Sicurezza alimentare, 10 errori da evitare: dai cibi in frigo alle spugnette
Salute e BenessereIntroduzione
Ogni quanto vanno sostituite le spugnette per i piatti? E le uova dove vanno messe? A queste domande, che riguardano la sicurezza alimentare nella cucina di casa, non tutti gli italiani sono in grado di rispondere correttamente. Così come non tutti sanno che nel pesce conservato a lungo e male si forma una quantità eccessiva di una sostanza tossica chiamata istamina, o che la cottura ad alte temperature (al forno, alla griglia o frittura) di alimenti ricchi di amido come patate e pane può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena. I dati sugli errori più comuni in cucina emergono dalle risposte al questionario "Mangiasicuro!" dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'ambito del progetto Sac (Sicurezza alimentare casalinga), che evidenziano come scadenza, salute e igiene siano le tre parole più frequenti che gli italiani associano alla sicurezza alimentare casalinga.
Quello che devi sapere
Cibo e pericoli per la salute
"La via alimentare è tra le principali modalità di esposizione ai pericoli chimici e microbiologici in grado di produrre effetti di salute nell'uomo e nelle popolazioni animali - spiega l’Iss sul suo sito - La dimensione globale dell'industria alimentare, i suoi volumi produttivi, le tecnologie di trasformazione delle materie prime e le connessioni con le problematiche ambientali, espongono la filiera alimentare a rischi capaci di riverberarsi sulla sicurezza degli alimenti. La via alimentare è anche la modalità attraverso cui assumiamo i nutrienti per la nostra vita e il nostro benessere. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali è prevenibile grazie a una corretta alimentazione e 600 milioni di persone si ammalano ogni anno, nel mondo, a causa del cibo non sicuro".
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Le sostanze chimiche nel cibo: da dove arrivano?
"Le sostanze chimiche che possono mettere a rischio la salubrità degli alimenti sono numerose e possono raggiungere l’alimento attraverso l’ambiente (contaminanti ambientali), formarsi durante la produzione (contaminanti tecnologici), essere presenti perché impiegate nella produzione primaria (residui di pesticidi e farmaci veterinari) o, infine, presenti naturalmente in alcuni prodotti alimentari (come le tossine prodotte da funghi)", scrive ancora l’Istituto Superiore di Sanità.
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Pentole e padelle
Gli esperti dell’Iss, analizzando i risultati del questionario "Mangiasicuro!", hanno ideato 10 regole da seguire per preparare e conservare nel modo giusto gli alimenti. La prima è che pentole e padelle antiaderenti vanno cambiate quando il rivestimento è graffiato o rovinato perché possono rilasciare sostanze nocive per la salute a lungo termine.
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L’igiene delle spugnette
Le spugnette per i piatti vanno pulite ad ogni utilizzo, disinfettate o lasciate in acqua bollente per cinque minuti almeno una volta a settimana e cambiate una volta al mese, per abbassare il più possibile la carica batterica.
La posizione dei cibi nel frigo
La disposizione degli alimenti in frigo non deve avvenire in modo casuale. Ad esempio, le uova vanno conservate nel loro contenitore originale nel ripiano centrale del frigo, dove la temperatura rimane costante. Gli alimenti cotti vanno separati da quelli crudi e quelli pronti al consumo (es. affettati e formaggi) vanno posti in un ripiano dedicato.
Scongelare gli alimenti
Il corretto scongelamento dei cibi deve avvenire rispettando la catena del freddo, possibilmente passando per il frigorifero.
Attenzione ai taglieri
Vanno usati taglieri dedicati per alimenti crudi o pronti, oppure i taglieri stessi vanno puliti prima di cambiare alimento (es. insalata e pesce o carne crudi).
Non lavare il pollo crudo
Il pollo crudo non va mai lavato prima della cottura, per evitare la diffusione di batteri alle superfici della cucina interessate (in particolar modo il lavandino).
Il pesce
Per evitare la formazione di sostanze potenzialmente tossiche come l'istamina, il pesce fresco va consumato in tempi brevi, così come quello già in scatola una volta aperto. Va garantito il mantenimento della catena del freddo.
Occhio alle etichette dei cibi pronti
Non tutti i prodotti pronti (ready to eat) vanno consumati direttamente: seguire sempre le modalità d'uso riportate in etichetta dal produttore.
Cibi troppo cotti
Cuocere troppo (bruciare) i cibi, specie se ricchi di amido (patate e pane) può essere un problema per la salute, in quanto può portare alla produzione di acrilammide, una sostanza cancerogena.
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La variazione è fondamentale
È importante variare gli alimenti, rispettando porzioni e frequenze, prediligere vegetali, cereali integrali e utilizzare legumi almeno due volte a settimana come secondo piatto.
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