Milano Fashion Week, il festival gipsy di Etro per la Primavera/Estate 2026. FOTO
Marco De Vincenzo invita il pubblico della Settimana della Moda a entrare nel tendone del suo festival psichedelico, immergendosi nel mistero e nel magma creativo di una collezione massimalista e ribelle, nata da ispirazioni multiformi provenienti da mondi lontani. Una raccolta affascinante, in cui trovano spazio capispalla lavorati come gioielli, fantasie d’archivio e originali cappelli da pirata.
A cura di Vittoria Romagnuolo
La seconda giornata della Milano Fashion Week dedicata alle collezioni della Primavera/Estate 2026 si chiude tra i colpi di tamburo e e le ombre infuocate della sfilata di Etro che sfila sotto un tendone, nel buio illuminato dai colori di intensi di una raccolta piena di ispirazioni ed energia vibrante, un'esplosione di tutto il magma creativo dello stilista Marco De Vincenzo
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Il mondo di Etro è multiforme e De Vincenzo non si preoccupa di inscatolarlo. Al contrario: lo scuote come una palla di cristallo per liberare la magia di scenari remoti e misteriosi. Lo spettacolo avvolge i dettagli di ogni capo, lo sguardo è sopraffatto dalla composizione di ogni singola creazione che rivela una raffinatissima e stupefacente fattura artigianale
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Marco De Vincenzo festeggia tre anni alla guida di Etro con una collezione che prova a raccontare un flusso di coscienza creativa. Non una sintesi ma un'esplorazione delle possibilità offerte dalla storia di Etro. La Spring/Summer 2026 si intola "Flux", appunto, e si colloca al crocevia tra gusto sartoriale e libertà ribelle
La sfilata, una vera e propria esperienza multisensoriale, si sviluppa al ritmo delle percussioni e sull'onda del coro di voci femminili guidate da quella de La Niña del Sud. L'artista napoletana, guest star musicale del fashion show, fa da guida alle uscite delle indossatrici con la sua performance dal vivo
I look della Primavera/Estate 2026 di Etro nascono da un'energia creativa spontanea e restituiscono un'immagine femminile fresca ed estremamente libera. Le ispirazioni sono molteplici e si nascondo a malapena nel gioco di rouches diagonali che attraversa abiti morbidi, bluse e gonnelloni. Torna in passerella il patchwork, qui mosaico di tessuti e stampe d'archivio
Le frange sono protagoniste assolute della collezione e la varietà di proposte è espressione di un entusiasmo creativo poliedrico. Lo spirito gipsy è vivo in ogni uscita. Ogni look è vivo ed è in movimento
La nuova collezione di Marco De Vincenzo per Etro non chiede di essere collocata in un orizzonte spazio-temporale preciso. Nelle uscite convivono fantasie boho-chic e giacche biker decorare in maniera ricca con borchie metalliche e frange. Look da festival musicale nei quali c'è posto anche per curiosi cappelli da pirata in pelle
Nappa e pelle scamosciata non possono mancare per giacche, gilet, cappottini, redingote che rappresentanoil trionfo dello stile elaborato di Etro dell'era De Vincenzo che spinge al massimo l'abilità dei suoi artigiani. La pelle è intagliata e scolpita come il metallo dei gioielli che adornano braccia, petto e capo
Il mistero è un elemento essenziale del viaggio della Spring/Summer 2026 di Etro. I corpi femminili si scoprono e si mostrano tra spacchi e merletti. La donna Etro è potente e consapevole e sceglie cosa rivelare tra le trasparenze
Denim lavorato con motivi ad intarsio, pantaloni morbidi, top crochet. E poi ancora frange, orecchini maxi, cuoio. Lo stile Etro è un invito a spingersi ai confini della propria immaginazione, senza paura
Un top di metallo forgiato come un gioiello antico e indossato sulla pelle, sotto uno strato di merletto delicato. Il gioco di contrasti è sempre prezioso in casa Etro. Ogni look va osservato nei dettagli
Blouson, bomber con la cerniera lampo e giacche in stile sportivo completano i ricco catalogo di capispalla, essenziali per la composizione di look stratificati che definisconono lo stile massimalista e composito di Etro
Isabella Ferrari ha seguito la sfilata seduta sui pouf posizionati ai lati e al centro della doppia passerella. L'outfit è un abito a vestaglia in tessuto jacquard vinaccia, indossato con i sandali in coordinato
Michela Giraud ha sperimentato col mix and match delle stampe dal motivo botanico delle precedenti collezioni di Etro. Il look è composto da un abito lungo fino al ginocchio e un cappotto leggero con doppia abbottonatura
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