
Sanità, firmato contratto collettivo nazionale per triennio 2019-2021: novità e reazioni
Il nuovo Ccnl del comparto sanità prevede, tra l’altro, modifiche alla classificazione professionale, un nuovo sistema di indennità, la regolamentazione dello smart working. Riguarda 550mila persone del sistema sanitario nazionale, tra le quali 277mila infermieri. Ecco cosa c’è da sapere

Nelle scorse ore è stato firmato il contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2019-2021. Alla firma, presso la sede dell'agenzia per la rappresentanza nazionale delle pubbliche amministrazioni (Aran) di Roma, erano presenti Cisl, Cgil, Uil, Fials, Nursind e Nursing up. Tra le novità: modifiche alla classificazione professionale, un nuovo sistema di indennità, la regolamentazione dello smart working. Ecco cosa prevede il nuovo Ccnl e le reazioni
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Il nuovo contratto riguarda 550mila persone del sistema sanitario nazionale, tra le quali 277mila infermieri. Introduce una revisione del sistema di classificazione del personale, prevedendo cinque aree di inquadramento, tra le quali un'area di elevata qualificazione. Le aree sono quelle relative a: personale di supporto; operatori; assistenti; professionisti della salute e funzionari; personale di elevata qualificazione (che al momento resta vuota)
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A ciascuna area fanno capo tre ruoli: sanitario (distinto rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale); socio-sanitario; amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca. A completamento del sistema di classificazione, poi, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, che ne aumenta la rilevanza
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In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi: incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area di elevata qualificazione; incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari; incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori
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Gli incarichi dureranno 5 anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità. Le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con importanti aumenti economici. È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali che prevede differenziali economici di professionalità. Importante, secondo i sindacati, anche la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro
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Sul piano del trattamento economico, l'accordo riconosce - a decorrere dal primo gennaio 2021 - un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro al mese per 13 mensilità. Per l'applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale, inoltre, è previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro al mese per 13 mensilità

Il contratto, poi, istituisce l'indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l'indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario e una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso. Considerando anche le nuove indennità, l'accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi al mese, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%

"Sono molto soddisfatto per la firma definitiva del contratto del comparto sanità tra Aran e organizzazioni sindacali", ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Ha sottolineato che il nuovo contratto "porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l'indennità Covid prevista per gli infermieri e i valori differenziali legati alle nuove progressioni orizzontali, oltre a un nuovo sistema degli incarichi"

"Il contratto è importante perché innanzitutto è il primo dopo la pandemia e riguarda 550mila dipendenti del settore della sanità tra cui gli infermieri che sono in maggior numero. È stato un contratto lungo, una cosa molto complicata, però siamo arrivati alla fine della trattativa e hanno firmato tutte le organizzazioni sindacali, cosa mai successa nel contratto della sanità e questo è motivo di soddisfazione", ha detto Antonio Naddei, presidente Aran

È “una risposta alle aspettative dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale che hanno dimostrato di saper far fronte a una fase tanto critica quanto drammatica con grandi competenze, capacità e professionalità. Oltre ai doverosi quando meritati attestati di stima era nostro dovere essere concreti. Ora, di fronte a noi, c'è l'impegnativa attuazione del Pnrr per la sanità a cui faremo pronto riscontro", ha detto invece Davide Caparini, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

“È stata una trattativa lunga e complessa, ma abbiamo mantenuto gli impegni che ci eravamo assunti, in particolare riformando profondamente l'ordinamento professionale. Questo contratto è un primo importante riconoscimento, in termini di salario, di diritti, di valorizzazione professionale, per quanto viene fatto ogni giorno dai lavoratori nelle strutture pubbliche. Ora è necessario proseguire in questa direzione per la valorizzazione degli operatori, del lavoro e del servizio", hanno commentato Cgil e Fp Cgil

Soddisfatto anche Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind: “Dopo quasi due anni riceviamo gli arretrati del personale infermieristico, che valgono quasi come un rinnovo contrattuale, nel senso che gli infermieri con questo contratto ricevono un incremento salariale più alto di quello di altre categorie. Il contratto arriva però a tempo scaduto. La mia attenzione è già posta sul prossimo. Il testo della Nadef disposto da Draghi non prevedeva aumenti. Siamo molto preoccupati”

Positivo anche il commento di Nursing Up. "Abbiamo sbloccato la mobilità del personale regionale e interregionale, abbiamo previsto nuove turnazioni che consentano a genitori turnanti di alternarsi. È un buon contratto nel senso che è un inizio, stiamo già lavorando per il prossimo, ricordiamo sempre che i nostri infermieri hanno la remunerazione più bassa di tutta Europa, dobbiamo sollevare questi stipendi”, ha detto il segretario Francesco Sciscione

Più polemica la Fials. "Il governo si è dimenticato degli eroi. Questo contratto si basa sulle poche risorse lasciate a disposizione dal precedente esecutivo. Abbiamo firmato anche con la convinzione e la speranza che il nuovo governo metta le risorse necessarie e si ricordi, stavolta, dei suoi eroi", ha commentato il segretario Giuseppe Carbone
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