Gli animali da compagnia sono possibili veicoli di infezioni e malattie e la dinamica dei rischi legati ai contatti tra esseri umani e animali domestici è in continua evoluzione, influenzata dai cambiamenti sociali e ambientali degli ultimi anni. Lo afferma un gruppo di ricercatori in un articolo pubblicato su Science Translational Medicine e ripreso dal Messaggero
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IL RISCHIO DEL CONTATTO
- Gli animali da compagnia sono possibili veicoli di infezioni e malattie, ancora in gran parte sottovalutati. Inoltre, la dinamica dei rischi legati ai contatti tra esseri umani e animali domestici è in continua evoluzione, influenzata dai cambiamenti sociali e ambientali degli ultimi anni. A dirlo è un gruppo di ricercatori internazionale in un articolo pubblicato su Science Translational Medicine
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LA RABBIA
- La rabbia è da lungo tempo una delle malattie infettive più temute che gli esseri umani contraggono dagli animali. È causata da un rhabdovirus ed è invariabilmente letale per gli esseri umani una volta che l'infezione è stabilita
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RISCHI DEI CONTATTI CON I CANI
- Storicamente, i cani sono stati responsabili della maggior parte delle infezioni associate alla rabbia tra le specie domestiche. Nonostante un calo dei casi associati ai cani a livello globale e gli sforzi di controllo, la rabbia continua a circolare a prevalenze molto basse in diverse località, in particolare in Africa, nell'Asia sudorientale e in alcuni paesi dell'America del Sud
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LA VACCINAZIONE PER GLI ANIMALI
- Gli esseri umani di solito non vengono vaccinati contro la rabbia e il mantenimento della copertura vaccinale negli animali domestici è la principale risposta di sanità pubblica, ma ciò richiede richiami annuali e si basa sulla responsabilità del proprietario
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IL CONTATTO CON GLI ANIMALI SELVATICI
- Senza una diffusa vaccinazione degli animali domestici, i cani e i gatti randagi, insieme ai gatti che escono all'aperto, sono a rischio elevato per la rabbia, a causa della loro stretta vicinanza ad animali selvatici (come procioni, tassi e volpi nelle Americhe) e alla probabilità di interazioni con gli esseri umani
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GATTI RANDAGI
- L'aumento delle popolazioni di gatti randagi e l'incapacità dei proprietari di permettersi cure veterinarie complete hanno portato la rabbia a essere attualmente una delle più preoccupanti minacce di malattie zoonotiche da parte dei gatti, specialmente tra i gatti che escono all'aperto
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IL RISCHIO CAUSATO DAI GATTI NEL MONDO
- Al di fuori del continente africano, i gatti potrebbero ora essere considerati un rischio predominante di rabbia. A partire dal 1988, i gatti sono stati la prima specie domestica a trasmettere infezioni di rabbia agli esseri umani negli Stati Uniti
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COVID
- Un'altra minaccia sottovalutata, secondo i ricercatori, è rappresentata dalle trasmissioni di Coronavirus alle popolazioni umane. All'inizio della pandemia di COVID-19, dopo un rapporto di rilevamento di SARSCoV-2 nei cani, è apparso evidente che i gatti stavano diventando infetti, basandosi sull'infezione di tigri e leoni al Bronx Zoo di New York
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GATTI COME SERBATOI PER SARS-COV-2
- A causa di questa scoperta e dell'attenzione generata dai test sugli animali all'inizio della pandemia, i gatti sono stati considerati un rischio di alto profilo come serbatoi di SARS-CoV-2. Man mano che la pandemia proseguiva, la maggior parte dei casi nei gatti si è rivelata asintomatica e la trasmissione agli esseri umani è stata confermata, ma è rara
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SALUTE PUBBLICA
- Tuttavia, il virus può circolare ampiamente tra i gatti, ma il rischio per la salute pubblica è ora considerato basso. Sono stati sviluppati vaccini per i gatti, ma non sono stati mai adottati per un uso diffuso, a eccezione di alcune specie animali in zoo/specie in pericolo
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VALUTARE LE VARIANTI
- Come per tutti gli studi su SARS-CoV-2, è importante valutare i singoli lignaggi virali, specialmente con la variante Omicron, poiché si sono verificati cambiamenti virologici significativi. Gli autori dichiarano che è necessario un approccio Integrato per proteggere la salute di persone, animali e ambiente
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APPROCCIO ONE HEALTH
- L'approccio "One Health", ossia un modello sanitario basato sull'integrazione di discipline diverse, è cruciale per affrontare le sfide emergenti legate alle zoonosi. Questo metodo si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell'ecosistema siano legate indissolubilmente. La comprensione delle dinamiche ecologiche e molecolari dei rischi zoonotici legati agli animali domestici è quindi essenziale per la salute pubblica
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GESTIONE DEI RISCHI
- La nostra interazione con gli animali, inclusi gli animali da compagnia, gioca un ruolo centrale nella diffusione dei patogeni e una gestione oculata di tali rischi è di importanza critica per la salute umana, animale e ambientale, concludono gli autori
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