Sam Mendes dirigerà quattro film, uno su ciascun componente dei Beatles

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il regista di "1917" annuncia un progetto ambizioso, che verrà sviluppato con il pieno consenso di Paul McCartney, Ringo Starr e delle famiglie di John Lennon e George Harrison. Il regista premio Oscar - che ha firmato anche due dei film di James Bond di maggior successo di sempre - realizzerà quattro film di fiction separati, uno per ognuno dei membri dei Fab Four. Usciranno tutti e quattro nel 2027

Sam Mendes dirigerà quattro film di fiction, ciascuno dedicato a uno dei membri della band britannica più famosa della storia della musica (e non solo band britannica, diciamocelo...): i Beatles.

 

Il regista premio Oscar - che ha firmato anche due dei film di James Bond di maggior successo di sempre - affronterà quindi un'altra istituzione culturale britannica multimilionaria oltre alla spia nata dalla penna dello scrittore inglese Ian Fleming: i Fab Four.

 

Come fa sapere il Guardian, il progetto ha il benestare di Paul McCartney e Ringo Starr (che sono i due componenti del gruppo ancora in vita) e delle famiglie di John Lennon e George Harrison (che invece purtroppo non ci sono più).
Quest'opera quadripartita segna la prima volta in cui i due Beatles viventi, gli eredi degli altri due e i detentori dei diritti Apple concedono diritti completi sulla vita e sulla musica per un film sceneggiato.

I quattro film usciranno tutti nel 2027

Come riporta la giornalista inglese Catherine Shoard su un articolo pubblicato da The Guardian nelle scorse ore, Mendes ha spiegato che i quattro film saranno distribuiti tutti quanti nel 2027. Racconteranno storie interconnesse, una da ciascun punto di vista dei membri della band.

 

La "cadenza degli appuntamenti" dei film, spiega un comunicato stampa ufficiale che informa i media di questo ambizioso progetto, "sarà innovativa e rivoluzionaria".
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico britannico tra i più famosi della settima arte, Sir Samuel Alexander "Sam" Mendes ha dichiarato quanto segue: "Sono onorato di raccontare la storia della più grande band rock di tutti i tempi”.

 

Per adesso non sono stati ancora annunciati né sceneggiatori che faranno parte del team di produzione né interpreti contemplati dal cast.

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Mendes ha avuto l’idea oltre un anno fa

Pippa Harris, produttrice di Sam Mendes, ha spiegato che il regista ha avuto l'idea più di un anno fa, sottolineando che questo progetto “è testimonianza della sua genialità creativa e dei suoi poteri persuasivi”.
Si riferisce al fatto che “Paul McCartney, Ringo Starr, Sean Lennon e Olivia Harrison hanno risposto con tanto calore ed entusiasmo appena ha parlato con loro”, specifica Harris.

 

"Quello che è veramente eccitante è che Sam ha la libertà di esplorare la vita di ciascun Beatle, senza limiti e senza il desiderio della band di far raccontare a lui una particolare versione 'autorizzata' della loro ascesa al successo”, ha dichiarato Pippa Harris in un’intervista recentemente rilasciata al magazine americano Deadline.

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Un progetto che “scuoterà gli spettatori di tutto il globo”

Tom Rothman, presidente e CEO di Sony Pictures, ha dichiarato circa il progetto: "Gli eventi cinematografici oggi devono essere culturalmente sismici. L'audace e ampia idea di Sam è proprio questo e anche di più. Unire il suo team di primo livello nella realizzazione dei film, con la musica e le storie di quattro giovani che hanno cambiato il mondo, scuoterà gli spettatori di tutto il globo. Siamo profondamente grati a tutte le parti coinvolte e non vediamo l'ora di infrangere alcune regole con la visione artisticamente unica di Sam”.

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Se c’è un gruppo che non ha bisogno di presentazioni, quella è la band di Liverpool

Si tratta di una delle band più famose della storia della musica, per non dire della storia della cultura. E per non dire, perfino, della storia...

 

Se esiste un gruppo che non ha bisogno di presentazioni, quello è proprio The Beatles, tuttavia qualche cenno storico è doveroso.  
I Beatles si sono formati nel 1960. Come sottolinea in queste ore Catherine Shoard  sul Guardian, il gruppo ha cambiato il corso della storia musicale prima di sciogliersi nel 1970.

 

Oltre ai loro numerosi album e singoli di successo, hanno realizzato cinque film legati ad album epocali, a cominciare da A Hard Day's Night nel 1964 e terminando con Let It Be (1970), tutti ben accolti, eccezion fatta per Magical Mystery Tour del 1967, si legge su The Guardian.

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Dozzine di documentari sulla band

Sono stati realizzati dozzine di documentari sulla band targata Liverpool, tra cui The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years di Ron Howard (2016) e Get Back, l'acclamato film in tre parti di otto ore totali firmato da Peter Jackson e uscito nel 2021.

 

Circa 18 biopic sulla band sono apparsi sul grande e piccolo schermo, tra i quali i più apprezzati sono stati Backbeat del 1994 – che si concentra sul chitarrista Stuart Sutcliffe, il quinto Beatle che è da molti dimenticato. È stato il bassista dei Beatles dal 1960 al 1961 – e Nowhere Boy del 2009, con focus sull'adolescenza di John Lennon.

 

L’anno scorso è uscito Now and Then, presumibilmente l'ultima traccia musicale della storia che presenta tutti e quattro i Beatles principali. La produzione del singolo Now and Then ha coinvolto McCartney, Harrison e Starr, i quali hanno accompagnato e adattato una traccia audio registrata da Lennon prima del suo omicidio avvenuto a New York l’8 dicembre 1980, quando Mark David Chapman sparò (ferendolo a morte: verrà dichiarato morto poche ore dopo, ricoverato in ospedale d'urgenza, talmente d'urgenza che la volante della polizia lo portò direttamente perché capirono che non c'era il tempo di attendere l'arrivo di un'ambulanza) al cantante di fronte al palazzo in cui abitava, il famigerato Dakota Building di New York.

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Sam Mendes è un altro grande nome della cultura britannica

Non solo i Beatles: all'altro capo di questo progetto c'è un'altra icona culturale inglese molto importante.

Mendes è un cineasta britannico tra i più famosi (e capaci) del mondo. Nacque nel 1965, quando Help! stava al vertice delle classifiche nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

 

Il suo film più recente, Empire of Light, è una pellicola drammatica autobiografica ambientata nei primi anni '80.
Il suo debutto cinematografico è stato a dir poco strepitoso: parliamo di American Beauty, film che ha vinto cinque premi Oscar nel 2000, tra cui miglior film, regista e attore protagonista (per Kevin Spacey).

 

I suoi due film di James Bond, Skyfall (2012) e Spectre (2015), rimangono i più redditizi della serie, mentre il primo è ampiamente considerato il più acclamato dalla critica.
Il suo film sulla guerra girato in un'unica inquadratura, intitolato 1917, ha ricevuto 10 nomination all’Oscar, vincendo tre premi ma perdendo nei principali riconoscimenti (in cui quell’anno ha vinto il film Parasite).

 

La carriera come regista teatrale di Sam Mendes è altrettanto stellare e include rivisitazioni di alto profilo di musical classici, tra cui Cabaret (1993), Oliver! (1994), Company (1995) e Gypsy (2003). Nel 2013 ha diretto la produzione originale del musical Charlie and the Chocolate Factory; la sua ultima produzione, The Hills of California di Jez Butterworth, ha aperto di recente la stagione a Londra.

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