
Sergio Castellitto, festeggiamo i 70 anni dell'attore con i suoi film più belli
L’attore e regista è nato il 18 agosto del 1953. Nel corso della sua carriera ha vinto tre David di Donatello e cinque Nastri d’Argento. È stato inoltre nominato Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Da Il grande cocomero a Non ti muovere, alcune delle pellicole da vedere (a cura di Stefania Bernardini)

Sergio Castellitto è tra i più apprezzati attori e registi italiani. Sposato con la scrittrice Margareth Mazzantini, alcuni dei suoi migliori film sono tratti proprio dai libri della moglie. Nato il 18 agosto del 1953, a 70 anni l’interprete festeggia con 3 David di Donatello e 5 Nastri d’Argento una carriera ricca di successi. Di seguito alcune delle sue più belle pellicole
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La sua prova migliore del primo periodo, negli anni ’80, è in Sembra morto… ma è solo svenuto di Felice Farina, di cui scrive anche il soggetto e collabora alla sceneggiatura. La pellicola del 1985 racconta la storia di due fratelli, Romano e Marina, che vivono insieme. Lei si innamora di un vicino spacciatore e lui si mette a trafficare con i cani da corsa
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Nel 1990 ottiene due candidature ai David di Donatello, una come miglior attore protagonista per Piccoli equivoci e una come miglior attore non protagonista per Tre colonne in cronaca: vince nella seconda categoria con il ruolo di Quinto Cecconi nella pellicola di Carlo Vanzina
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Nel 1993 è sul set de Il grande cocomero di Francesca Archibugi, che gli fa ottenere il primo David di Donatello e il primo Nastro D’Argento come miglior attore protagonista. La pellicola è ispirata all’esperienza del neuropsichiatra Marco Lombardo Radice, sperimentatore di terapie innovative nella cura dei disturbi psichici dei minori
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Due anni dopo replica la vittoria ai Nastri D’Argento con l’interpretazione del truffatore che regala sogni alla gente Joe Morelli in L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore. La pellicola ha ottenuto la candidatura come miglior film straniero agli Oscar 2006 e il Leone d’argento per il miglior regista alla Mostra del cinema di Venezia
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Castellitto poi conquista un altro Nastro d’Argento come miglior attore con L’ora di religione, una pellicola del 2002 di Marco Bellocchio nella quale interpreta il pittore e illustratore di favole per bambini Ernesto Picciafuoco. Il film ha ricevuto una menzione speciale della giuria ecumenica al Festival di Cannes
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È invece del 2004 forse il più intenso e difficile ruolo, come attore e come regista, nel capolavoro Non ti muovere tratto da un romanzo della moglie Mazzantini e interpretato insieme a Penelope Cruz e Claudia Gerini. La pellicola è stata presentata al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, mentre Castellitto ha ottenuto un David di Donatello come miglior attore per il ruolo di Timoteo
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In Alza la testa, film del 2010 di Alessandro Angelini, Sergio Castellitto è Antonio Mero, un operaio specializzato in un cantiere nautico e padre single. La sua unica ragione di vita è il figlio che sogna possa diventare un campione di boxe

Sempre nel 2010 prende parte a Questioni di punti di vista di Jacques Rivette, dove veste i panni di Vittorio, un turista che si trova per caso nella campagna francese e conosce Kate. I caratteri dei due sono opposti, eppure l’uomo riuscirà a far superare un trauma che opprime la bella circense, interpretata da Jane Birkin

In Una famiglia perfetta Castellitto è diretto da Paolo Genovese nel remake del film spagnolo Familia, dove veste i panni di un potente uomo di mezza età che, nonostante la ricchezza, soffre enormemente la propria solitudine

Lo stesso anno dirige Venuto al mondo, altro adattamento di un romanzo omonimo di Margareth Mazzantini. Come protagonista chiama nuovamente Penelope Cruz, affiancata da Emile Hirsch nella cornice di una Sarajevo in cui sta per scoppiare la guerra dei Balcani

Tra le ultime prove d’attore di Castellitto c’è Il cattivo poeta, che narra gli ultimi anni di vita di Gabriele D’Annunzio. Il film del 2020, alla fine del primo fine settimana di programmazione nelle sale italiane, ha raggiunto il primo posto al botteghino

Per il suo contributo alla diffusione della cultura italiana nel cinema e in televisione, Castellitto ha ricevuto le onorificenze di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2004 e di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2022

Interessanti anche le prove in alcuni sceneggiati televisivi come Padre Pio, In Treatment, la celebre serie su Sky, Rocco Chinnici - È così lieve il tuo bacio sulla fronte e Il nostro generale. A 70 anni Sergio Castellitto festeggia una carriera ricca di esperienze e di successi durante la quale ha dimostrato tutto il suo talento
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