Il peso del ferro
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Ferro e nuove tecnologie d’assunzione: un’alternativa alle compresse

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Foglietti ultrasottili, leggerissimi e flessibili, che si sciolgono in pochi secondi a contatto con la saliva. Così l’innovativa tecnologia FilmTec® di IBSA Italy ha rivoluzionato il metodo di somministrazione

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Un integratore alimentare a base di ferro e acido folico, capace di dissolversi rapidamente una volta appoggiato sulla lingua: un foglietto flessibile e ultrasottile, non più grande di un francobollo (dai 50 ai 150 micron di spessore), come alternativa alle tradizionali capsule o compresse da deglutire. Entrato in contatto con la saliva, si scioglie in pochi secondi. È la rivoluzione nata da IBSA Italy, l’unica azienda in Italia produttrice di film orodispersibili per integratori e farmaci.

Una nuova forma di integratori alimentari per venire incontro alle esigenze dei consumatori

Tutto nasce dall’esigenza di venire incontro alle necessità dei consumatori. Lo spiega Andrea Giori, Head of Preclinical & Clinical Research di IBSA. “Il numero di persone che assumono più prodotti al giorno, che siano farmaci o integratori, è ormai molto alto. Se consideriamo la popolazione sopra i 60 anni, si può arrivare anche a più di 5 prodotti ogni giorno. La maggior parte di questi prodotti, che siano farmaci o dei farmaci e degli integratori alimentari si assumono per via orale in forma solida, tramite deglutizione da favorire con acqua. Questo per molte persone può essere problematico, per diverse ragioni. Una di queste riguarda proprio la forma della compressa o capsula: molti anziani soffrono di disfagia e hanno forti problemi a deglutire, non solo il prodotto ma anche la stessa acqua. Per altre persone la deglutizione di elementi solidi è un problema di tipo psicologico: si ha paura che vadano di traverso”. “C’è poi da considerare che chi deve assumere un farmaco o un integratore alimentare per lungo tempo, come nel caso del ferro, in molti casi ha una cattiva aderenza alla terapia - aggiunge il Dott. Giori – Questo significa che non riesce ad assumere il prodotto nei tempi e nei modi corretti. Uno dei motivi è legato alla compressa o capsula: averla con sé, insieme a un bicchiere d’acqua, non è sempre facile. Soprattutto per chi ha uno stile di vita molto attivo, per chi deve stare fuori casa molte ore al giorno o per chi viaggia”.

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La tecnologia brevettata IBSA FilmTec®

Per risolvere le complicazioni legate all’assunzione di capsule e compresse, IBSA ha quindi sviluppato e industrializzato una propria tecnologia, IBSA FilmTec ®. IBSA ha scelto di puntare sui film orodispersibili, nati intorno all’inizio degli anni 2000 negli Stati Uniti. I film orodispersibili sono sottili strati flessibili che contengono al loro interno l’ingrediente richiesto. “Quando abbiamo deciso di lavorare a un nuovo prodotto c’era già un importante lavoro di ricerca, soprattutto in ambito universitario, sui film orodispersibili. Abbiamo attivato un nuovo percorso con l’Università degli Studi di Milano, con cui avevamo già lavorato ad esempio per i cerotti medicati. L’Università aveva creato uno spin-off, Pharmafilm, pensato proprio per mettere a punto una tecnologia specifica per questi prodotti”, ricorda il Dott. Giori. Spesso i film vengono utilizzati con “ingredienti non ottimali”. Sono costituiti al 90% da un polimero, che serve a dar loro struttura, solitamente cellulose modificate, pullulani e così via. Il problema è che di frequente lasciano residui in bocca, si sciolgono troppo lentamente oppure utilizzano eccipienti (sostanze inerti che vengono aggiunte per permettere la produzione e la somministrazione) di tipo farmaceutico o comunque non di uso alimentare classico. “La vera innovazione è stata provare a utilizzare proprio un ingrediente alimentare, la maltodestrina come costituente principale dei film. È questo il valore aggiunto del brevetto”, evidenzia il Dott. Giori.

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Le maltodestrine

La maltodestrina è un polisaccaride derivato dall’amido, composta da catene di glucosio, ampliamente utilizzato e riconosciuto nell’industria alimentare. Per IBSA è diventata il giusto supporto su cui inserire vari ingredienti: prima lo si è fatto con le vitamine B, B12, D e con la Melatonina. Poi con il Ferro e l’acido folico. 

Come nasce il film orodispersibile

Il processo di creazione dei film orodispersibili di IBSA Italy è innovativo e ad alto contenuto tecnologico. Innanzitutto, spiega il Dott. Giori, “si prepara una massa, una sorta di sciroppo, con le maltodestrine”. Qui verranno poi inseriti gli ingredienti funzionali, in questo caso il ferro e l’acido folico. Si può anche aggiungere un leggero aroma, nel caso specifico al limone, per facilitarne ancora di più l’assunzione. “La massa ha bisogno di un solvente. Noi abbiamo scelto quello alimentare per eccellenza, l’acqua: il film deve sciogliersi senza difficoltà quando entra in contatto con la poca saliva che abbiamo nel cavo orale. Poi andiamo a distribuire la massa su un nastro, come fosse un lungo tappeto, in modo perfettamente uniforme e controllandone lo spessore. Si entra quindi in un forno, dove l’acqua viene fatta evaporare e si crea il film vero e proprio. Ottenuto il film, lo si va a tagliare nelle singole unità di dosaggio che servono per ogni somministrazione”, spiega sempre il Dott. Giori. Fondamentale è che la massa risulti omogenea, così come la sua distribuzione durante il processo: “In qualunque punto del film si avrà così la stessa concentrazione di ingrediente funzionale”. Ogni dose di film viene quindi confezionata singolarmente, per garantire la massima stabilità e protezione possibile. Questo permette di aggiungere un ulteriore elemento di praticità per l’utilizzo: “Se so che devo assumere un solo film, non serve portare con sé l’intera confezione”.

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I vantaggi dell’assunzione tramite film

L’assunzione tramite film, rispetto ad altre formulazioni, risulta particolarmente vantaggiosa. “Spesso si registrano criticità legate al carico di eccipienti. Si pensi a uno sciroppo: per pochi milligrammi di principio attivo bisogna usare diversi grammi di eccipienti. La forma in film permette di minimizzare la quantità di ciascun eccipiente e pesa solo poche centinaia di milligrammi, in genere meno di mezzo grammo. Una forma di assunzione dell’integratore semplice e pratica”, dice il Dott. Giori. Il fatto di non dover deglutire un prodotto solido, assumendo liquidi, risulta particolarmente vantaggioso nel caso delle donne in gravidanza, che spesso possono aver bisogno di integrare l’apporto di ferro. “Durante la gravidanza, specie nel primo trimestre, si soffre di nausee; quindi l’integratore da assumere con acqua potrebbe risultare poco adatto e anzi fastidioso”, spiega il Dott. Giori. 

Tecnologie all’avanguardia e know-how

Produrre un film per l’assunzione di farmaci e integratori alimentari non è semplice. Ci sono dei limiti oggettivi: non si può fare per qualsiasi ingrediente funzionale perché ad esempio per una vitamina C i pochi milligrammi di film non bastano. Non è poi comune avere le tecnologie industriali necessarie. “I film richiedono un know-how di cui non tutte le aziende dispongono. IBSA Italy è una delle poche al mondo ad aver acquisito questa capacità produttiva su larga scala e per categorie diverse di prodotti”, dice il Dott. Giori. Nel 2024 l’azienda ha deciso di puntare ancora di più sulla produzione di film orodispersibili a scopo nutraceutico, con nuovi investimenti: si è incrementata la capacità produttiva, andando ad ampliare lo stabilimento di Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, specificamente adibito a questo tipo di produzione. 

 

Disclaimer: Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.

 

I contenuti hanno valore puramente informativo e non intendono sostituire il consiglio dello specialista.

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