Buon compleanno a Raffaella Carrà: le foto di ieri e di oggi

Una ragazza dalle idee estremamente chiare sul proprio futuro. Dopo il diploma recita ne “La lunga notte del ‘43” di Florestiano Vancini, così come ne “Il peccato degli anni verdi”, di Leopoldo Trieste. 

Il suo è un rapido successo, che la conduce a entrare nella compagnia teatrale Carli-Pilotto, lavorando inoltre in radio, conducendo la rubrica “Raffaella col microfono a tracolla”.

Nel 1960 viene scartata ai provini per “La ciociara” di Vittorio De Sica. Avrebbe voluto interpretare il ruolo della figlia di Cesira, interpretata da Sophia Loren. 

Due anni dopo arriva l’esordio televisivo, lavorando come valletta di Lello Luttazzi nel programma “Il Paroliere questo sconosciuto”. 

Per un provino andato male, altri risultarono ampiamente positivi. Ha recitato ne “I compagni” di Mario Monicelli, così come ne “Il colonnello Von Ryan”, di Mark Robson. Un film molto suggestivo per la Carrà, considerando come il suo compagno di set fosse Frank Sinatra. 

Il nuovo cognome, quello d’arte, le viene suggerito dal regista Dante Guardamagna. A metà degli anni ’70 nasce Raffaella Carrà, con riferimento al pittore Carlo Carrà, per associazione al suo nome, che il regista collegava a Raffaello Sanzio.

Sono anni importanti per lei, che decide di dare un taglio alla recitazione, concentrando le proprie energie sulla televisione.

Propone al pubblico italiano un nuovo tipo di showgirl, moderna e scattante. Un chiaro esempio è dato da “Io, Agata e tu”, con Nino Taranto. Uno spettacolo televisivo che le dona un grande successo. 

Nello stesso anno, il 1970, affianca Corrado in “Canzonissima”, generando scandalo per il suo ombelico scoperto durante la sigla “Ma che musica maestro!”, che vola in classifica. 

Ottimi risultati anche per altre tre hit, nella nuova edizione dello show, “Chissà se va”, “Tuca tuca” e “Maga Maghella”.

Tra il 1975 e il 1980 il suo nome diventa celebre anche in Spagna. Il successo delle sue hit spinge una rete a dedicarle una monografia, “La hora de Raffaella Carrà”. Il pubblico la adora. 

Sono anni cruciali per lei, che si dedica particolarmente alla carriera da cantante. I suoi singoli fanno il giro del mondo, ottenendo riscontri in Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Inghilterra, Grecia e Olanda. 

A ciò si aggiunge però il ricco mercato dell’America Latina, dove diventa una star. La versione inglese di “A far l’amore comincia tu” riuscì a raggiungere il secondo posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra. 

Negli anni ’80 è nuovamente al fianco di Corrado in “Fantastico 3”. È poi ospite per la prima volta a Sanremo, per poi presentare dall’83’ all’85’ “Pronto, Raffaella?”. Un programma pomeridiano che lancia la sua carriera da conduttrice, lavorando per la prima volta con Gianni Boncompagni.

Raffaella Carrà non sembra avere intenzione di fermarsi. Conduce “Buonasera Raffaella” e prende parte a Domenica In con Corrado. Il pubblico la adora e lei non abbandona mai lo schermo. 

Conduce “Fantastico 12” con Johnny Dorelli, continuano a dar seguito al successo spagnolo con “Hola Raffaella”.

Nel 1995 parte uno dei suoi programmi più celebri, “Carramba! Che sorpresa”, che prende ispirazione dal format inglese “Surprise surprise!”. Momenti emozionanti alternati a grandi artisti come Celentano, Madonna, Britney Spears e Robbie Williams. 

È una vera e propria icona senza tempo, in grado di abbracciare differenti generazioni. Lo dimostra il singolo “E Raffaella è mia” di Tiziano Ferro, dedicato a lei. È il 2006 e la Carrà prende parte al videoclip. Non dice mai addio alla Spagna e all’America Latina. Partecipa a “La noche del 10”, di Diego Armando Maradona, così come a “Saturday Night Live” sulle reti iberiche. Immagine tratta dal profilo Instagram @raffaellacarrafans_official

Nel 2001, dopo il rifiuto del 1997, conduce il Festival di Sanremo. Un’edizione particolare, ricca di polemiche, come quella legata a Brian Molko, frontman dei Placebo, che distrusse parte del palco. Nel 2014 fu infine ospite della prima serata del Festival, condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

Nel 2010 il pubblico impazzisce per il remix “Far l’amore”, realizzato da Bob Sinclair, utilizzato poi da Paolo Sorrentino nel suo “La grande bellezza”. Nel 2013 è invece uno dei coach di “The Voice of Italy”, così come nel 2014 e nel 2016. Conduce intanto un nuovo talent, “Forte forte forte” e poi torna a lavorare in Spagna, conducendo il gala dei 60 anni di TVE. 

Un personaggio senza tempo, in grado di coinvolgere numerose generazioni. Amata in ogni aspetto della sua lunga carriera, la Carrà ha ottenuto ben 12 Telegatti, così come altri premi. Dal premio regia televisiva al Premio simpatia, ai quali si aggiungono trionfi esteri come TP de oro 1992 e 1993 in Spagna.