Magic, l'horror anni '70 con Anthony Hopkins avrà un remake prodotto da Sam Raimi
Cinema ©WebphotoIl ritorno del Maestro dell’horror psicologico porta con sé una rivisitazione della pellicola disturbante e raffinata diretta da Richard Attenborough nel 1978. Il cineasta che ha rivoluzionato il genere dell’orrore con titoli come "La casa" del 1981 e" Drag Me to Hell" del 2009 guiderà la produzione di questo remake atteso da tempo
Magic segna il ritorno in grande stile di Sam Raimi: Il cineasta che ha rivoluzionato il genere dell’orrore con titoli come La casa del 1981 e Drag Me to Hell del 2009 guiderà la produzione dell’attesissimo remake dell’horror psicologico che vedeva protagonista Anthony Hopkins, uscito alla fine degli anni Settanta.
Quasi mezzo secolo dopo la sua prima uscita nelle sale, questo classico della paura è dunque pronto a rinascere, tornando a fare parlare di sé.
Considerato uno degli horror psicologici più disturbanti e raffinati degli anni ’70, il film originale diretto da Richard Attenborough nel 1978 avrà presto una nuova vita sul grande schermo grazie a Raimi.
Il progetto di Lionsgate
Secondo quanto rivelato da The Hollywood Reporter, Lionsgate ha avviato ufficialmente lo sviluppo del nuovo Magic. Al fianco di Raimi lavoreranno Zainab Azizi per Raimi Productions e Roy Lee, figura di spicco nell’horror contemporaneo con all’attivo successi come It, The Ring e The Grudge.
Il progetto vede coinvolti anche Chris Hammond e Tim Sullivan, responsabili dell’acquisizione dei diritti del film originale. La sceneggiatura sarà affidata a Mark Swift e Damian Shannon, già autori di Freddy vs. Jason e del remake di Venerdì 13 uscito nel 2009.
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La storia originale del 1978
Il film di Attenborough, uscito al cinema nell’ormai lontanissimo 1978, presentava un giovane Anthony Hopkins nei panni di Corky Withers, illusionista tormentato che trova l’improvvisa notorietà grazie a un pupazzo da ventriloquo, Forca, volgare e inquietante. Quel successo, però, si trasformava rapidamente in ossessione, portando Corky a perdere il controllo e a confondere sempre più i confini tra sé e la sua marionetta. Ne scaturiva una spirale di paranoia, follia e violenza.
In una parte della vicenda, il protagonista rifiutava un contratto televisivo e, sopraffatto dalla paura, fuggiva da New York per rifugiarsi nei monti Catskill, luoghi della sua infanzia. Qui incontrava di nuovo Peggy Ann Snow, interpretata da Ann-Margret, e con lei intrecciava una relazione clandestina. Ma la sua mente instabile, divorata dalla schizofrenia, lo conduceva a identificarsi con Forca, fino a generare un’escalation di omicidi efferati.
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Una campagna promozionale memorabile
Il debutto del film del 1978 fu accompagnato da un’imponente campagna pubblicitaria, rimasta negli annali per la sua originalità. Tra i materiali promozionali spiccava uno spot televisivo in cui compariva soltanto il volto del pupazzo, mentre una voce cupa pronunciava la frase: “La magia è divertente, siamo morti.”
Un’idea semplice ma geniale che contribuì a scolpire Magic nell’immaginario collettivo dell’epoca.
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Accoglienza e cast
Alla sua uscita, Magic fu accolto calorosamente da critica e pubblico. La regia di Richard Attenborough, capace di mantenere una tensione costante, e un cast di alto livello fecero la differenza.
Oltre ad Anthony Hopkins, che regalò una delle interpretazioni più potenti della sua carriera, il film vedeva la presenza di Ann-Margret, Burgess Meredith ed Ed Lauter nel ruolo di Duke, marito di Peggy Ann. La sceneggiatura portava la firma di William Goldman, già autore del romanzo da cui la pellicola era tratta.
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Un’eredità che torna a vivere
Dopo decenni di attesa e numerosi tentativi, Lionsgate è finalmente riuscita a portare avanti il progetto di un rifacimento, grazie anche al sostegno costante di Chris Hammond e Tim Sullivan.
Al momento non sono stati annunciati né il regista né il cast del nuovo adattamento, ma la presenza di Sam Raimi come produttore fa già presagire un ritorno in grande stile di un titolo che ha segnato la storia del cinema horror.
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Raimi, uno dei registi più cult dell’horror (e non solo)
Sam Raimi, nato a Royal Oak il 23 ottobre 1959, è uno dei registi statunitensi più influenti della scena contemporanea, con una carriera che spazia dall’horror al cinema supereroistico. Dopo gli esordi con la trilogia cult de La casa, realizzata insieme all’amico Bruce Campbell e diventata un punto di riferimento del genere, Raimi ha consolidato la propria fama a Hollywood con Darkman e con film di generi diversi, dal western Pronti a morire al dramma Soldi sporchi.
Il successo planetario arriva però con la trilogia di Spider-Man interpretata da Tobey Maguire, che incassa complessivamente 2,5 miliardi di dollari e apre una nuova era per i cinecomic. Negli anni successivi Raimi torna all’horror con Drag Me to Hell e dirige Il grande e potente Oz, fino al recente ritorno nel Marvel Cinematic Universe con Doctor Strange nel Multiverso della Follia del 2022, apprezzato per il suo tocco autoriale.
Parallelamente ha lavorato come produttore televisivo in serie come Xena – Principessa guerriera e Hercules. Tra i suoi tratti distintivi figurano l’uso di inquadrature rapide e dinamiche, i cameo personali e la presenza costante dell’attore Ted Raimi e di Bruce Campbell, elementi che hanno contribuito a creare un marchio di fabbrica inconfondibile.
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