Meryl Streep: tutti i film per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar

Cinema

Andrea Cominetti

Meryl

Dalla prima, nel 1979, per «Il cacciatore» di Michael Cimino all'ultima, nel 2018, per «The Post» di Steven Spielberg

È indubbiamente la grande novità della seconda stagione di «Big Little Lies», in onda in prima tv su Sky Atlantic ogni martedì a partire dalle 21.15. Non solo, però. Perché Meryl Streep è con tutta probabilità la più grande attrice della storia del cinema.

Di sicuro, è quella ad aver ottenuto più nomination agli Oscar: ben 21. Di seguito, tutti i film per cui è stata candidata.

Il cacciatore (1979)


Diretto da Michael Cimino, con Robert De Niro e Christopher Walken, è entrato nella storia del cinema per il suo contrasto tra le inquietanti immagini della guerra e la vita quotidiana dei protagonisti.

Kramer contro Kramer (1980)


Tratto dall’omonimo romanzo del 1977, il film di Robert Benton narra la storia di un divorzio e del suo impatto sulle persone che vi sono coinvolte, a cominciare dal figlio della coppia. Vale il primo Oscar a Meryl Streep (come miglior attrice non protagonista), che qui divide lo schermo con Dustin Hoffman.

La donna del tenente francese (1982)


Dramma in costume di un amore contrastato, il film - diretto da Karel Reisz - è tratto dal romanzo di John Fowles.

La scelta di Sophie (1983)

Diretto da Alan J. Pakula (e tratto dall'omonimo romanzo di William Styron) la struggente pellicola racconta di un'emigrata polacca sopravvissuta al campo di concentramento, che cerca di dimenticare la figlia che ha perso. Vale a Meryl Streep il secondo Oscar, il primo come attrice protagonista.

Silkwood (1984)


Il film di Mike Nichols (con Kurt Russell e Cher accanto alla diva americana) racconta la storia vera di Karen Gay Silkwood, attivista sindacale americana morta nel 1974.

La mia Africa (1986)


Interpretato assieme a Robert Redford, il lungometraggio di Sydney Pollack racconta di una donna che arriva in Kenya nel 1914 e - durante le lunghe assenze del marito - fa amicizia con un cacciatore di elefanti.

Ironweed (1988)


Tratto da un romanzo di William Kennedy, autore anche della sceneggiatura della pellicola, racconta la storia di due senzatetto, interpretati da Streep e Jack Nicholson.

Un grido nella notte (1989)

Film drammatico di Fred Schepisi, ispirato alla storia vera di Lindy Chamberlain, è presentato in concorso al Festival di Cannes e vale a Streep il premio per la migliore interpretazione femminile.

Cartoline dall’inferno (1991)


La pellicola si basa sull'omonimo romanzo di Carrie Fisher e racconta il conflittuale rapporto tra Doris, attrice alcolizzata in declino, e la figlia Suzanne, anch'essa attrice con problemi di tossicodipendenza.

I ponti di Madison County (1996)


Film romantico del 1995 diretto e interpretato da Clint Eastwood, narra dell’amore fugace e proibito tra un fotografo e la moglie di un contadino dell’Iowa.

La voce dell’amore (1999)


Tratto dal romanzo «Una figlia esemplare (One true thing)» di Anna Quindlen, il lungometraggio mette al centro la famiglia di Gulden e il tumulto che si crea dopo che la madre annuncia di essere malata di cancro.

La musica del cuore (2000)


Basato sul documentario «Piccole meraviglie» di Allan Miller, è un film di Wes Craven: l’unico al di fuori del genere horror e l’unico a essere stato candidato ai premi Oscar (per la miglior attrice protagonista e per la miglior canzone originale).

Il ladro di orchidee (2003)

Nato come adattamento dell’omonimo saggio di di Susan Orlean, a causa delle difficoltà incontrate dallo sceneggiatore Charlie Kaufman, diventa un film biografico su due sceneggiatori gemelli alle prese proprio con l'adattamento del romanzo.

Il diavolo veste Prada (2007)


Cult tratto dall’omonimo cult di Lauren Weisberger, racconta - dal punto di vista della stagista Andie - la frenetica vita redazionale nella rivista di moda più importante d’America: Runway, diretta dalla spietata (e iconica) Miranda Priestly.

Il dubbio (2009)


Ambientato in un collegio cattolico del Bronx negli anni ’60, la pellicola di John Patrick Shanley narra la difficoltà di far convivere la personalità di Suor Aloysius, conservatrice severa e poco incline ai cambiamenti, e quella di Padre Flynn, parroco progressista.

Julie & Julia (2010)


Commedia di Nora Ephron, in cui una giovane donna (Amy Adams) decide di mettersi alla prova sperimentando in un anno tutte le ricette di Julia Child, leggendaria chef francese.

The Iron Lady (2012)


È un film del 2011 diretto da Phyllida Lloyd, che racconta la vita dell'ex primo ministro britannico Margaret Thatcher. L’interpretazione della politica inglese vale a Streep il terzo Oscar della carriera.

I segreti di Osage County (2014)

Basato sulla pièce teatrale di Tracy Letts «Agosto, foto di famiglia», vincitrice del Premio Pulitzer, il lungometraggio parla di una crisi familiare che riporta tutte le sorelle a casa nel Midwest, dalla terribile madre che le ha cresciute.

Into the Woods (2015)

Musical di Rob Marshall, s’ispira alle celebri fiabe tradizionali. Tra cui Cenerentola, Cappuccetto Rosso e Raperonzolo dei Fratelli Grimm e Jack e la pianta di fagioli.

Florence (2017)


Diretta da Stephen Frears, la pellicola racconta la storia vera della cantante d'opera Florence Foster Jenkins, diventata nota per le sue scarse abilità canore.

The Post (2018)

Il film di Steven Spielberg narra la vicenda della pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti top secret del dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America.

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