
Clima, caldo record e inverno mite. Gli esperti: “In Italia zanzare fino a dicembre”
All'estate rovente di quest'anno stanno seguendo temperature piuttosto alte per il mese di ottobre. Le condizioni climatiche hanno così creato la situazione ideale per la proliferazione delle zanzare, che potrebbero continuare a pungere fino a Natale

In provincia di Bologna, pochi giorni fa, sono stati rilevati due casi di Dengue, malattia infettiva – solitamente con decorso benigno – trasmessa dalle zanzare. Nel Casertano sono intanto stati trovati quattro cavalli e un pollo positivi al virus West Nile, anche questo veicolato dalla puntura di alcune zanzare. Queste notizie portano a chiedersi perché, a metà ottobre, in diverse parti d’Italia, da Nord a Sud, continuino a essere presenti le zanzare
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La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno coincidono solitamente con il momento in cui le zanzare spariscono dalle nostre città. Il caldo record registrato negli scorsi mesi e le temperature più alte della media di queste settimane hanno però creato condizioni per cui “continueremo ad avere zanzare ancora per un po’”, spiega a Repubblica Pierfilippo Cerretto, professore di Zoologia del dipartimento di Biologica e Biotecnologia all’Università della Sapienza di Roma
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Il clima caldo o comunque più mite della media permette infatti alle zanzare di continuare a riprodursi e alle uova deposte di continuare a schiudersi, liberando nell’aria nuovi esemplari. La situazione – dice sempre a Repubblica Cerretti – andrà avanti fino a quando “non avremo un brusco calo di temperature”
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Cerretti specifica che la presenza delle zanzare a ottobre non è una novità del 2022. Guardando alle previsioni meteo per le prossime settimane si può però prevedere che quest’anno per dire addio alle punture di zanzara potremmo dover aspettare un po’ più tempo del solito
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In alcune zone d’Italia ci si aspetta che il termometro non scenda al di sotto dei 20°C ancora per qualche settimana. Per questo, nei territori più caldi, le zanzare potrebbero continuare a infastidire i cittadini anche durante il primo periodo invernale e addirittura fino a Natale
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Inoltre, le previsioni degli esperti indicano come a giornate molto fredde si alterneranno picchi di caldo. Di conseguenza, le zanzare potrebbero tornare a riprodursi e le uova a schiudersi anche durante gennaio o febbraio. A questo si aggiunge la presenza in Italia di specie aliene, per loro natura già resistenti al freddo, come la zanzara giapponese e quella coreana

Sempre a Repubblica, Francesca Manzia - responsabile del Centro di recupero fauna selvatica della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) – spiega che il generalizzato aumento delle temperature porta con sé l’eventualità che non siano solo le zanzare a “risvegliarsi” con picchi delle temperature fuori stagione, ma anche “alcuni animali che vanno in letargo, in particolare i rettili”

C’è quindi il rischio che alcune specie animali vedano i loro ritmi stravolgersi a causa di condizioni climatiche che non conoscono e a cui non sono abituate, con le relative complicazioni

Intanto, si studiano nuovi modi per combattere la diffusione incontrollata delle zanzare. Romeo Bellini, responsabile del settore entomologia medica e veterinaria del Centro agricoltura e Ambiente G.Nicoli, sottolinea come nella zona di Bologna le temperature miti abbiano consentito una diffusione "fuori stagione" della zanzara tigre. Il futuro è però incerto: “Può essere effetto dei cambiamenti climatici, ma tutto è ancora molto variabile, perché molto dipende dalla distribuzione delle piogge che molto incide sulla capacità di sviluppo della zanzara"

Lo scorso 14 ottobre, a Bologna, sono stati liberati con un drone 10mila maschi sterili di zanzara tigre, nel tentativo di contrastare la diffusione della specie con una sorta di "lotta biologica". "Superiamo il bisogno di ricorrere a insetticidi chimici e tossici. Allevando le zanzare tigre, separiamo i maschi dalle femmine - dice Bellini - e i primi li sterilizziamo con raggi x". Rilasciati nella natura, "cercano di accoppiarsi con le femmine e poi queste non depongono uova vitali e rimangono a loro volta sterili per tutta la vita"
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