fotografo Dick Avery (Fred Astaire) e la direttrice della rivista Maggie Prescott (Kay Thompson) la convincono a partire da New York per Parigi. Ma in Francia, più che la moda, a Jo interessa incontrare il filosofo Emile Flostre

Arianna (1957). Nello stesso anno Audrey Hepburn è nelle sale con questo film diretto da Billy Wilder. Nel cast ci sono anche Gary Cooper e Maurice Chevalier. Interpreta la figlia di un investigatore privato: scopre che un cliente del padre vuole uccidere l’amante di sua moglie, un ricco e famoso dongiovanni. Per cercare di aiutare il miliardario, anche Arianna finirà per cedere al fascino dell’uomo. Per questo ruolo Hepburn riceve un’altra candidatura come migliore attrice in un film commedia o musicale

La storia di una monaca (1959). Per questo film, diretto da Fred Zinnemann, Hepburn ottiene la sua terza candidatura all’Oscar come migliore attrice e diversi riconoscimenti (tra cui il David di Donatello per la migliore attrice straniera). Affronta una delle sue interpretazioni più difficili, ma che è considerata tra le migliori. È Gabrielle, giovane figlia di un noto medico che lascia il fidanzato e la casa perché decide di farsi suora. Col nome di suor Lucia parte per il Congo per assistere ammalati e bisognosi, ma mal sopporta le rigide regole del suo ordine

Colazione da Tiffany (1961). È uno dei film più famosi e iconici di Audrey Hepburn, che le vale un’altra candidatura agli Oscar come migliore attrice e un altro David di Donatello per la migliore attrice straniera. Il film, diretto da Blake Edwards, è tratto dal romanzo di Truman Capote. La protagonista è Holly Golightly, che vive a New York e sogna di sposare un miliardario. La mattina ama fare colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria. Nel suo stesso palazzo abita Paul Varjak, aspirante scrittore che si innamora di lei

Sciarada (1963). Grande successo anche per questa pellicola diretta da Stanley Donen, che valse a Hepburn altri riconoscimenti, tra cui il terzo Bafta. Insieme a lei recita Cary Grant. L’attrice interpreta una giovane donna che, di ritorno da una vacanza in montagna, scopre che l’uomo da cui stava divorziando è stato ucciso. Il marito ha nascosto una grossa cifra e una serie di uomini la inseguono alla ricerca dei soldi. Ad aiutarla arriva un affascinante ed enigmatico gentiluomo

My Fair Lady (1964). Audrey Hepburn è anche la protagonista di questo film musicale di George Cukor, al fianco di Rex Harrison. Interpreta la fioraia Eliza Doolittle: un glottologo britannico scommette con un amico di riuscire a trasformarla in una donna dell’alta società entro sei mesi. Nonostante sia stata doppiata in quasi tutti i brani, la pellicola è un successo e Hepburn ottiene una nuova candidatura al Golden Globe e il terzo David di Donatello

Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966). In questo film Audrey Hepburn è ancora diretta da William Wyler e recita accanto a Peter O'Toole e Eli Wallach. Si tratta di una divertente commedia poliziesca. L’attrice interpreta la figlia di uno stimato collezionista d'arte di Parigi, che in realtà è un falsario. Per evitare guai al padre, la ragazza decide di rubare una statua dal museo. Ad aiutarla un uomo che lei crede un ladro ma che si rivelerà un detective

Due per la strada (1967). Ennesima nomination ai Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale per Audrey Hepburn. Il film è diretto da Stanley Donen e nel cast c’è anche Albert Finney. La trama ruota attorno a Joanna e Mark e ai loro dieci anni di matrimonio: i due si sono sposati dopo essersi conosciuti durante un viaggio in autostop per l'Europa e, dopo l’amore iniziale, i tradimenti, le tensioni, la nascita di una figlia, decidono di divorziare

Gli occhi della notte (1967). Audrey Hepburn prende parte anche a questo thriller diretto da Terence Young: l’interpretazione le vale un'altra candidatura all'Oscar come migliore attrice. Veste i panni di una coraggiosa donna cieca tormentata da tre criminali che vogliono recuperare una bambola ripiena di cocaina

...e tutti risero (1981). Si tratta dell’ultimo ruolo importante della carriera cinematografica di Audrey Hepburn. In questo film di Peter Bogdanovich, l’attrice recita accanto a Ben Gazzara. La simpatica commedia racconta di un gruppo di detective di New York specializzati in pedinamenti di mogli di mariti gelosi. A volte, però, i detective non si limitano al loro lavoro ma iniziano storie d’amore con le donne pedinate

Always – Per sempre (1989). L’ultima apparizione di Audrey Hepburn al cinema è in questo film di Steven Spielberg. Interpreta una piccola parte: quella di Hap, uno spirito vestito di bianco che rivela a un uomo appena morto cosa lo aspetta. Dopo il ritiro dal grande schermo, le sono stati assegnati diversi premi speciali per celebrare i suoi meriti cinematografici: come il Premio umanitario Jean Hersholt, un Golden Globe e un Bafta alla carriera