Ufo, Nasa diffonde report: “Per ora non ci sono prove che abbiano origine extraterrestre"

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In una conferenza stampa sono stati presentati i risultati del rapporto stilato da una commissione indipendente di 16 esperti. L’agenzia spaziale statunitense nominerà un direttore che si occuperà della ricerca sui "fenomeni anomali non identificati" (Unidentified Anomalous Phenomena, Uap), eventi del cielo che non sono riconducibili a velivoli o fenomeni naturali noti. Il numero uno Nelson dice che per il momento nessuna prova indica una natura aliena. L’attenzione va spostata “dal sensazionalismo alla scienza”

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La Nasa nominerà un direttore che si occuperà della ricerca sui 'fenomeni anomali non identificati' (Unidentified Anomalous Phenomena, Uap), ovvero eventi del cielo che non sono riconducibili a velivoli o fenomeni naturali noti. "Questa è la prima volta che la Nasa intraprende un'azione concreta per studiare seriamente gli Uap", ha affermato il numero uno dell'ente spaziale Bill Nelson, durante una conferenza stampa indetta per presentare i risultati del rapporto stilato da una commissione indipendente di 16 esperti. "Al momento non ci sono prove che gli Uap abbiano un'origine extraterrestre", ha detto Nelson.

La Nasa studierà i fenomeni anomali

Bill Nelson ha sottolineato come la Nasa intenda studiare i fenomeni anomali non identificati (Uap) con una metodologia scientifica, in modo da produrre dati solidi e di qualità: lo farà sfruttando strumenti come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, la collaborazione con le altre agenzie e anche aprendo alle segnalazioni da parte del pubblico e dei piloti. L'obiettivo è "spostare la discussione sul tema degli Uap dal sensazionalismo alla scienza: qualsiasi cosa troveremo, sarà condivisa con il resto del mondo in maniera trasparente", ha affermato. "Se mi chiedete - ha detto Nelson - se credo ci sia vita nell'universo che è così vasto da rendere difficile per me comprendere quanto grande sia? La risposta è sì. Ma ciò che ho chiesto agli scienziati è di rispondere alla domanda: qual è la probabilità matematica che ci sia vita là fuori nell'universo?". 

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Per ora pochi dati

Ad oggi sono disponibili dati limitati e insufficienti a determinare scientificamente la natura degli Uap, ha confermato David Spergel, presidente della Simons Foundation e capo della commissione indipendente di esperti a cui la Nasa ha commissionato nel 2022 lo studio sugli Uap. Il rapporto conclusivo pubblicato oggi contiene raccomandazioni sulla metodologia da utilizzare d'ora in poi per raccogliere e studiare i dati raccolti da enti governativi civili, i dati commerciali e i dati provenienti da altre fonti per fare luce su fenomeni celesti apparentemente inspiegabili.

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Il rapporto

La Nasa ha dunque pubblicato il Rapporto sui fenomeni anomali non identificati, commissionato nel 2022 a un gruppo di 16 esperti indipendente. Il Rapporto (33 pagine) ha l'obiettivo di "informare la Nasa su quali possibili dati potrebbero essere raccolti in futuro per fare luce sulla natura e l'origine dei fenomeni anomali non identificati", scrive sul suo sito la stessa agenzia spaziale americana. "Il rapporto - prosegue - non è una rassegna né una valutazione di precedenti osservazioni la cui natura non è identificabile". Secondo la definizione della Nasa i fenomeni anomali non identificati, indicati con l'acronimo Uap (Unidentified Anomalous Phenomena), sono "osservazioni di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aerei né come fenomeni naturali da un punto di vista scientifico". La Nasa osserva che "c'è un numero limitato di osservazioni di alta qualità di Uap, per le quali è impossibile trarre conclusioni scientifiche circa la loro natura".

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