Vaccino Covid, l'Europa avrebbe buttato almeno 215 milioni di dosi scadute
Secondo un'inchiesta del quotidiano Politico, le dosi andate al macero valevano circa 4 miliardi di euro. Il numero effettivo di vaccini distrutti però potrebbe essere anche più elevato di quello stimato perché non sempre i giornalisti hanno potuto accedere ai dati aggiornati. Inoltre, alcuni Stati si sono rifiutati del tutto di condividere le informazioni relative alle dosi andate perse
- Dalla diffusione del vaccino anti Covid fino a oggi nei paesi dell’Unione Europea sarebbero stati distrutti almeno 215 milioni di dosi, per un valore stimato di circa 4 miliardi di euro. Emerge da un’inchiesta del quotidiano Politico
- Per Politico però il numero effettivo potrebbe essere anche più elevato perché non sempre i giornalisti hanno potuto accedere ai dati aggiornati per le dosi distrutte da ciascun paese. Inoltre, alcuni stati si sono rifiutati del tutto di condividere l’informazione
- Nell'inchiesta sono stati aggregati i dati di 19 Paesi dei quali la testata è riuscita a ricostruire il numero di dosi scartate. Per 5 di questi Paesi i dati non sono stati diffusi direttamente dal governo, ma dai media locali. Otto Stati, tra cui Francia e Polonia, non hanno condiviso con Politico il numero di dosi andate perse
- Secondo quanto emerso dall'analisi, il Paese che ha buttato il maggior numero di dosi in assoluto, 83 milioni, è stata la Germania, che è anche il Paese europeo con la popolazione maggiore, seguita dall’Italia, con 49 milioni di dosi. Lo Stato che ha "fatto fuori" più vaccini in rapporto alla popolazione è invece l’Estonia, mentre rispetto alla sua popolazione l’Italia è stato il quinto paese a buttarne di più
- Chi ha buttato meno dosi? Se si considera il numero di vaccini in termini assoluti, il primato è del Lussemburgo con 473mila dosi, mentre rispetto alla popolazione è stata l’Irlanda. Fra gli stati più grandi, la Spagna
- Secondo le stime, in media sono state buttate 0,7 dosi per ogni abitante dell’Unione Europea. Moltiplicando le 215 milioni di dosi andate perse (si tratta però di un numero quasi sicuramente inferiore a quello reale, anche perché non sono stati inclusi i dati di otto Paesi) con il prezzo medio stimato di 19,39 euro (il prezzo effettivo dei vaccini non è stato reso pubblico), è stato calcolato che tutti i vaccini buttati valessero 4,168 miliardi di euro
- Il numero di dosi acquistate dall’Unione Europea, che ha contrattato a nome di tutti i Paesi membri, è determinato da vari accordi raggiunti con le aziende farmaceutiche. Il più grosso di questi contratti, risalente al 2021, prevedeva l’acquisto di 1,1 miliardi di dosi del vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech. Nel complesso è stato stimato che siano stati consegnati ai Paesi membri dell’Unione Europea 1,5 miliardi di dosi
- Sebbene in un primo momento i contratti fossero stati visti in gran parte positivamente, con la fine dell’emergenza dovuta alla pandemia il numero di dosi di cui era stato contrattato l’acquisto è stato giudicato da alcuni osservatori eccessivo nei costi e nell’entità
- Tra l'altro, a marzo l’Unione Europea aveva concordato un aggiornamento del contratto con Pfizer, mentre Ungheria e Polonia si sono rifiutate di accettare nuove dosi e pagare le aziende produttrici. Per questo Pfizer ha fatto causa al governo polacco
- Una delle ragioni per cui i vaccini sono andati al macero è che come gli altri farmaci hanno una data di scadenza. Per esempio, quelli sviluppati da Pfizer e BioNTech durano fra i 9 e i 24 mesi a seconda delle versioni. A questo fatto bisogna aggiungere che le frequenti mutazioni del virus che causa il Covid fanno sì che interi lotti di vaccini diventino obsoleti e vadano buttati per essere sostituiti con versioni più aggiornate