AstroSamantha, previsto a breve il ritorno in orbita

Scienze

Lo ha confermato Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consigli, a margine della conferenza ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea, svoltasi a Siviglia, da cui è emerso un ruolo sempre più centrale dell’Italia come potenza spaziale mondiale

Arrivano notizie incoraggianti per l’Italia, direttamente dalla conferenza ministeriale dell'Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, svoltasi a Siviglia, con la partecipazione anche di una delegazione dell'Asi guidata dal presidente Saccoccia. La principale è che il nostro Paese raddoppierà i fondi stanziati per i programmi dell’Agenzia, con una sottoscrizione totale pari a 2 miliardi e 288 milioni, la più alta di sempre. Lo sforzo, ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo spazio, Riccardo Fraccaro, contribuirà ad affermare sempre di più l’Italia come una potenza spaziale mondiale.

Il ritorno in orbita

Come ciliegina sulla torta, ecco la notizia che riguarda poi Samantha Cristoforetti prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea. Con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 del 2014-2015 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni), record superato nel settembre 2017 dalla statunitense Peggy Whitson. Ora, per AstroSamantha sarà previsto un altro volo nello spazio "L'Esa ha sottoscritto con l'Italia un impegno formale assicurando all'astronauta italiana un nuovo volo. È il giusto riconoscimento per la sua immensa professionalità e conferma la nostra eccellenza nel settore dello spazio" ha annunciato lo stesso Fraccaro, a margine della conferenza. La notizia, ha detto ancora Fraccaro, rappresenta un motivo di orgoglio per l'Italia, che continua a partecipare da protagonista ai programmi spaziali europei e internazionali. “Avevo preso l'impegno di lavorare per il ritorno in orbita di AstroSamantha e sono soddisfatto che il nostro lavoro di space diplomacy abbia dato i suoi frutti. Ora Samantha darà lustro all'Esa grazie alle enormi capacità e competenze dimostrate nel corso della sua carriera: sarà un valore aggiunto, non solo per l'Italia dello spazio, ma per tutta l'Europa".

Le future missioni sulla Luna

Non solo AstroSamantha, però. Fraccaro, infatti, ha confermato che astronauti europei saranno in prima fila per le future missioni sulla Luna: "Ai primi voli di esplorazione della prossima missione lunare parteciperanno astronauti europei. Questo rappresenta una chance per gli astronauti italiani, che potranno essere candidati a partecipare alla missione". Si tratta di un traguardo che rappresenta il pieno riconoscimento del contributo in termini scientifici e tecnologico al progetto Artemis con la Nasa. “L'Italia - sarà a tutti gli effetti protagonista del ritorno dell'uomo sulla Luna: è un risultato storico per il nostro Paese".

L’impegno dell’Italia

“Puntiamo su una strategia di valorizzazione del comparto spaziale italiano che sta già dando i suoi frutti”, ha scritto Fraccaro sulla sua pagina Facebook. “Molti Paesi, dalla Spagna al Belgio passando per Romania e Norvegia, stanno dimostrando grande fiducia nei nostri programmi quali l’evoluzione di Vega e Space Rider, che già in questa fase preliminare hanno raccolto sottoscrizioni significative. L’Italia dimostra all’Europa e al mondo la capacità di rafforzare la propria leadership”, ha poi proseguito il sottosegretario. Sottolineando ancora che l’obiettivo sia quello di destinare ai programmi italiani “una fetta sempre più consistente del bilancio Esa. Questo non gioverà soltanto alla crescita della nostra filiera industriale, scientifica e tecnologica ma consentirà a tutto il comparto spaziale europeo di svilupparsi e diventare più competitivo”. Le priorità strategiche dell’Italia riguarderanno in particolare l’osservazione della Terra, col programma Copernicus, l’accesso allo spazio, a partire dalla famiglia di lanciatori Vega C, Vega Evolution e mini Vega fino a Space Rider, i programmi di esplorazione come le missioni su Marte e sulla Luna in cooperazione con la NASA, e i programmi di sicurezza con lo sviluppo delle attività di mappatura dei NEO (Near Earth Object), primo fra tutti il telescopio Fly-Eye.  

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