Covid, casi in aumento. Vaccini, tamponi, mascherine: come comportarsi in vista del Natale
Pur restando sotto il livello di guardia, il coronavirus è tornato a circolare con più forza. Ancora una volta succede a ridosso delle festività, quando molti italiani si mettono in viaggio ed entrano a contatto con parenti più anziani e quindi più fragili. Ecco qualche indicazione su come contenere il contagio
- Siamo sotto il livello di guardia, ma i casi – e i ricoveri – con diagnosi di Covid-19 sono tornati a crescere. Ancora una volta succede a ridosso delle festività natalizie, quando molti italiani si mettono in viaggio ed entrano a contatto con parenti più anziani e quindi più fragili. E aumentano anche i casi di influenza e simil-influenza. Che fare quindi?
- Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha innanzitutto rinnovato l'invito a vaccinarsi – contro il Covid e contro l’influenza - in vista delle vacanze, soprattutto nel caso di anziani e persone fragili
- La crescita di contagi da Covid, prevede il virologo Fabrizio Pregliasco, "continuerà per almeno tre settimane e ai primi di gennaio avremo probabilmente il picco con 400-500 morti alla settimana". Per questo, ribadisce ancora una volta, è fondamentale vaccinarsi. Una stoccata al governo: “È mancata finora un'adeguata comunicazione istituzionale rispetto alla necessaria raccomandazione a vaccinare e proteggere fragili e anziani"
- Per questo le istituzioni territoriali sono tornate a organizzare open day di vaccinazione: le iniziative spuntano a macchia di leopardo in tutta Italia. Si consiglia quindi di tenere d'occhio le comunicazioni della propria Regione
- Chi decidesse di vaccinarsi deve ricordarsi che lo si può fare ad almeno quattro mesi di distanza dall'ultima immunizzazione (o dall'ultima volta che si è contratto il virus)
- Le autorità raccomandano la vaccinazione - oltre a fragili e immunodepressi - a chi in generale ha più di 60 anni. Lo stesso vale invece per chi è molto piccolo, dai sei mesi in su, che soffre di una qualche patologia cronica o è comunque particolarmente debole di salute
- Francesco Vaia spiega al Corriere della Sera che – come nei momenti peggiori della pandemia – chi sospetta di aver contratto il coronavirus dovrebbe sottoporsi a tampone, per escludere così che si tratti degli altri numerosi virus in circolazione. I più efficaci restano i test molecolari da laboratorio, ma vanno bene anche gli antigenici in farmacia o da soli a casa
- Va comunque ricordato che, rispetto al passato, sono cambiate le regole in tema di isolamento. L’obbligo dei cinque giorni in casa, anche per i sintomatici, non è più in vigore. Questo non vuol dire però che stare a riposo tra le mura domestiche, almeno finché durano i sintomi, non sia caldamente consigliato
- In alternativa, le autorità sanitarie raccomandano di indossare una mascherina di tipo FFP2 se si è positivi e si entra a contatto con altre persone
- A questo si aggiungono tutte le buone pratiche che ormai conosciamo bene: stare lontani dai più fragili, evitare posti affollati, lavarsi bene le mani e così via. Vaia, sempre al Corriere, ricorda poi che nel caso in cui i sintomi durassero più di tre giorni, oppure se si è immunodepressi o fragili, è meglio contattare il proprio medico. Da escludere invece l'assunzione di antibiotici: non servono contro i virus
- L'obbligo di isolamento è ormai caduto da tempo non solo per i positivi ma anche per i loro contatti stretti. Prendere eventuali precauzioni sta al buon senso di ognuno
- Indicazioni specifiche per gli ospedali arrivano dall’ultima circolare del Ministero della Salute, trasmessa a tutte le Regioni. Considerata “l'attuale intensa circolazione dei virus influenzali e SarCoV2”, si ribadisce e si rafforza “la raccomandazione di effettuare i tamponi ai pazienti sintomatici per il Covid-19 in entrata in ospedali e Pronto soccorso e di effettuare test anche per altri virus respiratori”
- Si prevede poi, per i pazienti che devono accedere alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, che si effettuino “test diagnostici per SarsCoV-2 al momento dell'accesso"