Once Upon a Time In Hollywood: le recensioni dei critici a Cannes 2019

Spettacolo

Matteo Rossini

"Once Upon a Time In Hollywood" è stato il grande protagonista dell'ottava giornata della 72° edizione del Festival di Cannes. La nona pellicola di Quentin Tarantino vede protagonisti Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie, quest'ultima nei panni di Sharon Tate.

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In questi giorni la 72° edizione del Festival di Cannes sta attirando la curiosità di milioni di persone in tutto il mondo. La manifestazione sta ospitando alcuni dei più importanti nomi della settima arte, tra questi ovviamente Quentin Tarantino che ha presentato il suo nono lavoro “Once Upon a Time In Hollywood”, in uscita in Italia il 19 settembre 2019.

Ieri il regista americano è stato il grande protagonista della manifestazione a cui hanno presenziato anche i protagonisti del film: Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e la bellissima Margot Robbie che avrà l’arduo compito di interpretare Sharon Tate, l’attrice uccisa a soli 23 anni all’ottavo mese di gravidanza (qui puoi trovare tutte le foto più belle di Sharon Tate).

Nei giorni scorsi Tarantino ha fatto parlare per la lettera indirizzata a coloro che sarebbero stati presenti alla proiezione del film ai quali ha chiesto di non spoilerare informazioni sulla pellicola così da permettere al pubblico di poter godere del film senza influenze esterne.

Once Upon a Time In Hollywood: le recensioni dei critici

Nelle ultime ore molti si sta ovviamente discutendo molto di “Once Upon a Time In Hollywood” che cercherà di raccontare una delle pagine più tristi e drammatiche del mondo dorato di Hollywood. Questa mattina alcuni critici di importanza internazionale si sono espressi sul film.

La prima è stata la giornalista Anna Thompson che si è pronunciata sul magazine IndieWire: “Il film ricrea con grande amorevolezza un periodo dello showbiz passato da tempo e fatto di cowboy, uomini virili e hippy pazzi. Celebra il potere delle star dei film”. Anna Thompson si è espressa anche sui tre protagonisti definendo le loro performance “superbe”.

Passiamo poi al critico Peter Howell che ha espresso il suo giudizio twittando: “Quentin Tarantino vuole raccontarci una storia sulla vita di Hollywood ai tempi degli assassini del 1969 compiuti dalla Famiglia Manson, e lo sai, come sempre lui va dal terribile all’inaspettato. Tra tutti spunta Brad Pitt, ad oggi il suo ruolo più bello”. Più breve il commentio di Emma Stefansky che ha semplicemente twittato “Mi è piaciuto davvero tanto il film”.

Tra coloro che hanno avuto la fortuna di assistere alla proiezione troviamo anche Joe Utichi che ha scritto su Twitter: “La pellicola è così gloriosa, perfidamente indulgente, avvincente e divertente. Questa è la tipologia di film per cui è nato Quentin Tarantino. Il mondo è un posto più colorato grazie a quella zona crepuscolare di Quentin Tarantino. Secondo round, per piacere”.

Un’altra recensione è arrivata da Chris Knight che ha twittato: “Ho riso. Ho ansimato. Mi sono chiesto: cosa penserebbe Roman Polanski? Sono d’accordo di non twittare nulla per spoilerare il film. Tarantino consegna un’idea all’innocenza andata di Hollywood, mentre suggerisce sfacciatamente di non averla mai avuta fin dall’inizio”.
 

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