E' boom delle diagnosi di depressione che fanno impennare anche consumo di farmaci antidepressivi: sono triplicati i casi trattati in USA tra 1987-1997 e cosi l'uso di antidepressivi. Ma il mondo non Ë sempre pi˘ depresso, come tanti dati epidemiologici, spesso confusi, vogliono farlo apparire: molti di quei casi 'bollati' come depressione potrebbero in realt‡ essere non altro che condizioni momentanee di tristezza, pessimismo dovute a situazioni e/o all'indole individuale. Siamo di fronte a una "pandemia" fittizia di depressione, spiega lo psichiatra Paolo Cioni, responsabile di un servizio di salute mentale presso la ASL e docente alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria di Firenze in occasione del Convegno 'Ai confini della mente e oltre' oggi a Milano, dovuta soprattutto a criteri diagnostici ancora troppo vaghi che possono far rientrare in una diagnosi di depressione anche stati d'animo di per sÈ non patologici. Eppure, spiega Cioni, oggi potremmo avvalerci di metodi diagnostici pi˘ obiettivi, indici psicofisiologici per la validazione del quadro clinico di depressione come la presenza di profonde alterazioni della qualit‡ del sonno, rilevabili con un elettronecefalogramma (EEG). 
ANSA/LUCIANO DEL CASTILLO