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Tumori, dal Cern di Ginevra una nuova radioterapia con elettroni
Alla base del procedimento c’è la tecnologia Flash, che usa elettroni ad alta energia (Vhee). Si punta a ridurre l’esposizione dei pazienti ai raggi, limitando così gli effetti collaterali. Il progetto è stato presentato vicino a Losanna, nel Centro ospedaliero universitario di Vaud. I primi test clinici sono previsti per il 2025
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Il Centro europeo per la ricerca nucleare – Cern – di Ginevra ha messo a punto un nuovo trattamento di radioterapia contro i tumori. Verranno usate radiazioni di elettroni ad alta energia. Lo si legge su Il Messaggero. Alla base del procedimento c’è la tecnologia Flash, che usa elettroni ad alta energia (Vhee): da anni sono studiati per impiegarli nella cura di tumori capaci di resistere alla radioterapia convenzionale
GUARDA IL VIDEO: 10 anni fa la scoperta del bosone di Higgs al Cern
Il sistema punta ad aumentare l’efficacia della radioterapia e ad accorciare l’esposizione del corpo umano alle radiazioni: il tempo non supererebbe pochi millisecondi
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di salute
I pazienti potranno così beneficiare di una riduzione degli effetti collaterali, come sottolinea il direttore del Chuv, il Centro ospedaliero universitario di Vayd, Jean Bourhis: "L'irradiazione rapida, limitata a pochi millisecondi, permette di risparmiare i tessuti sani mentre attacca il tumore"
Tumori, inaugurato a Pisa super acceleratore per radioterapia flash
Proprio a Vaud, in Svizzera vicino a Losanna, è stato presentato il progetto. Qui sarà costruita una struttura apposita dove sarà svolto il trattamento
Radioterapia, a Chieti inaugurato nuovo acceleratore lineare
Si tratta di una specie di bunker. Sui media svizzeri si legge che dovrebbe essere operativo entro due anni, mentre i primi test clinici sono previsti per il 2025
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Sono state realizzate sperimentazioni su tumori con una profondità limitata – tre centimetri dalla pelle – all’interno del programma Flasknife. La profondità è stata in seguito portata a 20 cm con la fase Flashdeep
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La tecnologia sarà realizzata dalla società Theryq, che fa capo ad Alcen. Per finanziare il programma di ricerca sono stati necessari circa 26 milioni di euro da parte di Biltema, un istituto medico olandese
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Soddisfazione arriva anche dal Cern stesso, tramite le parole di Mike Lamont, che dal 2021 è direttore per gli Acceleratori e la Tecnologia: “Ci sforziamo di trovare applicazioni per la nostra ricerca al di fuori del campo della fisica delle particelle, a beneficio della società in generale", ha sottolineato
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La radioterapia – specifica il sito di Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro – è una terapia localizzata, non invasiva, indolore, effettuata per lo più in regime ambulatoriale, in grado di provocare la morte delle cellule tumorali attraverso l’utilizzo di radiazioni di elevata energia chiamate radiazioni ionizzanti. Si stima che circa il 60% dei malati di tumore, nel percorso di cura, sia sottoposto ad almeno un ciclo di radioterapia
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La radioterapia usa i raggi X, scoperti oltre un secolo fa. Vengono impiegati a scopo diagnostico – per le radiografie – e terapeutico, come appunto della radioterapia
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