
Pfas, quali sono le pratiche consigliate per difendersi dagli inquinanti “eterni”
Oggi troviamo le sostanze perfluoroalchiliche praticamente dappertutto. Dall'acqua dei rubinetti alle padelle usate per cucinare fino ai pesci, questi inquinanti eterni sono molto difficili da evitare. Ecco alcuni suggerimenti per ridurre possibili contatti pericolosi

I Pfas, acronimo inglese di “perfluorinated alkylated substances”, sono sostanze perfluoroalchiliche (o acidi perfluoroacrilici) molto utilizzate nell’industria. La loro presenza è stata di recente rilevata nelle acque lombarde, ma un caso noto di contaminazione ha riguardato il Veneto
Lombardia, anche l'acqua ad uso potabile contaminata dal Pfas
PRESENTI DAPPERTUTTO – I Pfas sono letteralmente dappertutto: “Si trovano nelle pentole antiaderenti, in abbigliamento e scarpe impermeabili, in alcuni imballaggi alimentari, nei pesticidi, nei prodotti anti formiche”, ha dichiarato al Corriere della Sera Emilio Benfenati, capo dipartimento Ambiente e salute dell’Istituto di ricerche Mario Negri di Milano
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di salute e benessere
I PUNTI A RISCHIO IN ITALIA – Come ha evidenziato Wired in un articolo del marzo 2023, sono 1.600 i siti più a rischio in Italia e oltre 17mila in Europa, censiti tutti dal Forever Pollution Project. Tra le regioni più a rischio si segnalano Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana e Basilicata
Il racconto di Wired e del progetto Forever Pollution Project
EVITARE L’ACQUA DI RUBINETTO – Per evitare possibili contaminazioni, è preferibile evitare di bere l’acqua di rubinetto, a meno che non sia presente un adeguato sistema di filtri a carbone montati sui rubinetti o nelle brocche d’acqua. In alternativa, meglio adoperare le bottiglie in plastica
Pfas, cosa sono e quali rischi
PADELLE ANTIADERENTI – Bisogna fare attenzione anche a pentole e padelle antiaderenti, spesso rivestite con materiali simili ai Pfas. Un simile problema non si riscontra con padelle in acciaio inossidabile o ghisa
Pfas nella carta igienica, lo studio su 21 marche nel mondo
ATTENZIONE AI SACCHETTI DI PLASTICA – Anche gesti semplici, come riscaldare i popcorn al microonde o anche i mix di torte, possono essere pericolosi: gli esperti hanno infatti evidenziato come il vero pericolo stia nel tempo di contatto tra cibo e sacchetto di plastica o involucro di carta. Gli alimenti confezionati sono potenzialmente esposti ai Pfas dei materiali più a lungo di altri
GUARDA IL VIDEO: Pfas, come difendersi dalle sostanze alchiliche
IL CASO FAST FOOD – A questo proposito meritano un discorso a parte i fast food, che servono cibi confezionati in involucri che trattengono oli e succhi. I componenti di quegli involucri sono spesso Pfas e li troviamo in tutti quei sacchetti, scatole di carta o di plastica che vengono utilizzati per servire hamburger, patatine fritte o anche insalate

CONTROLLARE IL PESCE – Valori anomali di Pfas sono stati rilevati nei pesci di acqua dolce. Per questo ci sono più probabilità di rilevare livelli maggiori nei pesci pescati in laghi e fiumi rispetto a quelli di allevamento. È buona norma controllare sempre la provenienza del prodotto

USARE CONTENITORI DI VETRO – Essendo la plastica un elemento in grado di rilasciare sostanze nocive, gli esperti raccomandano di conservare eventuali avanzi alimentari in pratici contenitori di vetro da riporre in frigorifero
Giornata mondiale della sicurezza alimentare, come conservare i cibi in frigorifero