
Punture di medusa, come avvengono e quali sono i rimedi consigliati
Una disavventura che può capitare durante una giornata al mare. La puntura di una medusa può rappresentare un'insidia per i bagnanti se vengono toccati dai tentacoli di questo animale. Si può avvertire un forte dolore e bruciore. Ma qual è il rimedio da adottare nel caso succeda? Tra leggende e falsi miti, ecco cosa fare secondo gli esperti

Trasportate dalle correnti, le meduse si trovano spesso in acque molto basse, per questo non è difficile venire a contatto con le estremità dei loro tentacoli, in alcuni casi lunghi anche diversi metri, ed esserne punti. Cosa fare in questi casi? Ecco i rimedi consigliati dallo specialista in dermatologia dell'Humanitas Francesco Sacrini, invervistato da Focus
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I tentacoli delle meduse contengono un liquido urticante che ha un effetto infiammatorio, neurotossico e paralizzante che, a contatto con la pelle, causa rossore, rilievi cutanei, dolore e bruciore
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Il dolore e il bruciore, una volta punti, passa dopo circa una ventina di minuti, quello che resta è la forte sensazione di prurito. È bene poi precisare che alcune specie di medusa sono quasi innocue, ma è comunque consigliabile evitare in ogni modo di venirci a contatto

Ma cosa fare una volta punti? "Bisogna uscire subito dall’acqua e risciacquare le zone colpite - precisa il dottor Sacrini -, è importante farlo con acqua di mare e non con acqua dolce: la prima ripulisce la pelle dai residui della medusa e diluisce le tossine non ancora penetrate, la seconda invece può favorire la scarica di veleno"

Se grattare la zona interessata potrebbe aumentare l'infiammazione, risulta inutile "utilizzare creme al cortisone o contenenti antistaminico: fanno effetto dopo circa mezz’ora, cioè quando la fase peggiore della reazione infiammatoria è già passata" avverte ancora Sacrini

Potrebbe essere invece particolarmente indicato applicare un gel astringente al cloruro di alluminio o uno spray lenitivo all'acqua di mare. Nei giorni successivi poi la raccomandazione è evitare di esporre le zone copite al sole

Attenzione però, in alcuni casi l'effetto non è così blando, ma la puntura può causare anche uno shock anafilattico che può portare anche a confusione mentale, sudorazione eccessiva, pallore e respiarazione difficoltosa. In questi casi è d'obbligo recarsi all'ospedale più vicino

Veniamo ai falsi miti riguardo i rimedi contro le punture di medusa. I più celebri? Applicare sostanze calde sulla zona interessata, come sabbia, pietre, ammoniaca e addirittura urina. Niente di più sbagliato (o inutile), perchè per ottenere l'effetto voluto, ovvero disattivare le tossine urticanti con il calore, dovremmo arrivare a una temperatura di almeno 40 gradi

Esistono, per prevenire le punture, delle creme definite anti medusa, che rendono la pelle più scivolosa impedendo così ai tentacoli di aderire. L'effetto tuttavia non è assicurato, dipenderà da quanto tempo siamo immersi in acqua e dalla tipologia di medusa con la quale veniamo a contatto