Il peso del ferro
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Sette cose da sapere per bilanciare il ferro nell’alimentazione

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©Getty

Introduzione

Il ferro è un macroelemento, cioè uno dei minerali presenti nell’organismo in quantità elevate. È un componente fondamentale dell’emoglobina e della mioglobina, ma non solo.

 

Gli alimenti più ricchi di ferro sono il fegato, il pesce e la carne. Anche molti vegetali ne contengono delle buone quantità. Ecco alcuni consigli su come bilanciarne l’assunzione nella propria dieta

Quello che devi sapere

Quali alimenti hanno più ferro?

Fra gli alimenti di origine animale più ricchi di ferro (eme) troviamo: milza e fegato di bovini, scorfano, tuorlo d’uovo, spigola, salsiccia di suino, alici, bresaola, merluzzo o nasello ammollato e sgombro in salamoia.

 

Mentre gli alimenti di origine vegetale ricchi di ferro (non-eme) comprendono sia frutta che verdura. Tra gli alimenti di origine vegetale si segnalano crusca di frumento, fagioli cannellini secchi, pistacchi, ceci secchi, pesche secche, rucola fresca, fiocchi d’avena, cioccolato fondente, spinaci crudi e noci.

 

Per approfondire: Donne e ferro, buone abitudini per sostenere l'energia

Quale carne contiene più ferro?

Non tutte le tipologie di carne contengono le stesse quantità di ferro: il fegato di manzo è senza dubbio la carne con più alto contenuto di questo elemento. Una porzione da 100 g apporta circa 6 mg di ferro. Anche la bresaola e la carne di cavallo sono ottime fonti di ferro eme, facilmente assimilabile. Ci sono poi la carne di manzo - soprattutto tagli magri - e il prosciutto crudo anche se con quantità di ferro leggermente inferiori rispetto alle altre tipologie già menzionate. Contengono buone quantità di ferro anche il pollo e il tacchino. Sono comunque valide alternative per chi preferisce carni bianche, più leggere e digeribili. Anche la carne di coniglio ha un contenuto di ferro totale inferiore a 1 mg per 100 g, simile quindi a quello del pollame. Il prosciutto cotto contiene ferro, ma in quantità modesta rispetto ad altre carni (0,5 gr per 100 gr di prodotto).

 

Per approfondire: Ferro e sport: perché può essere importante l'integrazione?

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Nella dieta vegetariana come si mantiene un equilibrio?

In condizioni fisiologiche, il nostro corpo ha bisogno di circa 7-10 mg di ferro al giorno, ma la quantità può variare in base all’età o al sesso. L’alimentazione consente di mantenere il giusto equilibrio tra perdite quotidiane e fisiologiche di ferro (si pensi, ad esempio, alla sudorazione) e la sua introduzione attraverso il cibo. Anche se le fonti animali di ferro sono generalmente più facilmente assorbibili, anche chi segue una dieta a base vegetale può soddisfare il proprio fabbisogno di ferro con un’alimentazione equilibrata e consapevole. Per chi segue una dieta vegetariana o vegana, è quindi importante conoscere quali sono le migliori fonti vegetali di ferro.

 

Gli elementi da prediligere, in questo caso, sono: i legumi (lenticchie cotte, fagioli e ceci), che sono tra gli alimenti vegetali più ricchi di ferro, seguiti da cereali integrali e pseudocereali. Si consiglia poi di prediligere verdure a foglia verde scuro e frutta secca e semi (anacardi, mandorle, semi di zucca e di sesamo sono un’ottima scelta per uno spuntino sano e ricco di ferro). Una valida alleata è anche la frutta disidratata. E alcune alghe, come ad esempio la spirulina, sono estremamente ricche di ferro e altri micronutrienti, ma vanno consumate in modo moderato. Infine, i prodotti fortificati, sono un’altra opzione valida per assumere ferro se si segue una dieta vegetariana: molti alimenti vegetali, come cereali per la colazione o bevande vegetali (soia, avena), sono spesso arricchiti con ferro e vitamine del gruppo B.

 

Per approfondire: Ferro e nuove tecnologie d'assunzione: un'alternativa alle compresse

Quale frutta contiene più ferro?

La frutta che contiene ferro non è tanto quella fresca (ricca però di molte vitamine, come la A, la C e la E) quanto quella secca a guscio e quella essiccata. Pesche essiccate, albicocche essiccate, prugne secche, cocco essiccato, uva essiccata, fichi secchi e datteri possono essere preziosi alleati. Ricca di ferro è anche la frutta secca a guscio come pistacchi, anacardi e nocciole.

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Il cioccolato fornisce ferro?

Il ferro contenuto in cioccolato e cacao è di tipo non-eme, visto che si tratta di alimenti di origine vegetale. L’assorbimento del ferro non-eme è meno efficiente rispetto a quello del ferro eme, e in particolare è ostacolato dall’abbinamento di alimenti fonti di ferro non-eme con calcio, fitati (contenuti nei cereali) e tannini. Questi ultimi sono contenuti in tè, caffè e anche nel cacao e nel cioccolato. Bisogna poi fare una distinzione in base al tipo di cioccolato e cacao: fondente e amaro sono fonti migliori di ferro, rispetto al cioccolato al latte e al cacao zuccherato.

Ci sono alimenti che impediscono di assorbire il ferro?

Alcuni cibi contengono specifiche sostanze che possono inibire lassorbimento di ferro non-eme. I latticini, dal latte allo yogurt, inibiscono l’assorbimento di ferro a causa del loro contenuto di calcio, che però è importante per la salute delle ossa. Consumare nello stesso pasto verdure ricche di ferro e del formaggio, per esempio, non è quindi consigliato ed è preferibile optare per lo yogurt come colazione o spuntino, lontano dai pasti a base di alimenti che contengono ferro. Altri alimenti che ostacolano l’assorbimento di ferro sono quelli contenenti tannini, fra cui: caffè, incluso quello decaffeinato, tè e cioccolato fondente, che però contiene anche ferro, così come il vino rosso. Anche i fitati, contenuti nei cereali integrali, possono diminuire la quantità di ferro assorbita. Per ovviare a questo problema basta però tenerli a bagno in acqua prima della cottura.

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Quali verdure sono più ricche di ferro?

Le verdure che contengono più ferro sono quelle a foglia verde scuro, ed alcuni tipi di insalata. Ricchi di ferro sono: radicchio verde fresco, spinaci crudi, rapa cruda, spinaci cotti (bolliti), fave fresche, broccolo, carciofi, cavolo cappuccio crudo, asparagi crudi, bietole crude, carciofi bolliti, cicoria cruda. Anche il pomodoro contiene ferro, benché tecnicamente sia un frutto.

L’integratore Ferro Ibsa

Ferro IBSA, a base di ferro e acido folico, è l’integratore alimentare sviluppato da IBSA Farmaceutici e caratterizzato dalla tecnologia IBSA FilmTec®, che lo rende pratico e semplice da assumere. Ferro e acido folico contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. Inoltre, l’acido folico o vitamina B9, contribuisce alla normale funzione psicologica, al normale metabolismo dell’omocisteina e alla normale emopoiesi, e alla crescita dei tessuti materni in gravidanza.

 

L’innovativa tecnologia IBSA FilmTec® che caratterizza gli integratori alimentari IBSA è il risultato della collaborazione tra IBSA Farmaceutici e Pharmafilm, spin-off dell’Università degli studi di Milano, nata con l’obiettivo di sviluppare una formulazione orale innovativa capace di facilitare l’assunzione degli integratori. Ferro IBSA si presenta quindi come un film orodispersibile, un foglietto ultrasottile di materiale polimerico (50-150 micron di spessore) della dimensione di un francobollo che, una volta appoggiato sulla lingua, a contatto con la saliva, si scioglie in pochi secondi fornendo una rapida biodisponibilità degli ingredienti funzionali. Una modalità di assunzione semplice, veloce e pratica.

 

Disclaimer: Integratore alimentare a base di ferro e acido folico. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.

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Ibsa Italy

IBSA Italy, fondata nel 1992, è parte di IBSA (Institut Biochimique SA) e ha il suo Headquarter a Lodi, dove è nato anche il primo stabilimento. Negli anni IBSA Italy è cresciuta rapidamente aggiungendo la sede di Roma e lo stabilimento di Cassina de’ Pecchi (MI) e diventando una realtà economica e scientifica di primo piano nel settore farmaceutico italiano. Attualmente IBSA impiega in Italia oltre 600 collaboratori ed ha un fatturato di oltre 350 milioni di euro. Tecnologia e know-how, unitamente agli investimenti in ricerca e sviluppo, hanno permesso all’Azienda di costruire nel tempo un ampio portafoglio prodotti in 10 aree terapeutiche. Farmaci, dispositivi medici e integratori alimentari, sono sviluppati e prodotti in Italia dalle nostre Persone e venduti in più di 90 Paesi in tutto il mondo. I pilastri su cui IBSA fonda la sua filosofia sono: Persona, Innovazione, Qualità e Responsabilità.

 

Per maggiori informazioni www.ibsaitaly.it

 

Disclaimer: I contenuti hanno valore puramente informativo e non intendono sostituire il consiglio dello specialista.

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