Vogue Forces of Fashion 2025, la moda incontra il pubblico a Roma
Spettacolo ©Getty
Introduzione
I protagonisti della moda internazionale hanno dialogato col publbico di Vogue per una giornata di incontri speciali all'Acquario Romano. Tra passato e futuro, per raccontare una delle stagioni creative più interessanti di sempre
Quello che devi sapere
Il programma e gli ospiti che hanno partecipato
Vogue Italia ha scelto ancora una volta Roma per l'annuale Forces of Fashion, format globale ideato da Anna Wintour, che in Italia si è già svolto con successo nella Capitale nel 2023 e nel 2024. Sfondo di una giornata di conversazioni tra i giornalisti della testata e i protagonisti della moda globale, tutte aperte al pubblico gratuitamente previa registrazione, l'architettura ottocentesca del Complesso Monumentale dell’Acquario Romano e i suoi giardini.
Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content di Vogue Italia, ha sottilineato l'unicità dell'appuntamento che si svolge nel mezzo di quella che può essere definita “Hurricane Season”, una stagione di grandi cambiamenti nel fashion system, caratterizzata da una nuova energia e dall'arrivo di tanti nuovi direttori creativi nelle case di moda più prestigiose.
Vogue fa la sua parte in questa fase complessa per la moda e per il mondo, promuovendo l'incontro in presenza con i lettori, gli addetti ai lavori e gli appassionati di moda, il dialogo e l'inclusione.
Roma, tornata cornice di tanti eventi moda realizzati dai maggiori brand al mondo, dimostra la sua vitalità e la sua centraltà nel sistema moda, tradizionalmente legato a Milano, città della Fashion Week. Lo ribadisce Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda della città, che con l'Assessorato e il Ministero del Turismo, supportano come partner istituzionali l'iniziativa.
Il programma prevede gli interventi di Veronica Leoni, Direttore Creativo Calvin Klein Collection, Fausto Puglisi, Direttore Creativo di Roberto Cavalli, Rocco Iannone, Creative Director Ferrari Moda, Anna Dello Russo, Fashion Editor e Fashion icon di fama globale, Marco De Vincenzo, Direttore Creativo di Etro, Nicolas Di Felice, Direttore Artistico di Courrèges, Ellen Hodakova Larsson, Founder e designer di Hodakova, Loris Messina e Simone Rizzo, founder ed ex Direttori Creativi di SUNNEI. Tra i panel anche un ricordo di Giorgio Armani animato da un eccezionale trio di muse dello stilista, volti del cinema italiano. Assente all'ultimo minuto per un impedidimento Olivier Rousteing.
Ecco gli highlights degli interventi dei protagonisti.
Veronica Leoni, uno sguardo concreto per Calvin Klein
Veronica Leoni, è la donna chiave del nuovo Calvin Klein come realtà della New York Fashion Week, dove ha sfilato lo scorso settembre. Romana all'estero per anni, ha lavorato nei team di Jil Sander, The Row, Moncler, è tornata in Italia dove ha la fortuna di operare con un piccolo team speculare a quello di New York.
Roma è perfetta per recuperare la dimensione reale del lavoro creativo e curare il rapporto col consumatore, di cui ha fatto esperienza col suo brand indipendente Quira.
Con Calvin Klein Leoni inizia la terza stagione. Obiettivo di partenza, fare uscire il marchio da un momento di silenzio dalle passerelle. Calvin Klein ha una storia creativa di peso e Leoni, che ha raccolto ampie lodi con le sue prime collezioni, spiega che per lei la cosa fondamentale è rimanere legata al progetto della collezione.
Provenendo dalla scuola di Jil Sander, di Phoebe Philo, delle sorelle Olsen, per lei si è trattato di portare avanti un percorso estetico che aveva già una sua coerenza. Il risultato è un'estetica minimalista intelligente – non intellettuale. Calvin Klein in persona si è seduto in prima fila al suo debutto: per lei, che è stata adolescente ai tempi in cui Kate Moss posava per la fragranza iconica CK One, il marchio è una realtà che ogni giorno rivela il suo fascino, tuttavia preferisce stare coi piedi per terra. Ad ispirarla sono le donne della sua vita, quelle della sua famiglia d'origine dove ha imparto a cucire da piccola. Ora a Roma – racconta ridendo – la ipirano molto le suore, le linee e i colori delle loro uniformi.
Rocco Iannone & Eleonora Abbagnato: moda, danza e sport con Ferrari
Rocco Iannone, direttore creativo di Ferrari Moda, ha diviso il palco con Eleonora Abbagnato, ballerina e direttrice della scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma. Insieme, hanno esplorato il rapporto che lega moda e danza, discipline dal DNA affine e che permettono accostarsi a Ferrari, brand iconico di automotive e lifestyle.
La danza e la moda sono intrinsecamente legati da sempre, sottilinea Abbagnato. Basti pensare al ruolo dei costumi che rimpivano di bellezza le coreografie di Pina Bausch o al fatto che i maggiori stilisti del mondo hanno creato costumi per i balletti, vedi Yves Saint Laurent che creato costumi per i balletti di Roland Petit a cui la ballerina italiana è molto legata.
Iannone sottilinea che oggi i confini tra arte, sport e altre discipline sono molto sfumati e ciò è positivo perché la moda non deve parlare solo a sé stessa. La diversità, un valore soprattutto adesso, è ciò che lo spinge a operare in Ferrari, realtà in calendario alla Milano Fashion Week, ogni giorno. Ferarri non è solo automobili, è un brand a 360 gradi che suscita emozioni, il suo heritage è talmente vasto da fare spazio alla moda che da sempre si ispira allo sport e anche all'universo estetico della danza.
Marco De Vincenzo & La Niña, l'incontro da Etro
Marco De Vincenzo, creative director di Etro dal 2022, ha portato sul palco Carola Moccia, in arte La Niña, sua musa nell'ultima stagione nonché performer live della sfilata della Spring/Summer 2026 a Milano.
La moda è stata terreno d'incontro tra lo stilista messinese e la cantautrice partenopea e o stile Etro re-immaginato da De Vincenzo ha fatto da trait d'union per questa fusione che ha dato vigore all'ultimo fashion show. Mentre un direttore creativo di un marchio è indotto a ragionare partendo dall'heritage di un marchio, per la cantautrice la tradizione è un punto di partenza, il revival non ha senso. Si parte da una “fonosfera” per arrivare a qualcosa di nuovo. De Vincenzo ha fatto lo stesso in Etro aggiungendovi il suo tocco autentico che parla del Sud e del Mediterraneo, della sua terra d'origine. Etro ha smesso di essere un marchio borghese e milanese e da qualche stagione è un brand dall'estetica estiva, quella dei ricordi più cari dello stilista. La sua Sicilia è poco riconoscibile ma c'è nella scelta di una palette vivace e coraggiosa fatta di verde, viola, ruggine, giallo ocra. De Vincenzo e La Niña danno la voce alle donne e spingono il racconto di una donna libera. Per entrambi la libertà è una forma di bellezza. L'incontro è avvenuto fuori dalla passerella. Carola Moccia è stata subito sedotta dalle stampe Etro che le ricordano l'infanzia e i vestiti di sua madre. Lo stilista ha visto nella musica della cantante il mezzo per trasformare il fashion show in un rito.
Anna Dello Russo e Luke Leitch, la moda che cambia
L'assenza di Olivier Rousteing non ha impattato sul vivace dialogo che si è sviluppato tra Anna Dello Russo, ex redattrice di Vogue Italia, fashion editor e fashion stylist tra le più seguite al mondo, e Luke Leitch, firma storica di Vogue US. Cronisti e testimoni eccezionali della moda negli ultimi decenni, i due hanno discusso il cambiamento epocale che ha interessato la moda, passata da un racconto analogico a quello digitale. Il passaggio ha aperto le porte alla contemporaneità e ha gettato le basi per la creazione dell'attuale community della moda, molto attiva sui social media, ad esempio. Tra il 2009 e il 2010 Anna Dello Russo ha intravisto la possibilità di esprimersi non più solo come voce di una realtà aziendale ma come persona con un suo stile. Con la moda ha sempre espresso se stessa, in una maniera spesso bold, esuberante, ma la sua esperienza non era manifestazione pura del suo ego, spiega, era piuttosto la prova che a tutti era stata data la chance di dire la propria opinione sulla moda. Sia lei che Leitch concordano sull'importanza del passato nella moda in termini di studio ma è il futuro che deve “ossessionarci” maggiormente.
Fausto Puglisi, moda & celebrity in casa Cavalli
Fausto Puglisi è l'artefice dello straordinario successo internazionale di Cavalli negli ultimi cinque anni, caratterizzati dalla scomparsa del fondatore Roberto e da una rinnovata estetica del marchio che ha conquistato le star, da Madonna a Taylor Swift (di Cavalli, molti outfit del "The Eras Tour" e di uno dei look del nuovo lavoro The Life of a Showgirl).
Puglisi, sul palco con alcuni dei suoi più stretti collaboratori, è partito da una delle più belle collezioni recenti, la Fall/Winter 2025 dedicata a Pompei, per parlare di come la Maison lavora a contatto con le grandi star. Puglisi è ossessionato dalla cultura pop americana e la sua estetica personale si è incrociata in maniera felice con quella della casa di moda italiana. Il suo più grande merito, però, è stato quello di ripensare la donna Cavalli, alla luce dei cambiamenti della società. La seduzione non è più quella del Duemila, degli anni d'oro del marchio. Oggi la seduzione è libertà, frutto di scelte consapevoli. Pur avendo eliminato il glamour da Cavalli, dopo aver fuso l'alto col basso, la couture e la controcultra – orizzonte nella quale Puglisi vorrà continuare a sperimentare - il marchio resta uno dei più richiesti dalle star, da Olivia Rodrigo a Ellen Pomeo, Emily Blunt e Lisa.
Giorgio Armani e le sue donne: un ricordo dello stilista
A un mese e mezzo dalla scomparsa di Giorgio Armani, lo stilista è protagonista di un ricordo speciale, animato da tre donne che hanno indossato molte volte le sue creazioni in alcuni momenti importanti della loro vita e delle loro carriere: Alessandra Mastronardi, Greta Ferro e Kasia Smutniak. Smurniak, attrice e regista, ha portato lo stile di Re Giorgio sul red carpet molte volte facendosi interprete dell'anima mannish delle sue creazioni. Per lei, a Roma in abito maschile, la giacca Armani è stata fondamentale per farle interpretare personaggi “dalla schiena dritta”. Un abito Armani ti fa capire chi sei ma anche chi vuoi diventare, è un'ispirazione, così Alessandra Mastronardi, madrina della Mostra del Cinema di Venezia nonché sposa vestita Armani. L'unicità di Armani sta nel suo modo semplice di ridurre la complessità, sottolinea attrice. Le fa eco Greta Ferro, che ha sfilato per Armani due volte. L'attrice e modella ricorda Armani come una persona tanto simpatica e che le ha insegnato ad essere coerente con se stessa. “Quando indossiamo Armani, non indossiamo solo vestiti, indossiamo una storia, questo fa la differenza”, dice Kasia Smutniak.