Ogni Volta Che è Natale c'è Raffaella Carrà a colorare di note le nostre feste

Musica

Fabrizio Basso

Raffaella Carrà fotografata da Iwan Palombi
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Dopo cinque anni di assenza dalle scene musicali Raffaella Carrà torna con un nuovo progetto artistico targato Sony Music che si intitola Ogni volta che è Natale: la abbiamo intervistata

(@BassoFabrizio)

C'è già un buon motivo per pensare che il Natale in avvicinamento, quello di questo 2018, sia bello. Almeno dal punto di vista della colonna sonora. Perché quest’anno il Natale italiano è firmato Raffaella Carrà che dopo cinque anni torna con un progetto curioso, ironico intitolato Ogni Volta Che E’ Natale. La tracklist fa lo slalom tra più generi musicali e ritmi vede la Carrà proporre tanto Halleluja e La Marimorena quanto brani più festivi tipo White Christmas, Feliz Navidad e Happy Xmas. La abbiamo incontrata a Milano.

Come è nato questo album?
A essere sincera non avevo nessuna intenzione di cantare poi la Sony mi ha fatto questa proposta un anno fa.
Convinta subito?
Ammetto che ci ho dovuto riflettere un po’ rima di accettare e ho detto sì perché i brani c’erano già e mi hanno lasciato totale libertà. Abbiamo cambiato gli arrangiamenti e mi sono divertita tantissimo a cantare queste canzoni.
Ci saranno dei live?
I miei concerti erano veri e propri show con balli e prese, ormai non me la sento più di fare quel tipo di spettacoli.
Per le riprese del video si è affidata a Gianluca Montesano o ci ha messo qualcosa di suo?
Ho chiesto io di avere una famiglia omosessuale all’interno del video, perché è la normalità, risultava strano se non ci fosse stata. Pensi che io non dovevo nemmeno esserci, appaio nello smartphone e nel televisore, sono una presenza lontana.
Ci attende un Natale alla carramba?
Posso dirle cvhe in tutto il racconto c’è un filo di ironia, il Natale è bello per chi ci crede.
Qualità rara ormai l'ironia.
Invece è un po’ la chiave di tutto, ci sarà sempre chi è meglio di te, non bisogna tirarsela.
Cosa fa la differenza?
L’importante è avere il coraggio di essere se stessi.
Si è ispirata a qualche disco di Natale in particolare?
No, questo è un disco che per come è fatto non lo poteva cantare nessun’altra, quando lo ascolto mi riconosco, sono proprio io.
Ha dedicato a qualcuno in particolare quest’album?
No, non ho pensato a nessuno in particolare, lo dedico a nessuno e a tutti.
Quale è il suo augurio per questo Natale?
Spero che il verbo litigare venga buttato nel cestino. La felicità viene se c’è dialogo non litigi.

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