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Venezia 79, Hugh Jackman: "Con The Son ho mostrato le mia fragilità ai miei figli"

©Getty

Per l'ottavo giorno di Mostra del Cinema di Venezia in concorso il film di Florian Zeller con protagonista la star australiana e "Saint Omer" di Alice Diop. Fuori concorso "Dreamin' Wild", scritto e diretto da Bill Pohlad; "Freedom on Fire: Ukraine's Fight for Freedom" di Evgeny Afineevsky e "Gli ultimi giorni dell'umanità" del critico Enrico Ghezzi. Sempre dall'Italia presentata nella sezione Orizzonti Extra la pellicola "Notte Fantasma" di Fulvio Risuleo

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Venezia 79, Stefano Accorsi parla a Sky TG24

Venezia 79, Stefano Accorsi si racconta a Sky Tg24 | Video Sky - Sky TG24

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- di Redazione Sky Tg24

Giulia De Lellis è arrivata al Lido

Kika press
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Elisabetta Gregoraci è arrivata al Lido

Kikapress
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Scarpe da red carpet, le più belle viste alla Mostra del Cinema di Venezia 2022. FOTO

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Venezia 79, premiata Stefania Sandrelli

Stefania Sandrelli ha ricevuto il Premio Pietro Bianchi 2022 alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, riconoscimento che i Giornalisti
Cinematografici Italiani (Sngci) assegnano tradizionalmente al Lido a una personalità del cinema italiano. "E' una grande emozione, per me è una magnifica spremutona di cinema - ha detto ai cronisti - perché me lo danno persone autorevoli che studiano cinema da sempre". "D'intesa con la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, il Bianchi è un omaggio ad una delle nostre attrici più amate, icona della migliore commedia italiana - è la motivazione - che continua a conquistare il pubblico con semplicità, grande
passione e con la freschezza evergreen del suo talento".
- di Redazione Sky Tg24
- di Redazione Sky Tg24
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Casey Affleck al Lido per presentare Fuori concorso "Dreamin' Wild"

L'attore, fratello di Ben Affleck (quindi da qualche settimana anche cognato di Jennifer Lopez) è a Venezia per presentare Fuori concorso "Dreamin' Wild" di Bill Pohlad, di cui è protagonista.
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"Freedom on fire: Ukraines fight for Freedom", le parole del regista

"Il nostro team era determinato a documentare gli atroci eventi accaduti in Ucraina per dimostrare al mondo il vero eroismo, il trionfo dello spirito umano e che i valori democratici avranno la meglio", spiega Afineevsky, regista, produttore e direttore della fotografia israeliano-americano che vive negli Stati Uniti. "Nella primavera del 2022 - continua il regista oggi al Lido in quella che stata definita la 'Giornata Ucraina ' - il mondo osservava la situazione, dapprima con profonda preoccupazione e incomprensione, successivamente con paura e sostegno. Tuttavia, ad oggi non si comprende ancora appieno quanto è accaduto al centro dell'Europa, a persone pacifiche in un Paese pacifico. Come è avvenuta questa tragica guerra? È avvenuta ora oppure otto anni fa ed è semplicemente passata inosservata agli occhi del mondo? E dove ha trovato il popolo ucraino la forza e la rabbia per combattere? Cosa succederà dopo? Abbiamo cercato di rispondere a queste domande e di raccontare la storia più completa possibile, per aiutare a cogliere la vera essenza di questa guerra". Il documentario è stato dedicato dal regista -  già nominato per un Oscar e un Emmy per il suo Winter on Fire - a tutti i giornalisti morti per documentare questa guerra che sembra non voler cessare mai. Tra le immagini più cruente una mano annerita, bruciata, finita su una staccionata. Straordinario poi quello che racconta una donna ucraina su come i russi vedono gli ucraini: "Non credono ci sia davvero una guerra tra i due paesi, ma che, in quanto fascisti, noi ucraini ci uccidiamo a vicenda".
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- di Redazione Sky Tg24

"Freedom on fire: Ukraines fight for Freedom", un film che sorprende

"ll film, nonostante descriva questo conflitto del quale abbiamo avuto ampia testimonianza anche visiva dai media, sorprende comunque", scrive l'iviato ANSA Francesco Gallo.
Molte le immagini già viste, le situazioni già affrontate con servizi dai media internazionali, ma la realtà raccapricciante di questa guerra immotivata, scatenata da Vladimir Putin, spiazza sempre. Il film trasporta gli spettatori attraverso una guerra iniziata nel 2014 all'indomani di piazza Maidan (Rivoluzione della Dignità) e proseguita fino all'invasione russa del 2022. E lo fa attraverso storie personali di civili, bambini, soldati, medici, anziani, giornalisti, leader religiosi e volontari internazionali. Sono davvero tanti poi i bambini a parlare, a raccontare con ingenuità quello che stanno vivendo.
- di Redazione Sky Tg24

Le parole del regista di "Freedom on fire: Ukraines fight for Freedom"       

"La guerra continua e dopo otto anni ha colpito tutti al mondo. Seguo da tempi la macchina di propaganda russa e si capisce che c'è una volontà imperialistica e che è una minaccia per il mondo. Poi, dopo l'Ucraina, toccherà a un altro paese. Questo secolo ci ha portato un dittatore e se oggi non mostriamo al mondo quello che sta succedendo commettiamo un crimine". È quello che ha detto oggi al Lido Evgeny Afineevsky parlando del suo film "Freedom on fire: Ukraines fight for Freedom", che passa oggi alla Mostra del cinema di Venezia fuori concorso nella sezione documentari. Si tratta di un'impressionante raccolta di testimonianze di crudeltà e gravissime violazioni dei diritti umani nel teatro della guerra.
- di Redazione Sky Tg24

Ciprì, lo sfogo a Venezia

"Tutta questa bulimia di immagini comporta anche una perdita di stupore", dice Ciprì al Lido. "Ho visto 'Batman' con sette spettatori in sala, piace di piu' 'Spider Man' che si innamora sempre, un fumetto stupido. Batman dovrebbe fare un sacco di soldi ma il fatto che ci fossero solo sette persone in sala è un test, fa capire che non ti sorprende più niente. Ora se fai 'Missione impossibile' ti devi buttare realmente dall'aereo se vuoi che se ne parli". Di tutto questo, anche, alla maniera di Ciprì, parla il suo corto veneziano. Ciprì al Lido è anche direttore della fotografia di 'Spaccaossa', regia di Vincenzo Pirrotta, ispirato all'Accattone di Pasolini. "Il corto è una riflessione sulla nostra condizione di vita concepita con i miei studenti in cui  ho messo tutto quello che sta succedendo: Putin, la guerra, il Covid, l'apocalisse. Ma per raccontare la realtà non posso farlo con le mascherine e allora ho usato i pupi siciliani, che mi hanno insegnato l'immaginario da bambino, e li ho distrutti proprio perchè li amo. Cosa si può distruggere senza che reagisca? Qualcosa di inanimato. Un dramma non si può raccontare con la realtà". E Maresco, che fine ha fatto? "Ci sentiamo via messaggio, se l'è presa perchè me ne sono andato. Sia io che lui volevamo conservare il passato ma stavamo facendo delle stro**ate".
 
- di Redazione Sky Tg24

Ciprì: "Si fanno film orribili solo per calcolo"

"L'eccessiva 'sanità' del cinema", spiega Ciprì all'AGI, "non è un problema solo italiano". La malattia non scorre più nel sangue degli autori per ragioni che lui ha ben chiare: "Ci siamo accomodati nella serialita'. Anche io ne faccio diverse di serie da direttore della fotografia e ti giuro che mentre le faccio grido: 'Aiuto, aiutateci!'. Non è una questione di durata perché se vedi Tarkovskij per tre minuti quei tre minuti te li ricordi per tutta la vita. Il problema è che il cinema deve stare in sala. La sala è la misura del cinema, Netflix quella dell'economia del cinema. I ragazzi guardano le immagini e commentano che bello, com'è fatta bene questa serie, questo film. Io lo chiamo un cinema di
reference, sono cose tutte uguali, e Netflix ha fatto dei danni irreparabili. 'Ciprì, mi raccomando, i colori devono essere questi', mi dicono. Il regista è pilotato, c'è troppa attenzione all'immagine e poca all'anima. Io delle serie non ricordo niente però mi è chiaro che alcune cose, tipo 'La Regina degli scacchi', potevano essere dei grandi film ma Netflix ti chiede di allungare il sugo, come si dice a Palermo, per un sacco di episodi, e il sugo allungato non è buono".

- di Redazione Sky Tg24

Le parole di Daniele Ciprì, a Venezia per presentare il suo corto "La fornace"

"Io e Maresco abbiamo sempre amato disturbare anche per svegliare la gente ma, per come stiamo oggi, ci vorrebbero i carrarmati russi. Facciamo un cinema orribile che non è più autoriale. Si fa tutto per calcolo, anche i festival lo sono. Io vedo un sacco di gente che fa film solo per dire 'sono fico' o per comprarsi un appartamento ma un regista, per essere tale, deve essere malato, deve avere la patologia. Un malato deve guardare le cose della vita tutte distorte, un malato non significa per
forza una patologia psichiatrica ma deve essere un appassionato. Io so chi sono i registi malati. Bellocchio, Garrone, tra i nuovi Bonifacio Angius che ha 26 anni e si è fatto da solo un
film in Sardegna, 'I Giganti', ed è riuscito a portarlo a Cannes e sai perchè? Perche' è un disperato, ha la patologia".
- di Redazione Sky Tg24

Daniele Ciprì a Venezia per il cortometraggio "La Fornace"

A Venezia c'è anche Daniele Ciprì, al Lido per il cortometraggio "La Fornace". "Bertolucci diceva che al confronto col nostro 'Toto' visse due volte', bandito per blasfemia, il suo 'Ultimo tango a Parigi era un cartone animato".
 
- di Redazione Sky Tg24

The Whale, Un Brendan Fraser da Oscar incanta la Mostra di Venezia. La recensione del film

"Il cinema può metterci in contatto con gli altri, indipendentemente da quanto possano apparirci diversi in superficie", dice Aronofski, in concorso in questa 79ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il regista è stato accolto al Lido con una lunghissima standing ovation che lo ha fatto commuovere fino alle lacrime. Ecco la recensione del film, dal nostro inviato a Venezia

Venezia 79, Un Brendan Fraser da Oscar incanta il Lido. La recensione

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- di Redazione Sky Tg24

The Banshees of Inisheirin, storie di follia e amicizia. La recensione

Il regista Martin McDonagh torna a dirigere Colin Farrell e Brendan Gleeson in una commedia drammatica che rende omaggio al teatro dell’assurdo di Beckett e al folklore irlandese. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola arriverà nelle sale dal 2 febbraio 2023

Venezia 79: The Banshees of Inisherin, follia e amicizia. Recensione

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- di Redazione Sky Tg24

Le pagelle dei look della settima serata. Rachel Brosnahan la più bella. FOTO

Le pellicole presentate in Concorso e Fuori Concorso durante questa emozionante giornata della Mostra del Cinema di Venezia hanno fatto sfilare sul red carpet una parata di star: da Tilda Swinton, a Rachel Brosnahan a Penélope Cruz. Ma anche il plotone italiano ha esibito fascino e glamour e sul fronte moda si sono registrati nuovi momenti memorabili. Ecco una panoramica dei migliori

Venezia 79, le pagelle dei look della settima serata. FOTO

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- di Redazione Sky Tg24

Hugh Jackman, l'arrivo da divo alla Mostra del Cinema di Venezia. FOTO

L'attore australiano si è reso protagonista di un arrivo da star, all'altezza della sua fama, in compagnia di sua moglie, Deborra Lee-Furnes. Jackman è in Italia per presenziare alla prima mondiale di The Son, pellicola attesa dell'apprezzato Zeller di cui l'attore è protagonista, in Concorso a Venezia 79

Hugh Jackman alla Mostra del Cinema di Venezia. FOTO

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- di Redazione Sky Tg24

The Whale, The Rock commenta la standing ovation per Brendan Fraser

Dwayne Johnson ha ricordato l’inizio della sua carriera nel film La mummia - Il ritorno complimentandosi con Brendan Fraser e Darren Aronofsky per The Whale, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

The Whale, The Rock commenta la standing ovation per Brendan Fraser

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- di Redazione Sky Tg24