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Festival di Cannes 2024, è il giorno dell'anteprima di Megalopolis di Francis Ford Coppola

Cinema
Foto tratta dal profilo Instagram di Francis Ford Coppola

La terza giornata della 77ª edizione della kermesse cinematografica si apre con due film in Concorso, Bird di Andrea Arnold e l'attesissima anteprima di Megalopolis, la favola epica romana di Francis Ford Coppola. Fuori Concorso c'è invece Twilight of the Warriors: Walled In di Soi Cheang, mentre nella ricca programmazione delle sezioni parallele compare per Un Certain Regard la pellicola I dannati di Roberto Minervini

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Giovedì 16 maggio si apre la terza giornata della 77ª edizione del Festival di Cannes (LO SPECIALE), che fino al 25 maggio riunirà sulla Croisette il meglio del cinema mondiale. In attesa dell’assegnazione della Palma d’oro da parte della giuria presieduta dalla regista statunitense Greta Gerwig, ecco gli imperdibili film sul grande schermo che oggi incanteranno il pubblico.

IN CONCORSO

  • Bird di Andrea Arnold: La dodicenne Bailey vive con il padre single, Bug, e il fratello, Hunter, nella desolata periferia della contea del Kent. Bug non dedica troppo tempo ai suoi figli e Bailey, che si sta approcciando alla pubertà, cerca altrove attenzione e avventura.
  • Megalopolis di Francis Ford Coppola con Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel e Dustin Hoffman: la favola epica romana, finanziata di tasca propria dallo stesso regista con 120 milioni di dollari ottenuti anche grazie alla vendita di parte della sua vigna in California, è ambientata in un’immaginaria America moderna. L’opera più ambiziosa del regista de Il padrino e di Apocalypse Now sarà presentata oggi in anteprima sulla Croisette, ma è già diventata un caso. L’attesissimo film di fantascienza è stato infatti preceduto dalle critiche di alcuni membri della troupe per il comportamento “sgradevole” e “caotico” del regista, 85 anni, che ha dedicato al progetto ben quattro decenni tra la stesura di diverse versioni della sceneggiatura e innumerevoli ritardi. Quarantacinque anni fa, anche le riprese di Apocalypse Now sembravano destinate al caos e al disastro, ma la pellicola aveva infine vinto la Palma d’oro a Cannes. Secondo il Guardian, alcuni membri “cruciali” del team tecnico hanno abbandonato Megalopolis a metà della realizzazione: "È stato come guardare un treno in panne giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, sapendo che tutti avevano dato il massimo per evitare che ciò accadesse", ha detto un componente della squadra. Le riprese sono state uno "scontro" costante tra il modo di dirigere "vecchia scuola" di Coppola e i più moderni metodi tecnologici digitali. Il film affonda le radici nell’antica Roma ma trasporta la vicenda nella futuribile e decadente città di Nuova Roma, che deve cambiare causando un conflitto tra Cesar Catilina, un artista geniale che cerca di lanciarsi in un futuro utopico e idealistico, e il suo avversario, il sindaco Franklyn Cicero, che resta impegnato in uno status quo regressivo, perpetuando avidità, interessi particolari e guerra partigiana. Divisa tra loro c’è la mondana Julia Cicero, la figlia del sindaco, il cui amore per Cesar ha diviso la sua lealtà, costringendola a scoprire ciò che lei crede veramente che l’umanità meriti.

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FUORI CONCORSO

  • Twilight of the Warriors: Walled In di Soi Cheang: negli anni Ottanta, l’unico posto a Hong Kong in cui non vigeva la legge britannica era la temuta Kowloon Walled City, un’enclave dedita a gang e traffici di ogni tipo. In fuga dal potente boss della Triade, Mr. Big, il migrante clandestino Chan Lok-kwun si rifugia a Kowloon City dove viene preso sotto la protezione di Cyclone, il leader della Cittadella. Insieme agli altri reietti del suo clan, dovranno affrontare l’invazione della gang di Mr. Big e proteggere il rifugio che la città fortificata è diventata per loro.

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UN CERTAIN REGARD

  • I dannati di Roberto Minervini: nell’inverno del 1862, in piena guerra civile, l’esercito degli Stati Uniti invia una squadra di soldati volontari nei territori dell’Ovest, con il compito di pattugliare le terre di confine inesplorate. Mentre la loro missione alla fine cambia rotta, due giovani reclute si interrogano sul senso di uccidere e di essere uccisi.
  • On Becoming a Guinea Fowl di Rungano Nyoni: l’Africa bussa alle porte del Festival di Cannes con una surreale e vibrante tragicommedia ambientata tra Guinea e Zambia. Su una strada deserta nel cuore della notte, Shula si imbatte nel corpo di suo zio. Mentre intorno a loro inizia il funerale, lei e I suoi cugini portano alla luce i segreti sepolti della loro famiglia borghese dello Zambia, con tutte le bugie e le ipocrisie.

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QUINZAINE DES CINÉASTES

  • Something Old, Something New, Something Borrowed (Algo Viejo, Algo Nuevo, Algo Prestado) di Hernan Rosselli: nella bidonville di Buenos Aires la famiglia Felpeto gestisce i giochi clandestini. Alla morte del padre, la figlia e la vedova riprendono le fila degli affari di famiglia. Proprio la più giovane dei Felpeto recupera memorie e filmini per raccontarsi al regista, che la rende protagonista di una storia sospesa tra memoria e invenzione.
  • À Son Image di Thierry de Peretti: gli occhi della fotografa Antonia raccontano, attraverso i suoi scatti, la storia della Corsica dagli anni Ottanta ad oggi. Una storia di scontri, passioni e amori che trovano in Antonia il loro crocevia.

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SEMAINE DE LA CRITIQUE

  • Locust di Keff: l'altra faccia di Taiwan viene rivelata dalla doppia vita di Zhong-han, che di giorno serve in un ristorante e di notte si unisce in branco ad una gang locale. Quando però un losco uomo d'affari rileva il ristorante, Zhong deve fare una scelta di campo tra i suoi compagni e la sicurezza del lavoro.

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SPECIAL SCREENINGS

  • An Unfinished Film di Lou Ye: nel gennaio 2020 una troupe cinematografica si riunisce vicino a Wuhan per realizzare le riprese di un film interrotto dieci anni prima, solo per condividere le sfide inaspettate legate al lockdown delle città.
  • The Invasion di Sergei Loznitsa: dieci anni dopo l’uscita del suo epico film Maidan, il regista continua le cronache in Ucraina e documenta la lotta del suo paese contro l’invasione russa. Girato nell’arco di due anni, il film ritrae la vita della popolazione civile di tutta l’Ucraina e presenta una dichiarazione unica e definitiva sulla resilienza del Paese di fronte ad un’invasione barbarica per difendere il proprio diritto alla resistenza.

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CANNES PREMIERE

  • Rendez-vous avec Pol Pot (Meeting With Pol Pot) di Rithy Panh: nel 1978 la Cambogia, ribattezzata Kampuchea Democratica, è da tre anni sotto il governo di Pol Pot e dei suoi Khmer rossi. Il Paese è economicamente devastato e quasi due milioni di cambogiano sono morti durante un genocidio ancora inespresso. Tre francesi hanno accettato l’invito del regime nella speranza di ottenere un’intervista esclusiva con Pol Pot – un giornalista che conosce il Paese, un fotogiornalista e un intellettuale vicino all’ideologia rivoluzionaria. Ma man mano che scoprono una realtà diversa dietro la propaganda e ricevono un trattamento speciale da parte del regime, tutte le loro convinzioni vengono gradualmente capovolte.

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