
Yuri Gagarin, 64 anni fa primo uomo a viaggiare nello spazio: chi era
Il 12 aprile 1961 l’astronauta russo compie un'impresa epocale per la corsa allo Spazio che allora vedeva contrapposti Usa e Urss. A 61 anni da quel volo e a oltre mezzo secolo dall'ultima missione del programma Apollo sulla Luna, ecco tutti i dettagli del viaggio che ha cambiato la Storia

''Adesso sulla Luna'', ''Avanti verso i pianeti'', si leggeva sui cartelli che nel 1961 accoglievano a Mosca Yuri Gagarin, il primo uomo che era andato nello spazio. Lo stesso Gagarin era convinto di avere aperto una strada che avrebbe portato l'umanità molto lontano
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A 64 anni da quel volo del 12 aprile 1961 e a oltre mezzo secolo dall'ultima missione del programma Apollo sulla Luna, l'uomo non è mai stato così determinato nel voler lasciare di nuovo le sue impronte sul suolo lunare
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Il volo di Gagarin ha aperto una nuova pagina nella storia dell'uomo ed è stato chiaro fin dall'inizio che quella strada avrebbe portato lontano, lasciandosi alle spalle gli anni della guerra fredda e quelli del lungo silenzio dopo le missioni lunari

Il 12 aprile 1961, in piena Guerra Fredda, un uomo compie un'impresa epocale per la corsa allo Spazio che allora vedeva contrapposti Usa e Urss. Quell'uomo, il primo a volare attorno alla Terra, è Yuri Gagarin

Grazie alla sua missione, l'Unione Sovietica segna il temporaneo sorpasso sugli Stati Uniti nella corsa verso la frontiera spaziale. La data dell'impresa russa è stata scelta dalle Nazioni Unite per festeggiare la Giornata internazionale del volo umano nello spazio

Il colonnello Jurij Alekseevic Gagarin (italianizzato Yuri Gagarin) nasce il 9 marzo 1934 in una fattoria nell'Oblast di Smolensk, regione a ovest di Mosca, dove frequenta la scuola locale con indirizzo tecnico

Nel 1955 entra nell'aviazione sovietica diplomandosi all'Accademia aeronautica per poi essere selezionato per l'addestramento nel primo gruppo di cosmonauti dell'Urss: il programma Vostok. Gagarin, eroe nazionale dopo il volo nell'orbita terrestre, viene spesso ricordato come il "Cristoforo Colombo dello spazio”

Il 12 aprile 1961, a soli 27 anni, Gagarin sale a bordo della capsula spaziale Vostok 1 diventando il primo essere umano a viaggiare attorno alla Terra a una velocità di 27.400 chilometri orari e a una distanza massima di circa 327 km dalla superficie terrestre

Al rientro della capsula nell'atmosfera, Gagarin viene espulso e atterra con un paracadute di fronte a migliaia di persone in attesa. Quel volo rimarrà la sua unica volta nello spazio

Grazie alla sua impresa, l'Unione Sovietica segna un importante successo nel suo programma spaziale avviato meno di quattro anni prima con il lancio dello Sputnik, il primo satellite artificiale lanciato anch'esso dal cosmodromo di Baikonur, come la piccola navicella di Gagarin. Due anni dopo, il 14 giugno 1963, l'Urss manderà anche la prima donna nello spazio, Valentina Tereshkova

In patria Gagarin viene decorato con le massime onorificenze sovietiche, diventando un eroe nazionale. Negli anni successivi collabora alla preparazione di altre missioni spaziali, tra cui quella che porterà in orbita proprio la Tereshkova, e allo sviluppo della nuova navicella spaziale Soyuz

Muore pochi anni dopo, il 27 marzo 1968, in un incidente aereo con un MIG-15 avvenuto in circostanze poco chiare. Circostanze che nel corso degli anni hanno alimentato diverse teorie. La più attendibile resta la versione fornita nel 2013 da un pilota amico di Yuri, Aleksey Leonov, che sostiene come l'incidente di Gagarin (in cui morì anche il copilota) sia stato causato dal tentativo di Gagarin di evitare la collisione con un caccia che non avrebbe dovuto trovarsi su quella rotta

Le tensioni politiche impedirono a Gagarin di complimentarsi con Alan Shepard, il primo americano che nemmeno un mese dopo di lui andò in orbita su una navetta Mercury, e per molti anni ancora Unione Sovietica e Stati Uniti portarono avanti le loro missioni all'insegna della 'corsa allo spazio’

A cambiare del tutto lo scenario è stato, il 17 luglio 1975, l'aggancio in orbita di un modulo americano Apollo con la navetta russa Soyuz: per la prima volta un equipaggio statunitense e uno sovietico volavano insieme intorno alla Terra

Oggi questo incontro di nazionalità diverse è routine sulla Stazione Spaziale Internazionale, nata dalla collaborazione fra Stati Uniti, Russia, Canada, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Giappone. Tutti gli astronauti che hanno lavorato e continuano a lavorare lassù non possono fare a meno di notare che, vista da lì, la Terra non ha confini. In orbita, poi, non si arriva più solo con le missioni delle agenzie governative, ma i privati hanno portato una ventata di novità