Guillermo del Toro annuncia Fury, un "thriller violento" con Oscar Isaac
Cinema ©GettyDopo aver presentato Frankenstein a Toronto, reduce dal passaggio senza premi alla Mostra di Venezia numero 82, il regista premio Oscar ha già catalizzato l’attenzione con un nuovo annuncio. Sul palco della kermesse canadese ha infatti rivelato di essere al lavoro su una pellicola che vedrà ancora una volta protagonista Isaac. Il cineasta ha anche nel cassetto la versione animata di Il gigante sepolto, che “non sarà un film per bambini ed esplorerà i limiti della tecnica d’animazione passo uno”
Guillermo del Toro ha annunciato il suo prossimo film, intitolato Fury. Si tratterà di una pellicola di genere thriller che vedrà ancora una volta protagonista Oscar Isaac, già nel cast della sua ultima opera cinematografica.
Dopo aver presentato Frankenstein al Toronto International Film Festival, reduce dal passaggio senza premi all’82ma edizione della Mostra di Venezia 82, il regista premio Oscar ha già catalizzato l’attenzione con un nuovo annuncio. Sul palco della kermesse canadese ha infatti rivelato di essere al lavoro su una pellicola che vedrà ancora una volta protagonista Isaac e che, nelle sue stesse parole, segnerà un ritorno a un cinema cupo, implacabile e violento.
Guillermo del Toro non sembra conoscere pause, insomma. Ricordiamoci, infatti, che il cineasta ha anche nel cassetto la versione animata di Il gigante sepolto, che “non sarà un film per bambini ed esplorerà i limiti della tecnica d’animazione passo uno”. Un progetto già da tempo annunciato, che vedremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi.
Un progetto dalle tinte oscure
Il regista messicano ha descritto Fury come un thriller “molto crudele e violento”, definizione che lascia intuire atmosfere tese e disturbanti.
Per rendere l’idea, ha evocato un paragone tanto curioso quanto efficace: “È come My Dinner with André, ma con un omicidio dopo ogni portata”, queste le parole del cineasta. Una cena che si trasforma in una spirale di sangue e tensione, capace di richiamare la dimensione più spietata di La fiera delle illusioni, con la promessa di spingersi ancora oltre.
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Del Toro e il tema della violenza
Arrivato ai sessant’anni, Guillermo del Toro ha confessato di essere attratto dal desiderio di indagare la violenza in tutte le sue declinazioni. “Sono molto interessato alla violenza che ci infliggiamo a vicenda, mentalmente, spiritualmente, fisicamente”, ha spiegato il regista.
“Sono passato dal chiedermi dove stessi andando, dall’essere padre e figlio, a trovarmi ora nel decennio del rimpianto. Quindi… aspettatevi un sacco di rimpianti”. Un’affermazione che riflette la sua volontà di affrontare i lati più oscuri dell’esperienza umana, con uno sguardo intimo e personale.
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L’altro cantiere: Il gigante sepolto
Non è però detto che Fury sia il prossimo titolo a raggiungere il grande pubblico. Da tempo Guillermo del Toro è infatti impegnato su Il gigante sepolto di Kazuo Ishiguro, ambiziosa trasposizione in stop-motion pensata non per bambini ma per un pubblico adulto.
L’ultimo aggiornamento risale al febbraio del 2023, quando il regista spiegava: “Il gigante sepolto continua la mia partnership nell’animazione con Netflix e la nostra ricerca nella stop-motion come mezzo di raccontare storie complesse e costruire mondi senza limiti. È un grande onore e una responsabilità ancora più grande per me dirigere questa sceneggiatura che io e Dennis Kelly stiamo adattato dal romanzo di Kazuo Ishiguro, così profondo e immaginifico”. Un progetto che rientra a pieno titolo nella sua esplorazione del linguaggio animato, già sperimentato con Pinocchio.
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I due film in arrivo confermano l'energia del cineasta
Al TIFF, Guillermo del Toro ha confermato chiaramente di avere due opere in preparazione: da una parte il thriller con Oscar Isaac, dall’altra il film d’animazione ispirato al romanzo dello scrittore giapponese premio Nobel.
Lo stesso regista ha sottolineato che la versione animata di Il gigante sepolto “non sarà un film per bambini ed esplorerà i limiti della tecnica d’animazione passo uno”.
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L’attesa dei prossimi mesi
Non resta che attendere nuovi sviluppi per capire quale dei due progetti vedrà per primo la luce.
Intanto il pubblico potrà ritrovare la mano visionaria del regista già nei prossimi mesi: Frankenstein arriverà su Netflix il 7 novembre 2025, offrendo un’anteprima del percorso artistico che del Toro sembra voler intraprendere, sospeso tra fiaba oscura e riflessione sulla natura più profonda della violenza.
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Guillermo del Toro, carriera del regista premio Oscar
Guillermo del Toro Gómez, nato a Guadalajara il 9 ottobre 1964, è uno dei registi più visionari e riconoscibili del cinema contemporaneo. Conosciuto per la sua capacità di fondere fiaba, horror e immaginario gotico, ha costruito una carriera che spazia dalle produzioni hollywoodiane ai film in lingua spagnola, spesso ambientati in contesti storici segnati dalla violenza e dalla dittatura.
Opere come La spina del diavolo (2001) e Il labirinto del fauno (2006) hanno consacrato il suo stile dark fantasy, mentre titoli come Hellboy, Pacific Rim e Blade II hanno dimostrato la sua abilità nel muoversi tra i generi, imponendosi anche come autore di blockbuster. Nel 2017, con La forma dell’acqua, del Toro ha raggiunto l’apice del riconoscimento internazionale, vincendo il Leone d’oro a Venezia e due Oscar, tra cui quello per il miglior film.
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Non solo regista: anche produttore, scrittore e sceneggiatore
Accanto alla regia, del Toro si è distinto come produttore, scrittore e sceneggiatore, contribuendo a progetti che spaziano dall’horror spagnolo (The Orphanage) all’animazione hollywoodiana (Kung Fu Panda 2, Il gatto con gli stivali) fino alle serie televisive (Trollhunters, The Strain). Nel 2023 ha aggiunto un nuovo traguardo alla sua carriera vincendo l’Oscar per il miglior film d’animazione con il suo Pinocchio, diventando così l’unico artista nella storia del cinema ad aver ottenuto l’ambita statuetta in tre categorie diverse: miglior film, miglior regista e miglior film d’animazione.
Legato da sempre al fascino dei mostri, che considera metafore potenti e universali, del Toro continua a ridefinire il rapporto tra immaginazione e realtà, lasciando un’impronta indelebile nella storia del cinema mondiale.