Paris Fashion Week, la sfilata P/E 2026 di Dior, una fiaba firmata Jonathan Anderson. FOTO
Per Jonathan Anderson Dior è un sogno che si nutre dell'aria densa dei saloni di Parigi, del fascino delle figure dei dipinti, della maestosità degli stucchi, del richiamo dell'aristocrazia dei secoli passati. Una favola che può - e deve - essere riportata alla contemporaneità ma non senza una buona dose di romanticismo, essenziale in questo momento per addolcire l'anima. In piedi per il debutto della prima collezione Donna anche le star, da Johnny Depp a Charlize Theron e Jisoo
A cura di Vittoria Romagnuolo
Attesa da più parti, dagli addetti ai lavori e dagli appassionati dello stile della Maison creata da Monsieur Christian Dior, la prima sfilata femminile di Jonathan Anderson per la casa di moda francese di cui è direttore creativo di tutte le linee dalla scorsa primavera non ha deluso nessuno. Il debutto in passerella della prima collezione Donna del creativo nordirlandese, considerato uno dei più talentuosi della sua generazione, era uno degli appuntamenti più rilevanti del calendario della Paris Fashion Week
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Anderson, 41 anni lo scorso 15 settembre, ha raccolto la standing ovation dei presenti quando è comparso in passerella per i saluti. La sua prima collezione femminile per Dior è un tentativo di mettere insieme la sua visione peculiare della moda, che ha sviluppato con successo negli anni da Loewe, e l'eredità della Maison francese cui, richiamata non metaforicamente con una clip proiettata prima della sfilata nella quale immagini d'archivio del fondatore si fondevano con altre delle stagioni successive, sotto Galliano, Chiuri etc.
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La collezione Donna per la Primavera/Estate 2026 di Christian Dior è un'estensione, più poetica e sognante, di quanto visto in passerella per l'Uomo lo scorso giugno, altra sfilata che ha fatto alzare in piedi la platea. Lo stilista ha un'idea precisa del marchio ma ha anche una concezione giovane e portabile della moda. L'idea di classicità è nei dettagli e in un certo spirito romantico. Abbondano i capi in denim, le minigonne e le stampe floreali di stampo vintage. Le tonalità sono polverose
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Anderson nutre un grande rispetto per la figura di Dior e per ciò che ha creato, il suo lavoro ancora il passato leggendario al presente. Ci sono le strutture, le linee e i volumi di Monsieur Christian ma anche quelli di Anderson e chi conosce la storia del giovane creativo è in grado di riconoscerli. La collezione è un dialogo con gli archivi di una Maison iconica rivisti in un senso desiderabile per acquirenti anche più giovani di quelli che normalmente si rivolgono al marchio
Le donne di Dior by Anderson si muovono in punta di piedi, come in una fiaba magica e misteriosa. Il passato, però, non è solo quello dei copricapi dal gusto aristocratico ma anche quello più vicino a noi. All'epoca dell'amore per i loghi che lo stilista ricama sui pullover e mette in bella mostra sulle tracolle delle borse. Il carattere fa molto metà Novecento, con l'iniziale maiuscola e le lettere successive minuscole
È un festival di volant, di gonne a sbuffo, di rouches, di tagliandi di stoffa ripiegata e intrecciata come un origami. Anderson ha sempre presentato una moda leggera e spesso divertente. Oggi è una via di fuga, una risposta ai tempi difficili che stiamo attraversando
Tra papillon inglobati nelle camicie, redingote che fondono il maschile e il femminile (altro tratto in comune della visione di Anderson con quella di Dior), la mantella si impone come capo "mai senza" di questa collezione, da abbinare ai pantaloni o alla minigonna in denim
Sempre provenienti da un mondo altro, dalla nobiltà di Versailles mescolata al gusto pop di opere come Marie Antoinette di Sofia Coppola, le calzature. Irresistibili scalzate con rosoni XXL che sembrano gustosi e scenografici lecca-lecca
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Interessanti quanto mai i look scelti per gli ospiti della sfilata, tra i quali spiccano i sempre presenti portavoce storici del brand. Anya Taylor-Joy indossa la gonna a ruota corta e strutturata e la camicia da smoking che scopre fianchi e addome. Charlize Theron indossa i mocassini bicolor e nessun top sotto la giacca in stile biker. Michelle Monaghan è romantica e femminile coi fiocchi e il pullover di maglia rosa a trecce
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I fotografi presenti all'arrivo degli ospiti della sfilata hanno colto il passaggio di Glenn Martens e di Alessandro Michele tra la folla. I due stilisti, il primo direttore creativo di Margiela e di Diesel, il secondo alla guida di Maison Valentino, protagonisti indiscussi della Fashion Week di Parigi, sono venuti a salutare l'importante debutto del collega
Pochi brand possono vantare una prima fila ricca di celebrità quanto quella di Dior. La casa di moda del lusso ha ospitato al fashion show Rosalia e Jenna Ortega, entrambe ambassador del marchio, la coreana Jesoo delle Blackpink e Anya Taylor-Joy (che ha completato il suo look con la mantella) seduta accanto a Willow Smith. Per tutte, abiti e accessori nello stile di quelli visti in passerella
Pantaloni in denim dal taglio morbido e gilet abbondano nei guardaroba delle star della prima fila. Tra queste spicca Jennifer Lawrence, volto ufficiale di Dior. Carla Bruni e Juliette Binoche, da amiche ed estimatrici del brand, hanno preso parte alla presentazione onorando l'estetica del nuovo direttore creativo
Drappeggi, fiocchi e minigonne con la stampa floreale delicata anche per Greta Lee, che si è aggiunta di recente ai volti ufficiali di Dior, come Mikey Madison che siede accanto a Jisoo. A destra, Deva Cassell con la frangia micro e il top con l'addome scoperto
Un trio inedito posa nella prima fila di Dior: Bernard Arnault, fondatore e CEO di LVMH, la Première Dame Brigitte Macron, frequente indossatrice di Dior, e Johnny Depp, volto storico di Dior Beauty nonché uomo simbolo della fragranza Sauvage
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