
Apocalypse Now usciva 45 anni fa, tutto quello che c'è da sapere sul capolavoro di Coppola
Il film di Francis Ford Coppola esordì in alcune sale degli Usa il 15 agosto 1979. Considerata una delle più grandi pellicole cinematografiche di tutti i tempi, è ambientata durante la guerra del Vietnam e racconta il viaggio (anche metaforico) del capitano Willard alla ricerca del misterioso Colonnello Kurtz. Dal cast alla gestazione difficile, dalla colonna sonora ai premi. Ecco le curiosità da conoscere

Apocalypse Now compie 45 anni. Il capolavoro diretto da Francis Ford Coppola, uscito nelle sale Usa il 15 agosto 1979, è ambientato durante il conflitto in Vietnam. Il film segue il capitano Benjamin Willard (interpretato da Martin Sheen) in una missione per eliminare il Colonnello Kurtz (Marlon Brando), un ufficiale dell'esercito americano che è impazzito e si è auto-proclamato leader di una tribù di guerriglieri. Un viaggio tra gli orrori e le assurdità della guerra, con una narrazione potente e visivamente stupefacente
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LA GENESI - John Milius scrisse la prima bozza di sceneggiatura ispirandosi al racconto Cuore di tenebra di Conrad ma adattato al Vietnam. Un’altra fonte di ispirazione fu un articolo di Michael Herr sulla battaglia di The Sanh. La regia che inizialmente doveva essere di George Lucas, finì nelle mani di Coppola che dopo tutta la fase preparatoria a livello di location, iniziò a girare con una sceneggiatura ancora non conclusa
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MARTIN SHEEN - Il ruolo di Willard venne proposto a Steve McQueen, Al Pacino, Clint Eastwood, Jack Nicholson e Robert Redford ma rifiutarono per motivi diversi. Il regista si orientò su Martin Sheen, ricordando il bel provino per il ruolo di Michael ne Il padrino. L’attore però era indisponibile e venne scelto Harvey Keitel. Dopo 3 settimane di riprese Coppola si convinse che non fosse adatto alla parte e tornò da Sheen che accettò. L'attore durante le riprese ebbe un infarto e in un’altra occasione si tagliò una mano girando la scena in cui spacca uno specchio
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MARLON BRANDO - Per la parte di Kurtz, modellata sulla biografia di Robert B. Rheault, comandante delle forze speciali in Vietnam, si pensò inizialmente a Jack Nicholson, ma venne poi preferito Marlon Brando, che però non accettò subito. Decise di partecipare a patto che le sue scene fossero girate in penombra. Ottenne un compenso di circa tre milioni di dollari: venne pagato la cifra di un milione di dollari alla settimana. Molte scene su Kurtz vennero cancellate perché Brando era troppo sovrappeso per interpretarle
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L'IMPROVVISAZIONE DI BRANDO - Marlon Brando arrivò sul set in evidente sovrappeso e senza aver letto il copione. Coppola, dovendo adattarsi, improvvisò con lui molte delle scene del Colonnello Kurtz, che sfociarono in alcuni dei dialoghi più iconici del film
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IL CAST - Completarono il cast Robert Duvall, nel ruolo del tenente-colonnello Kilgore e Harrison Ford nella parte del colonnello Lucas, ruolo per cui era stato inizialmente indicato James Caan, il quale rifiutò. Altri ruoli andarono ad Albert Hall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne e Dennis Hopper
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UNA PRODUZIONE TRAVAGLIATA - Con la sua produzione epica e travagliata, che rifletteva il caos stesso della guerra, Apocalypse Now è diventato uno dei film più influenti e celebrati nella storia del cinema. Le riprese sul fiume Pagsanjan, nelle Filippine, furono un vero e proprio incubo: durarono quasi un anno e mezzo invece dei 6 mesi previsti. Il progetto fu afflitto da problemi climatici (tra cui un tifone che distrusse i set), logistici e personali, con un budget che lievitava senza controllo
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LA SCENA DEGLI ELICOTTERI - La celebre sequenza dell'attacco con gli elicotteri accompagnato della Cavalcata delle Valchirie di Wagner dura 10 minuto ma richiese sette settimane di riprese e un coordinamento estremo. La scena fu girata nel villaggio e nella baia di Baler, nell'isola di Luzon. Uno dei piloti è R. Lee Ermey, che all'epoca viveva nella Filippine e diventerà una star anni dopo interpretando il sergente maggiore Hartman in Full Metal Jacket

IL FINALE - Lo stesso Coppola compare brevemente nel film come regista di un reportage di guerra, una scelta metacinematografica che sottolinea il caos e l'assurdità del conflitto. Il finale della pellicola fu oggetto di molteplici revisioni. Ne furono girate diverse versioni perché Coppola era incerto su come chiudere la storia. Quella definitiva è un mix delle varie idee sperimentate. Per completare il montaggio servirono due anni, mentre per ultimare il sonoro furono impiegati più di nove mesi

COLONNA SONORA - Inizialmente era stata affidata al compositore giapponese Isao Tomita ma alla fine dovette declinare per altri impegni. Così se ne occuparono il regista e suo padre Carmine Coppola, a sua volta compositore e direttore d’orchestra. All’inizio del film e nella scena finale è stata usata la canzone The End dei The Doors, che è legata in maniera indelebile a questo film

L'INFLUENZA CULTURALE - Il film ha lasciato un'impronta indelebile sulla cultura popolare, con innumerevoli citazioni e parodie. La frase "I love the smell of napalm in the morning, smelled like victory" è diventata un'icona del cinema. L’American Film Institute nel 2005 attribuì alla battuta il 12esimo posto della sua lista delle cento migliori battute di tutti i tempi dei film statunitensi

IL SUCCESSO AL FESTIVAL DI CANNES - Apocalypse Now fu presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes del 1979, dove vinse la Palma d’oro (ex aequo con Il tamburo di latta), nonostante il film non fosse ancora completamente finito. Arrivò quindi in sala il 15 agosto 1979 ma solo in una quindicina di sale

IL TRIONFO DI PUBBLICO - Il film era costato 30 milioni di dollari, a fronte di un budget iniziale di 12. Lo sforamento portò quasi al fallimento della Zoetrope, la casa di produzione di Coppola, che investì alla fine anche i suoi beni personali. La pellicola recuperò i 30 milioni già in tre settimane di proiezione negli Usa. E alla fine incassò globalmente 150 milioni di dollari

I PREMI - Dopo il successo a Cannes, l'anno dopo agli Oscar vinse due statuette (miglior fotografia a Vittorio Storaro e miglior sonoro) su 8 candidature. Nelle categorie principali fu battuto da Kramer contro Kramer. Si pensa che uno dei motivi per cui l’Academy lo considerò così poco è che già l’anno prima era stato premiato un altro film di guerra ambientato in Vietnam (Il cacciatore di Cimino). Ai Golden Globe vinse i premi per regia (Coppola), attore non protagonista (Duvall) e colonna sonora

LE NUOVE VERSIONI - Nel 2001, Coppola presentò Apocalypse Now Redux, una versione estesa di 49 minuti che includeva scene inedite e sequenze tagliate, offrendo una nuova prospettiva sul film originale. Nel 2019, invece, è stata diffusa la versione intitolata Apocalypse Now Final Cut, che secondo l'autore è l'edizione definitiva del suo film (con una durata di 183 minuti). La proiezione in anteprima avvenne a Bologna
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