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Le strategie degli uccelli per sopravvivere negli ambienti urbani

Scienze

Analizzando i dati su oltre 629 volatili provenienti da 27 città del mondo, i ricercatori dell’università di Goteborg sono riusciti a comprendere meglio come questi animali riescano a prosperare in ambienti per loro non naturali 

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Esistono precise strategie che gli uccelli che popolano gli ambienti urbani mettono in atto per sopravvivere: quella di sviluppare maxi-cervelli, di dimensioni simili a quelli dei gabbiani e quella di riprodursi in maniera particolarmente evidente, come fanno i piccioni. A sostenerlo è un lavoro di ricerca, pubblicato sulla rivista “Frontiers in Ecology and Evolution” e condotto da specialisti dell'Università di Goteborg. Si tratterebbe, in sostanza, di soluzioni che gli animali attuano per prosperare in un ambiente per loro innaturale. "Sono molte le specie che rischiano l'estinzione a causa dell'aumento dell'urbanizzazione, ma al contempo esistono diversi uccelli che si sono adattati per vivere in un ambiente saturo di esseri umani", ha spiegato Ferran Sayol, tra gli autori principali dello studio.

L’importanza di un cervello più sviluppato

Perché, in particolare, i ricercatori parlano di cervelli maggiormente sviluppati? "Gli uccelli con cervelli di dimensioni maggiori presentano numerosi vantaggi evolutivi, sembrano in grado di trovare nuove fonti di cibo e di evitare i pericoli in maniera più accurata rispetto agli esemplari con cervelli di dimensioni ridotte", ha detto ancora Sayol. Alla seconda categoria, tra l’altro, appartengono anche i piccioni, che hanno un’altra peculiarità presa a modello dagli uccelli urbani: riescono a prosperare in ambienti a loro non naturali riproducendosi con una prole quanto più numerosa possibile, per far fronte alle difficoltà che la città può presentare.

Coinvolte 27 città nel mondo

"Le città rappresentano ambienti in generale più difficili per gli uccelli, dove è presente meno biodiversità e l'impatto dell'uomo è particolarmente significativo", dicono i ricercatori. Proprio per questo motivo cogliere e capire i meccanismi che regolano la capacità degli uccelli di sopravvivere negli ambienti urbani, come ha fatto questo studio, potrebbe essere particolarmente importante per salvaguardare le varie specie, che quotidianamente si possono osservare nei grandi centri urbani. "Abbiamo analizzato dati e informazioni provenienti dalle collezioni museali, con i dettagli su oltre 629 uccelli provenienti da 27 città del mondo. Grazie all'ampiezza del campione abbiamo potuto dimostrare che le dimensioni del cervello, pur essendo un fattore importante, però non costituiscono l'unica strategia di sopravvivenza", ha argomentato ancora Sayol, specificando come anche i ripetuti tentativi di riproduzione rappresentino un’efficace strategia per la sopravvivenza. L’obiettivo dei ricercatori, adesso sarà quello di analizzare come questi adattamenti possano influenzare il comportamento degli uccelli urbani nel futuro prossimo.