Australia, centinaia di cavallucci marini rilasciati nel mare di Sydney. VIDEO

Ambiente
Reuters

Sono 380 in tutti i piccoli immessi nelle acque australiane dagli scienziati del Sydney Institute of Marine Science che, ad inizio anno, avevano catturato tre esemplari gravidi aiutando i cuccioli a crescere in cattività per migliorare le possibilità di sopravvivenza della specie. Si tratta, secondo gli esperti, del più grande rilascio al mondo

Centinaia di cavallucci marini sono stati immessi in mare nel porto di Sydney in quello che è stato definito dagli esperti come il più grande rilascio al mondo. Obiettivo quello di evitare il pericolo di spopolamento, come spiega anche l’agenzia Reuters.

Le operazioni per la salvaguardia della specie

La specie in questione, il cavalluccio marino di White, è endemico della costa orientale dell'Australia e dal 2020 risulta a rischio di estinzione sia a causa dell'inquinamento sia per la perdita di habitat. L’operazione era cominciata ad inizio 2023 quando gli scienziati del Sydney Institute of Marine Science hanno catturato tre esemplari maschi gravidi (la femmina deposita le uova nella sacca del maschio, che le cova dai 9 ai 45 giorni e li partorisce in acqua) aiutando i cuccioli a crescere in cattività per migliorare le possibilità di sopravvivenza. In tutto sono stati 380 i piccoli cavallucci rilasciati, tutti dotati di sistemi identificativi che permetteranno ai ricercatori di monitorarne lo sviluppo. In particolare, gli animali sfrutteranno otto gabbie, realizzate in metallo biodegradabile e poste sul fondale marino nel porto di Sydney, come habitat ideale per crescere e riprodursi. Questi “hotel” vengono installati almeno un mese prima del rilascio, per consentire l'accumulo di alghe, spugne e altre incrostazioni marine. Nel corso del tempo, il metallo si rompe e scompare, lasciando dietro di sé una barriera corallina semi-naturale, a beneficio non solo dei cavallucci marini ma anche dell'ecosistema più ampio del porto.

I promettenti risultati del progetto precedente

"È stato davvero fantastico", ha commentato il biologo marino Mitchell Brennan, project manager del Sydney Seahorse Project, una collaborazione tra il Sydney Institute of Marine Science, la University of Technology Sydney e il New South Wales (NSW) Department of Primary Industries che si occupa nello specifico della conservazione della specie. "Abbiamo assistito a drammatiche perdite nella popolazione, il che significa che serve agire ora per aiutare questi animali a sopravvivere nel futuro". I risultati di altri progetti simili già condotti in passato hanno rivelato risultati promettenti per il futuro della specie. Un anno dopo il rilascio nel 2020 a Chowder Bay, ad esempio, il 20% della popolazione liberata è rimasta nelle gabbie e il 10% si è riprodotto in natura. "Si tratta di un segnale davvero positivo", ha detto Brennan.

approfondimento

Nove specie animali da tutelare per salvare il clima, ecco quali sono

Ambiente: I più letti