Covid, verso addio all'isolamento per i positivi. In autunno riparte la campagna vaccinale
Il provvedimento che decreta la fine dell'isolamento per i positivi al Covid è pronto e presto potrebbe approdare al Consiglio dei ministri. In autunno è prevista la ripartenza della campagna vaccinale senza obbligo di immunizzazione, ma il vaccino sarà disponibile per tutti e fortemente consigliato agli anziani e ai soggetti fragili
Ancora pochi giorni e poi anche l'ultima restrizione dell'emergenza pandemica potrà essere archiviata: a breve cadrà infatti pure la norma sull'isolamento dei positivi al Covid-19. Infatti, il provvedimento che decreta la fine dell'isolamento per chi contrae il virus è pronto e potrebbe approdare al Consiglio dei ministri già lunedì prossimo
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Il virus però non è scomparso, al contrario, sta rialzando la testa in diversi Paesi, e per questo anche in Italia dall'autunno riparte la campagna vaccinale: nessun obbligo di immunizzazione, ma il vaccino sarà disponibile per tutti e fortemente consigliato agli anziani ed ai soggetti fragili
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La norma per la fine dell'isolamento dovrebbe essere prevista nell'ambito di un decreto omnibus. Subito dopo il varo del decreto, inoltre, il ministero della Salute, secondo quanto si apprende, trasmetterà alle Regioni una circolare per le vaccinazioni autunnali per il Covid-19
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Non è previsto un ritorno all'obbligo di vaccinazione ma si punta a proteggere soprattutto anziani e soggetti fragili. Saranno utilizzati i vaccini aggiornati, autorizzati contro la variante attualmente più diffusa, la Xbb
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"Rispetto a questa nuova fase vaccinale - afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia - è avviata la condivisione con Regioni, Società scientifiche e stakeholders"
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Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inoltre sottolineato Vaia, "sta dando un grande impulso a questa fase affinché, anche legislativamente, la pandemia sia definitivamente alle spalle"
Per l'autunno si prepara dunque un nuovo sprint delle vaccinazioni, perché la minaccia rappresentata dal virus SarsCoV2 resta. E lo dimostrano gli ultimi dati sui contagi a livello mondiale
Dopo 4 mesi di discesa continua, secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di casi mensili di Covid-19 nel mondo torna infatti a crescere e supera nuovamente il milione. La risalita è effetto dell'aumento dei contagi in Corea del Sud
Ancora in discesa, invece, i decessi, che ammontano a 3.100 su base mensile. In Europa, al contrario, i contagi continuano a scendere: sono stati circa 60 mila nell'ultimo mese con un calo del 66% rispetto al mese precedente
Per quanto riguarda l'Italia, sulla base dell'ultimo bollettino settimanale del ministero della Salute, i nuovi casi Covid risultano in crescita e si registra anche un aumento dei decessi, mentre l'indice di trasmissibilità Rt torna sopra la soglia epidemica di 1
I contagi nella settimana 28 luglio-3 agosto sono stati 5.732, contro i 4.129 dei sette giorni precedenti, e l'incidenza è salita da 7 a 10 casi per centomila abitanti. Cresciuti anche i decessi, passati da 25 a 41
Diminuiti invece i tamponi: 138.232 da 142.987 e il tasso di positività sale a 4,1 da 2,9. La situazione negli ospedali non presenta però criticità ed il numero dei ricoveri resta sotto la soglia di allerta
L'Oms invita comunque ad interpretare con cautela i dati. "Attualmente - avverte - i casi segnalati non rappresentano accuratamente i tassi di infezione a causa della riduzione dei test e delle segnalazioni a livello globale"
Ed intanto si registra una nuova variante del virus, la EG.5, diffusa soprattutto in Estremo oriente ed Oceania. Un quadro complessivo che induce, in ogni caso, alla cautela. A sottolinearlo è anche Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all'Università San Raffaele Vita e salute e presidente del Nitag, il gruppo indipendente di esperti che esprime pareri tecnici al ministero in materia
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Dal "punto di vista scientifico - afferma Signorelli - queste indicazioni sono doverose e lo suggeriscono anche gli organismi internazionali. È bene che siano identificate le categorie che potranno fruire volontariamente delle vaccinazioni e attendiamo i nuovi vaccini aggiornati per ottobre"
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Il consiglio, avverte, "resta quello di rivaccinarsi perché, soprattutto per certe categorie e classi di età, il rischio di forme gravi e anche mortali di Covid è più alto, ed il rinforzo rappresentato dall'immunizzazione con i nuovi vaccini adattati alle varianti dominati può fare la differenza, senza dimenticare – conclude Signorelli - anche la vaccinazione antinfluenzale che partirà nello stesso periodo in autunno"
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