Odissea di Christopher Nolan, Corey Hawkins svela perché sarà un diverso genere di epica
Cinema A sinistra, una foto dell'attore Corey Hawkins (credits: GettyImages); a destra: il poster del film "The Odyssey"L’attore statunitense, 36 anni e noto grazie al film Straight Outta Compton, spiega come mai il progetto cinematografico al cui cast si è aggiunto nel febbraio 2025 è destinato a distinguersi. La star del grande schermo parla di un’epopea antica rivisitata per la settima arte che sarà qualcosa di inimmaginabile per gli spettatori, dimostrando la capacità del regista di Oppenheimer di costruire un linguaggio cinematografico capace di rendere giustizia all’imponente lascito di Omero
Arrivano da oltreoceano gustose anticipazioni su uno dei film più attesi che esistano al mondo, ossia Odissea (The Odyssey) firmato da Christopher Nolan.
L’attore statunitense Corey Hawkins, entrato nel cast del film già all'inizio di quest'anno, ha lasciato trapelare che la nuova versione firmata da quel Re Mida del cinema che è Nolan (perché diciamocelo: qualsiasi trama e soggetto tocchi, lo tramuta in molto più che oro. Lo trasforma infatti in Oscar) si discosterà notevolmente dalle precedenti trasposizioni della celebre saga epica.
L’opera trae ispirazione dal poema di Omero, considerato tra i testi fondativi della letteratura mondiale, e avrà come protagonista Matt Damon nel ruolo di Ulisse, re di Itaca, impegnato nel lungo e insidioso viaggio di ritorno dopo la caduta di Troia.
L’attore statunitense Corey Hawkins, 36 anni, ha spiegato come mai il progetto cinematografico al cui cast si è aggiunto nel febbraio 2025 è destinato a distinguersi.
Hawkins, noto grazie al film Straight Outta Compton, ne ha parlato in occasione di una recente intervista rilasciata durante il Toronto International Film Festival a TC Phillips del magazine americano Screen Rant.
La star del grande schermo - il cui ruolo esatto nel film The Odyssey non è stato ancora rivelato - interpreta un personaggio parla di un’epopea antica rivisitata per la settima arte che sarà qualcosa di inimmaginabile per gli spettatori, dimostrando la capacità del regista di Oppenheimer di costruire un linguaggio cinematografico capace di rendere giustizia all’imponente lascito di Omero.
Un cast di stelle internazionali
Corey Hawkins si è unito ufficialmente alla produzione nel febbraio di quest’anno, entrando a far parte di un gruppo di interpreti di altissimo livello.
Accanto a lui ci saranno infatti Tom Holland, Robert Pattinson, Zendaya, Anne Hathaway, Lupita Nyong’o, Charlize Theron, Mia Goth ed Elliot Page. Resta ancora avvolto nel mistero il ruolo affidato a Hawkins, su cui non è stata diffusa alcuna anticipazione.
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Le dichiarazioni al Toronto International Film Festival
In occasione della presentazione del suo nuovo thriller The Man in My Basement al Toronto International Film Festival, l’attore Corey Hawkins ha parlato con ScreenRant, soffermandosi sulla singolare impostazione scelta da Nolan per The Odyssey.
Paragonando l’approccio del regista a quello di un autore indipendente con mezzi economici però molto più ingenti, Hawkins ha sottolineato quanto la precisione e la cura per i dettagli siano al centro del metodo di lavoro del cineasta.
“È interessante notare che Chris Nolan è molto simile, direi, a un regista indipendente con un budget molto diverso, ma in realtà ci sono molte somiglianze. Solo l’efficienza con cui lavora. È un maestro dei dettagli e non vedo l’ora che la gente veda questo film”, ha affermato Corey Hawkins.
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Un film epico diverso da tutti gli altri
Pur senza entrare in particolari, Hawkins ha lasciato intendere che il film offrirà al pubblico un’esperienza epica nuova rispetto a quelle tradizionalmente associate al genere.
L’attore ha infatti aggiunto: “Sarà epico in un modo diverso. Si impara così tanto da lui. Sto cercando di non dire tutte le cose che non dovrei dire”.
Le sfide di un adattamento monumentale
Scegliendo di confrontarsi con l'Odissea e l'Iliade, Nolan si misura con i due pilastri assoluti della tradizione letteraria greca. La complessità del poema omerico, capace nei secoli di ispirare studiosi, scrittori e artisti, rende l’impresa particolarmente ardua: trasporre sul grande schermo un racconto che da millenni continua a essere reinterpretato richiede uno sforzo creativo eccezionale.
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La visione di Nolan secondo Hawkins
Le osservazioni di Hawkins suggeriscono che il regista potrà contare sulla sua nota attenzione minuziosa ai dettagli per affrontare un materiale tanto ricco di simboli, miti ed episodi leggendari.
Ogni elemento del poema rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per dimostrare la capacità di Nolan di costruire un linguaggio cinematografico capace di rendere giustizia all’imponente lascito di Omero.
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Un’epopea che mette alla prova anche il pubblico
Secondo le anticipazioni, il viaggio di Ulisse porterà lo spettatore a confrontarsi con divinità, figure sovrannaturali e creature leggendarie come Scilla, immerse in scenari di portata colossale. Una narrazione che, per ampiezza e respiro, potrebbe superare molte delle grandi saghe fantasy moderne.
Tuttavia, in un’epoca in cui il pubblico è sempre più abituato a storie distese nel tempo e sviluppate in forma seriale, sarà interessante scoprire come Nolan riuscirà a condensare l’imponente vicenda omerica all’interno di un unico film. Un’impresa che, stando alle parole di Hawkins, sembra destinata a trovare successo grazie alla fiducia totale riposta dal cast nella visione del regista.
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