Robert De Niro compie 78 anni, i suoi migliori film da Il Padrino - Parte II a Cape Fear
CinemaNato a New York il 17 agosto del 1943, è considerato uno degli degli attori più grandi di sempre: a dimostrarlo, ecco i migliori film interpretari dalla star americana con cittadinanza italiana
Il più grande attore del mondo
Di Robert de Niro, che compie oggi 78 anni, si è praticamente detto e scritto tutto. Pur tuttavia, ad un eroe del cinema che ha contribuito a rendere la settima arte una delle massime espressione del 900 non servono tante parole. Basta sostituirle con le immagini dei suoi tanti film, scoprire la straordinaria mimica facciale, il perfezionismo maniacale con cui si fa padrone dei suoi personaggi per convincersi che, senza possibilità alcuna di smentita è lui il più grande attore del mondo.
Le sue più grandi interpretazioni
Indimenticabili ed eterni i suoi ruoli: dal Travis, tassista giustiziere di Taxi Driver, al criminale Max Cady, tutto citazioni e tatuaggi di Cape Fear; dal pugile italo americano Jack la Motta di Toro scatenato al reduce di guerra Michael del Cacciatore. E poi come non ricordare le interpretazioni superlative del giovane Vito Corleone nella saga del Padrino, Al Capone degli Intoccabili, Rodrigo di Mission, Satana in Angel Heart e infine il suo personaggio, forse più toccante: quel “Noodles”, tutto cuore e violenza di C’era una volta in America, l’ultimo capolavoro di Sergio Leone.
I premi
Naturalmente una carriera di questa eccellenza non poteva non fruttare a buon vecchio Bob premi e riconoscimenti in ogni parte del globo. È stato candidato 7 volte all'Oscar, vincendolo in due occasioni, nel 1975, come attore non protagonista, per il Padrino Parte II di Francis Ford Coppola e nel 1981, come attore protagonista per Toro Scatenato di Martin Scorsese, due Golden Globe di cui alla carriera nel 2011. Solidale ed intensa la sua lunga collaborazione lavorativa con l’amico il regista Martin Scorsese e imponente, titanica, la sua filmografia. 94 le pellicole da attore, 2 da regista e 28 da produttore e gran parte di queste vere e proprie opere sacrali della storia del cinema. Insomma una vera e propria leggenda del cinema con milioni di affezionati in ogni parte del mondo. Noi compresi.
I migliori film con Robert De Niro
Il Padrino – Parte II (1974)
Regia: Francis Ford Coppola
Cast: Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton, Robert De Niro, John Cazale, Talia Shire, Lee Strasberg, Michael Vincent Gazzo, G.D. Spradlin, Richard Bright, Gastone Moschin.
Il film diretto da Francis Ford Coppola, è il sequel de Il Padrino, ed è uscito due anni dopo, nel 1974. La pellicola inizia nel 1901, quando Vito Corleone raggiunge gli Stati Uniti; crescendo fonda un impero fondato sulle case da gioco e sulla prostituzione. Nel 1958 la famiglia Corleone si va disgregando, mentre la situazione si fa sempre più difficile per gli affari. Il figlio di Vito, Michael, diventa il nuovo Padrino, ma il potere fa di lui un uomo solo. Il film è stato il primo sequel nella storia del cinema a vincere l'Oscar per il Miglior film, impresa in seguito riuscita soltanto a Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (2003). Questa seconda pellicola dedicata alla famiglia Corleone trionfò agli Oscar 1975, con 11 candidature aggiudicandosi ben sei statuette: miglior film e miglior regia a Francis Ford Coppola, miglior attore non protagonista a Robert De Niro, Migliore sceneggiatura non originale a Coppola e Mario Puzo, miglior scenografia e miglior colonna sonora. Coppola scelse Robert De Niro perché gli era piaciuto il suo provino per la parte di Santino Corleone durante la scelta del cast del primo film. Per prepararsi al ruolo prima dell'inizio delle riprese, De Niro passò sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia, per imparare il siciliano. Nella versione originale del film, De Niro recita in italiano con spiccato accento siculo. Nel 2008, è stato inserito dall'American Film Institute al secondo posto nella classifica dei migliori cento film americani di tutti i tempi.
Taxi Driver (1976)
Regia: Martin Scorsese
Cast: Robert De Niro, Cybill Shepherd, Peter Boyle, Jodie Foster, Harvey Keitel, Leonard Harris, Albert Brooks, Victor Argo, Diahnne Abbott, Richard Higgs
L’8 febbraio 1976 nelle le sale cinematografiche americane usciva Taxi Driver. Forse il capolavoro assoluto di Martin Scorsese, diventato oggi film cult di genere. Robert De Niro è semplicemente grande nel ruolo che resta indubbiamente uno dei suoi più riusciti. Tante le curiosità legate alla sua interpretazione: la prima, per esempio, è che l’attore per imparare meglio la parte ed immedesimarsi nel suo Travis, guidò veramente un taxi per le strade di New York, arrivando a girare per la città fino a dodici ore al giorno, alternando la guida solamente con lo studio di manuali dedicati alle malattie mentali. La seconda è che la famosa frase che Travis ripete come un mantra davanti allo specchio “Stai parlando con me” fu frutto dell’improvvisazione dello stesso De Niro che partì da un mero spunto di sceneggiatura nel quale tutto questo era solamente accennato. E così “Travis parla da solo davanti allo specchio” si tramutò in qualcosa di storico. Naturalmente Scorsese si accorse subito del valore di quella scena e non esitò un secondo ad inserirla nel film. La pellicola sembrò da subito destinata al successo, vincendo la Palma d’oro a Cannes nel 1976. L’anno seguente infatti guadagnò due nomination ai Golden Globe: Ma non portò a casa nessuna statuetta degli Oscar.
Novecento (1976)
Regia: Bernardo Bertolucci
Cast: Burt Lancaster, Donald Sutherland, Robert De Niro, Dominique Sanda, Alida Valli, Sterling Hayden, Stefania Sandrelli, Werner Bruhns, Laura Betti, Ellen Schwiers, Gérard Depardieu
Non si può ridurre a poche frasi Novecento di Bernardo Bertolucci, uno dei più grandi affreschi storici e cinematografici che ripercorre la storia d'Italia dal 1900 alla Liberazione avvenuta nel 1945. Realizzato nel 1974-75 in Italia, con un cast internazionale ricchissimo e forse mai più replicato in una produzione cinematografica nazionale (De Niro, Lancaster, Depardieu, Sanda, Hayden), il progetto di Novecento si situa nell’ambito della filmografia bertolucciana a ridosso del successo internazionale di Ultimo tango a Parigi, ovvero in una fase della carriera artistica in cui il regista italiano ottiene carta bianca e la massima indipendenza economica e produttiva possibile. Il risultato è un film ancora oggi centrale nella storia del cinema italiano, diviso in due atti per un totale di cinque ore e mezza, dal notevole successo commerciale in Italia ma accompagnato da grandi polemiche postproduttive nella versione americana, ridotta a quattro ore. Qui de Niro interpreta il possidente terriero Alfredo Berlinghieri cresciuto insieme al contadino Olmo Dalcò (Depardieu). Due opposti dell'Italia del primo novecento, ricchezza e povertà all'interno dei conflitti sociali e politici tra fascismo e comunismo che ebbero luogo in Italia nella prima metà del XX secolo. Una storia che sembrerebbe estranea al newyorkese De Niro (è nato in un quartiere di Manhattan) che però ha da sempre avuto legami con il nostro Paese. Infatti la famiglia dell’attore ha sangue anche italiano: il padre – Robert De Niro Sr. – era un artista statunitense di origini italiane da parte di padre (Giovanni Di Niro – che per una questione di pronuncia fu trascritto “De Niro” – e Angelina Mercurio erano emigrati nel 1890 da Campobasso) e irlandesi da parte di madre, e la madre – Virginia Admiral – era una poetessa e pittrice statunitense di origini inglesi, irlandesi, tedesche, francesi e olandesi. Quando i genitori divorziarono, Robert crebbe con la madre nel quartiere di Little Italy e qui acquisì le maggiori influenze culturali per le sue origini italiane: l’attore stesso, in effetti, si definisce principalmente come un italo-americano. Il 18 ottobre 2006, tra l’altro, De Niro ha ricevuto ufficialmente la cittadinanza italiana.
Il Cacciatore (1978)
Regia: Micheal Cimino
Cast: Robert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken, Meryl Streep, George Dzundza, Chuck Aspegren, Shirley Stoler, Rutanya Alda, Pierre Segui, Mady Kaplan, Mary Ann Haenel, Richard Kuss, Amy Wright
Robert De Niro dichiarò che, tra tutti i film da lui interpretati fino ad allora, nessuno l’aveva esaurito emotivamente e spossato fisicamente come Il cacciatore. E certamente c’è da credergli vedendo la complessità della trama, le difficolta delle riprese che si svolsero in Thailandia (ci fu anche un colpo di stato durante la lavorazione del film), le difficoltà avute da regista Michel Cimino con la produzione: “tagliavo quello che volevano e di notte, come Penelope, ce lo rimettevo”. Tra le scene che rimarranno nella storia del cinema naturalmente c’è quella della “roulette russa” in cui Mike e Nick (rispettivamente Robert De Niro, e Christopher Walken vengono fatti prigionieri in Vietnam. Nella baracca, situata lungo il fiume, i 2 vengono obbligati a giocare con la morte, inserendo un proiettile nel tamburo e dando vita al teatrino su cui i Vietcong iniziano a scommettere. Alla fine i 2 riusciranno a scappare, uccidendo i loro aguzzini Il film ottenne meritatamente 5 Oscar, tra cui quello al Miglior Film, Miglior Regia (Michael Cimino) e Migliore Attore Non Protagonista (Christopher Walken). Nel 1996 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Toro scatenato (1980)
Regia: Martin Scorsese
Cast: Robert De Niro, Cathy Moriarty, Joe Pesci, Frank Vincent, Nicholas Colasanto, Theresa Saldana, Mario Gallo
Robert De Niro aveva letto l'autobiografia di Jake La Motta durante le riprese di Il padrino parte II nel 1974 e aveva subito visto un potenziale per fare un film con Martin Scorsese. Tuttavia De Niro impiegò ben quattro anni per convincere l'amico Martin a girarlo. Fu una grandissima sfida oltre che il consolidamento della loro amicizia e della loro intensa collaborazione professionale. Per entrambi fu un successo. De Niro vinse il suo secondo Oscar, mentre per Scorsese fu l’inizio di una vera e propria rinascita cinematografica dopo una grave forma di depressione e numerosi problemi di salute. Tante le leggende legate all’interpretazione di Jake La Motta da parte di De Niro. Per interpretare il pugile Jake La Motta in Toro Scatenato, Robert De Niro fece un allenamento durissimo e si iscrisse a degli incontri di Boxe a Brooklyn, vincendone 2. Nella seconda parte del film il personaggio da lui interpretato perde la forma di un tempo e arriva a pesare quasi 100 kg. E lo stesso fece De Niro, che arrivò ad aumentare il suo peso di 30 kg, fino ad avere problemi di salute.
C’era una volta in America (1984)
Regia: Sergio Leone
Cast: Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Joe Pesci, Tuesday Weld, Danny Aiello, Treat Williams, Burt Young, Richard Bright, James Hayden, William Forsythe, Mario Brega.
Un altro ruolo rimasto indelebile nell’immaginario cinematografico mondiale grazie all’interpretazione di Robert De Niro è quello di Noodles, il gangster le cui vicende si intrecciano con la storia degli Stati Uniti a cavallo fra i primi Anni ’20 e il 1968, nell’epico capolavoro C’era una volta in America del 1984 di Sergio Leone. Si tratta di un’opera straordinaria, uno dei picchi della cinematografia di tutti i tempi. E il tempo che passa inesorabile è il fil rouge che segue l’ascesa e la caduta di questa banda di gangster durante l’epoca del proibizionismo e l’evoluzione del legame fra i protagonisti, Un film che avrebbe, almeno a livello di premi meritato di più. Magari un Oscar a quello straordinario narratore di storie che è stato Sergio Leone.
Mission (1986)
Regia: Roland Joffé
Cast: Robert De Niro, Jeremy Irons, Ray McAnally, Aidan Quinn, Cherie Lunghi, Ronald Pickup, Chuck Low, Liam Neeson, Daniel Berrigan, Rolf Gray, Tony Lawn, Asuncion Ontiveros, Joe Daly, Bercelio Moya, Sigifredo Ismare
The Mission un film del 1986 diretto da Roland Joffé, vincitore della Palma d’oro al 39º Festival di Cannes e che vede protagonista Robert De Niro. Siamo in Sud America, nell' anno 1750. Il mercenario e mercante di schiavi don Rodrigo Mendoza (Robert De Niro) decide di rinchiudersi in una cella della prigione locale per lasciarsi morire di inedia. A tormentare il suo animo, il terribile senso di colpa generato dall’aver assassinato il fratello Felipe (Aidan Queen) sorpreso a letto con la bella Carlotta (Cherie Lunghi), amata dallo stesso Rodrigo. E’ l’anno 1986 quando Roland Joffè dirige questo meraviglioso film celebrato e riconosciuto al Festival di Cannes con l’assegnazione della Palma d’oro. Un film storico di una completezza e profondità analitica straordinaria e che non si vedrà più per molti anni forse, sino al Lincoln di Steven Spielberg. The Mission è un film che ha la pazienza di affrontare un tema storicamente delicato e complesso in modo preciso e ragionato, alternando sequenze d’azione o dalla grande suggestione visiva, con altre più riflessive e introspettive di quel dramma che fu lo sfruttamento e il conseguente sterminio delle popolazioni pre-colombiane.
Gli Intoccabili (1987)
Regia:Brian De Palma
Cast: Kevin Costner, Sean Connery, Charles Martin Smith, Andy Garcia, Robert De Niro, Richard Bradford, Jack Kehoe, Brad Sullivan, Billy Drago, Patricia Clarkson, Steven Goldstein, Peter Aylward, Don Harvey, Robert Swan, Vito D'Ambrosio
Chi altri poteva interpretare alla perfezione Al Capone se non Robert De Niro? Domanda dal sapore quasi retorico visto che lui e lui soltanto poteva riuscire ad entrate così bene nella mente e soprattutto nel fisico del più potente e spietato gangster della storia. Si narra che De Niro, come aveva già fatto in Toro scatenato volle assolutamente perdere il fisico acquisito e ingrassare di almeno 30 chili per interpretare Al Capone degli “Intoccabili. Il regista De Palma dichiarò infatti che De Niro :“era molto preoccupato per la forma del volto, perché voleva a tutti i costi ottenere una mascella più rotonda”. Per questo motivo scelse i cibi più grassi che potesse trovare e si concesse addirittura una vacanza in Italia con il preciso intento di fare un tour del cibo. Nonostante questa determinazione, comunque, la produzione fu costretta comunque ad utilizzare un’imbottitura per emulare il mafioso. Ricordiamo che oltre ad un Robert De Niro da brividi, Sean Connery vinse il premio Oscar per il miglior attore non protagonista.
Risvegli (1990)
Regia: Penny Marshall
Cast: Robert De Niro, Robin Williams, Julie Kavner, Ruth Nelson, John Heard, Penelope Ann Miller, Alice Drummond, Judith Malina, Barton Heyman, George Martin
Un’altra prova magistrale di Robert De Niro. Anche per questo film, l’attore per prepararsi al ruolo di Leonard Lowe passò molto tempo con Lilian T., l'unica paziente post encefalica ancora in vita, tra quelli del vero dottor Sacks, visionando nel contempo anche i tanti super 8 girati dallo stesso neurologo negli anni '60, all'epoca dei veri "risvegli". Il film narra l'esperienza vissuta dal dottore Oliver Sacks, nel film il dottor Malcolm Sayer, (Robin Williams) che nel 1969, scoperto l'effetto positivo di un nuovo farmaco, la L-DOPA, decide dopo aver consultato lo specialista dottor Ingham (Max Von Sydow) di testarlo sui pazienti affetti da cacotonia. Il "risveglio" di un quarantenne Leonard Lowe (Robert De Niro), ammalatosi da bambino e ridotto allo stato vegetativo da oltre trent'anni è al centro della narrazione. Il paziente ‘risvegliato’, uscito dallo stato incosciente, torna a nuova vita, cammina, legge e si interessa anche a Paula (Penelope Ann Miller), figlia di un paziente dell’ospedale. Il farmaco tuttavia dà rapidamente assuefazione, gravi effetti collaterali ed è quindi inevitabile per i pazienti il ritorno allo stato catatonico. Leonard conscio di tutto ciò, dopo aver dato l’addio a Paula, chiede a Sayer di continuare a somministrargli la medicina, di controllarlo e di filmarlo per contribuire personalmente alla scoperta di un farmaco che potrebbe salvare la vita ad altri.
Quei bravi ragazzi (1990)
Regia: Martin Scorsese
Cast: Robert De Niro, Ray Liotta, Joe Pesci, Lorraine Bracco, Paul Sorvino, Chuck Low, Frank DiLeo, Frank Sivero, Tony Darrow, Mike Starr, Frank Vincent, Frank Adonis, Catherine Scorsese, Gina Mastrogiacomo, Debi Mazar, Julie Garfield, Samuel L. Jackson, Kevin Corrigan, Charles Scorsese, Suzanne Shepherd, Margo Winkler, Welker White
Quei bravi ragazzi è, ad oggi, considerato unanimemente un capolavoro, uno dei migliori gangster movie mai realizzato, Naturalmente il merito va alla straordinaria regia di Martin Scorsese e la partecipazione di un cast di assoluto livello tra cui spiccano Ray Liotta, Robert De Niro e Joe Pesci. Basato su una storia vera, il film segue l'ascesa e declino di Henry Hill, un criminale statunitense che poi è diventato un pentito chiave in un maxi processo che ha portato all’arresto di un’intera famiglia mafiosa negli anni ’80. Robert De Niro è stato, quasi da subito, una delle poche certezze del casting, tanto che Scorsese gli lasciò scegliere se interpretare Tommy DeVito o Jimmy Conway, e lui scelse quest'ultimo. Si dice che all'epoca Jimmy Burke, il gangster a cui si è ispirata la figura Conway, fu talmente soddisfatto di essere interpretato da De Niro che gli telefonò per dargli alcuni suggerimenti; Henry Hill dichiarò di aver ricevuto diverse telefonate dall'attore, che voleva conoscere svariati particolari a proposito di Conway: come teneva la sigaretta, come spremeva il ketchup, ecc... Secondo Pileggi (lo sceneggiatore) si tratta solo di leggende metropolitane. Certo è che durante le riprese erano presenti sul set diverse persone che avevano conosciuto Burke, e De Niro le interpellava in continuazione.
Cape Fear - Il promontorio della paura (1991)
Regia:Martin Scorsese
Cast: Robert De Niro, Nick Nolte, Jessica Lange, Juliette Lewis, Joe Don Baker, Robert Mitchum, Gregory Peck
Se esiste un film in cui il personaggio di Robert De Niro risulta altamente disturbante è quello di Cape Fear - Il promontorio della Paura, remake del thriller girato nel 1963 da Jack Lee Thompson con Robert Mitchum e Gregory Peck. Il regista Martin Scorsese costruisce un thriller con forti coloriture horror, incardinandolo proprio sul personaggio di De Niro, quel Max Cady, stupratore uscito di galera che ha deciso di farla pagare cara all'avvocato Nick Nolte che anni prima lo ha tradito.
Naturalmente De Niro da parte sua, è straordinariamente perfetto in questo ruolo da psicopatico, tatuato, forte e a tratti disumano nella sua perseveranza. Un’ anima dannata a cui non interessa una salvazione ma che agisce solo per fare del male. Anche attraverso le sue frasi terribili: “Imparerai che vuol dire perdere” oppure “ Io sono simile a Dio e Dio è simile a me. Io sono grande quanto Dio, Egli è piccolo quanto me! Egli non può essere al di sopra di me, né io al di sotto di Lui!