Festival di San Sebastián, tutti i vincitori da Albert Serra a Pamela Anderson

Cinema

Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

L'ambita Conchiglia d'oro è andata allo sconvolgente documentario diretto dal filmmaker spagnolo Albert Serra, Afternoons of Solidude, che mostra la brutalità della corrida. The Last Showgirl è il film di Gia Coppola che si è guadagnato il Premio speciale della Giuria, andato all’intero cast (tra cui c’è Pamela Anderson). Scopriamo tutti i titoli e i nomi che sono stati insigniti di riconoscimenti nell'ambito della prestigiosa kermesse cinematografica spagnola, quest’anno alla sua 72esima edizione

Si è conclusa l’edizione del 2024 del San Sebastián Film Festival, la più prestigiosa kermesse cinematografica in lingua spagnola del mondo, tenutasi nell’omonima città basca dal 20 al 28 settembre scorsi.
L'ambita Conchiglia d'oro è andata allo sconvolgente documentario diretto dal filmmaker spagnolo Albert Serra, Tardes de Soledad (titolo internazionale: Afternoons of Solidude), che mostra la brutalità della corrida.

 

The Last Showgirl è il film di Gia Coppola che si è guadagnato il Premio speciale della Giuria, andato all’intero cast (tra cui c’è Pamela Anderson). Guy Lodge su un recente articolo pubblicato sul magazine americano Variety definisce The Last Showgirl come “il film drammatico che segna la reinvenzione della carriera di Anderson”.

 

Scopriamo tutti i titoli e i nomi che sono stati insigniti di riconoscimenti nell'ambito della prestigiosa kermesse cinematografica spagnola, che quest’anno è alla sua 72esima edizione. Nell’ultimo paragrafo di questo articolo potete trovare la lista di tutti i premiati.

Conchiglia d’oro a Tardes de Soledad di Albert Serra

La giuria composta da Ulrich Seidl, Leila Guerriero, Christos Nikou, Carole Scotta, Fran Kranz e capitana da Jaione Camborda, filmmaker basca vincitrice lo scorso anno della prestigiosa Conchiglia d’oro con O Corno (The Rye Horn), ha assegnato l’ambito riconoscimento a Tardes de Soledad (Afternoons of Solidude) di Albert Serra.

 

Si tratta di un documentario sconvolgente che porta dentro la brutalità della corrida, mostrando i suoi rituali molto cruenti e crudeli.
“A volte, in una competizione festivaliera molto contesa, è vantaggioso essere l'unico elemento che si distingue dagli altri”, fa notare Guy Lodge di Variety, che definisce il film documentario di Serra “uno studio potente e osservativo sulla corrida contemporanea”.

 

Afternoons of Solitude dello spagnolo Albert Serra è stato l'unico documentario in competizione ufficiale al Festival del Cinema di San Sebastián di quest'anno e alla fine ha vinto la Conchiglia d'Oro per il miglior film del festival, superando importanti concorrenti narrativi.
Il premio è stato consegnato da Jaione Camborda, vincitrice della Conchiglia d'Oro dello scorso anno, a capo di una giuria che includeva i registi Ulrich Seidl, Christos Nikou e Fran Kranz, la produttrice Carole Scotta e la giornalista argentina Leila Guerriero.

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Afternoons of Solitude e la violenza della corrida

Incentrato sul famoso matador peruviano Andrés Rey Roca, Afternoons of Solitude è schietto nella rappresentazione della violenza della corrida e ha già suscitato controversie in patria, con il partito animalista spagnolo PACMA che ha chiesto il ritiro del film dal festival.
Tuttavia, mentre Serra - noto provocatore del cinema d'autore, famoso per il suo cinema di finzione provocatorio, tra cui Pacifiction e La morte di Luigi XIV - evita commenti espliciti in Afternoons of Solitude, “pochi potrebbero confondere il film per un endorsement della tradizione che rappresenta, con una miscela di orrore, assurdità e spettacolo”, si legge su Variety.

Il più celebre magazine di cinema, televisione (e spettacolo in generale) degli Stati Uniti, il sopracitato Variety appunto, ha definito il film "straordinario" e "un'opera importante di un regista in piena maturità, in linea con i suoi recenti lavori di finzione per l'uso di ripetizioni languide e saturazione sensoriale che trascinano il pubblico in uno stato onirico disturbante".

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Conchiglia d’argento per la miglior regia

La Conchiglia d’argento per la miglior regia è stata assegnata a pari merito a Laura Carreira per la sua opera prima, On Falling, e a Pedro Martín-Calero per The Wailing (El llanto).

Il premio per la Miglior Regia è stato dunque condiviso tra due registi esordienti. La portoghese Laura Carreira con On Falling offre un ritratto doloroso e socialmente consapevole di una lavoratrice migrante in un magazzino in Scozia.

Lo spagnolo Pedro Martin-Calero con The Wailing propone invece un horror dallo stile molto elegante e concettualmente ingegnoso che ha un bel potenziale di successo internazionale. Accettando il premio, Laura Carreira ha espresso stupore per la vittoria, dato che ha battuto concorrenti di alto profilo come Hard Truths di Mike Leigh, Conclave di Edward Berger e The End di Joshua Oppenheimer, che non hanno ricevuto riconoscimenti dalla giuria. "Pensavo non fosse possibile che avremmo vinto qualcosa", ha detto, prima di ringraziare il festival per aver riconosciuto un film "che valorizza le persone rispetto al profitto".

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Premio Speciale della Giuria al cast di The Last Showgirl

Il penultimo premio, il Premio Speciale della Giuria, di solito viene assegnato a un regista ma invece è stato consegnato a un intero cast: quello di The Last Showgirl, il dramma ambientato a Las Vegas diretto da Gia Coppola, “con Pamela Anderson in una toccante interpretazione che segna una svolta nella sua carriera, nei panni di una ballerina veterana in cerca di una nuova strada dopo la chiusura del suo show di lunga durata”, si legge su Variety.

 

Tra i membri del cast premiati ci sono anche Jamie Lee Curtis, Dave Bautista, Kiernan Shipka, Billie Lourd e Brenda Song. Tuttavia il film è principalmente un veicolo per Pamela Anderson, la famosa ex bagnina di Baywatch, che qui si reinventa in un ruolo drammatico per il quale non era mai stata considerata in precedenza.

 

“Pochi avrebbero previsto che la star avrebbe mai ricevuto un premio importante in un festival europeo: accettando il premio sul palco insieme a Coppola, ha limitato il suo discorso a pochi brevi e visibilmente emozionati ringraziamenti”, riporta Guy Lodge di Variety.

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I premi ufficiali di recitazione

Per quanto riguarda invece i premi ufficiali di recitazione della giuria, per la Miglior Interpretazione Protagonista e Miglior Interpretazione Non Protagonista i riconoscimenti sono andati rispettivamente alla star spagnola Patricia López Arnaiz, intensa e commovente nei panni di una madre che supporta il suo ex marito affetto da una malattia terminale in Glimmers di Pilar Palomero, e all'attore comico francese Pierre Lottin, che interpreta un ex galeotto di campagna nel dramma psicologico When Fall is Coming di François Ozon.

Ozon e il co-sceneggiatore Philippe Piazzo hanno anche vinto il premio per la Miglior Sceneggiatura per questo lavoro, il che ha reso When Fall is Coming l’unico film a vincere più di un premio nella selezione ufficiale.

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Premiato Piet Baumgartner per Bagger Drama

Nella competizione New Directors, riservata ai lungometraggi d'esordio, una giuria presieduta dal produttore di Triangle of Sadness Philippe Bober ha assegnato il premio principale al regista svizzero Piet Baumgartner per Bagger Drama, una storia di una famiglia dilaniata dalla tragedia e soffocata dall’incapacità di esprimere i propri sentimenti.

Baumgartner ha dedicato il suo premio "a tutte le persone queer là fuori che pensano di essere un po' strane, ma in realtà stanno benissimo".

 

La regista georgiana Dea Kulumbegashvili, vincitrice della Conchiglia d'Oro quattro anni fa con il suo debutto Beginning, ha ottenuto il massimo riconoscimento nella competizione Zabaltegi-Tabakalera - dedicata alle opere d'avanguardia e sperimentali - per il suo secondo lungometraggio April, un dramma sull'aborto che ha vinto il Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia all'inizio di questo mese.

 

Un'altra anteprima veneziana, la commedia del regista argentino Luis Ortega dal titolo Kill the Jockey, ha vinto nella competizione Horizontes Latinos del festival.
Il Premio del Pubblico è andato alla commovente storia francese The Marching Band, diretta da Emmanuel Courcol e interpretata da Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin, una pellicola che racconta di fratelli separati da classe e circostanze, ma uniti dalla passione per la musica.

Un ulteriore Premio del Pubblico per il Miglior Film Europeo è andato al thriller iraniano The Seed of the Sacred Fig di Mohammad Rasoulof, una coproduzione europea già presentata dalla Germania per la corsa all'Oscar per il Miglior Film Internazionale.

 

In questa 72esima edizione del Festival sono stati assegnati anche i premi Donostia a Pedro Almodóvar, Javier Bardem e Cate Blanchett.

Nel seguente paragrafo potete trovare la lista completa di tutti i premiati della 72esima edizione del San Sebastián Film Festival.

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I vincitori del San Sebastián Film Festival

Di seguito trovate la lista di tutti i vincitori della competizione principale del San Sebastián Film Festival di quest’anno.

    •    Conchiglia d’oro al miglior film: Tardes de Soledad, Albert Serra
    •    Premio speciale della giuria: l’intero cast di The Last Showgirl
    •    Conchiglia d’argento per la miglior regia: (ex aequo) Laura Carreira per On Falling e Pedro Martín-Calero per The Wailing
    •    Conchiglia d’argento per la miglior interpretazione: Patricia López Arnaiz, Glimmers
    •    Conchiglia d’argento per la miglior interpretazione di supporto: Pierre Lottin, When Fall Is Coming
    •    Premio della giuria per la miglior sceneggiatura: François Ozon e Philippe Piazzo, When Fall Is Coming
    •    Premio della giuria per la miglior fotografia: Piao Songri, Bound in Heaven

La lista dei maggiori premi collaterali

Dopo aver riproposto la lista dei vincitori della competizione principale, di seguito vi riportiamo un elenco dei maggiori primi con laterali delle varie categorie della kermesse basca.


    •    Premio New Directors: Bagger Drama, Piet Baumgartner
    •    Menzione speciale New Directors: La guitarra flamenca de Yerai Cortés, Antón Álvarez
    •    Premio Horizontes Latinos: Kill the jockey, Luis Ortega
    •    Premio Zabaltegi Tabakalera: April, Dea Kulumbegashvili
    •    Menzione speciale Premio Zabaltegi: Monólogo colectivo, Jessica Sarah Rinland
    •    Premio del pubblico per il miglior film: Por todo lo alto, Emmanuel Courcol
    •    Premio del pubblico per il miglior film europeo: La semilla de la higuera sagrada, Mohammad Rasoulof
    •    Premio Irizar al cinema basco: Chaplin. Espíritu gitano, Carmen Chaplin
    •    Menzione speciale Premio Irizar al cinema basco: Erreplika (Réplica), Pello Gutiérrez
    •    Primo Premio Eusko Label: Las guardianas, Borja de Agüero
    •    Secondo Premio Eusko Label: Km 0, Jon Martija Leunda
    •    Premio Nest Mediapro Studio: El reinado de Antoine, José Luis Jiménez Gómez
    •    Premio RTVE Otra Mirada: La luz que imaginamos, Payal Kapadia
    •    Menzione speciale RTVE Otra Mirada: On Falling, Laura Ferreiro
    •    Premio de la Cooperación Española AECID: Sujo, Astrid Rondero y Fernanda Valadez
    •    Premio Mejor Película Culinary Zinema: Mugaritz. Sin pan ni postre, Paco Plaza
    •    Premio Feroz Zinemaldia: Tardes de soledad, Albert Serra
    •    Donostia Awards: Pedro Almodóvar, Javier Bardem, Cate Blanchett

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