
Covid e influenza, come sarà la campagna vaccinale del prossimo inverno
L’avvicinarsi della stagione fredda rischia di colpire gli italiani sia sul fronte del Sars-Cov-2 che su quello del virus stagionale che, dopo due anni di discesa, è previsto in netta risalita con 6 milioni di casi attesi. Per questo è importante che anziani e più fragili si immunizzino per tempo, possibilmente con entrambi i farmaci

L’inverno si avvicina e rischia di portare nuove minacce sul fronte sanitario. “Man mano che il virus cessa di essere un rischio straordinario per la salute pubblica e diventa una presenza endemica che dovremo fronteggiare con gli strumenti ordinari, è importante fare in modo che i cittadini considerino la vaccinazione, contro il Covid e non solo, come una opportunità per proteggere la propria salute”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Si teme infatti la saldatura del Covid con l’influenza stagionale
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L’INFLUENZA – Dopo due anni in cui l'influenza ha segnato una decisa discesa, quest’anno è atteso il boom. “Penso ci saranno almeno 6 milioni di casi”, ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, all’Huffington Post. Diventa perciò importante la campagna di vaccinazione contro l’influenza per anziani e soggetti fragili. “Per l'influenza, l'obiettivo minimo del 75% della popolazione anziana non è mai stato più raggiunto dal 1999”, sostiene Alberto Cella della società italiana di Geriatria Ospedale e Territorio
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CONSEGUENZE INFLUENZA – Gli effetti di questa stagione influenzale sono tutti da vedere. “Lo diciamo sulla base di quello che è accaduto in Australia, dove è già arrivata. Inoltre, negli ultimi due anni, grazie ai sistemi anti-Covid, il virus dell'influenza ha girato poco”, sostiene Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e tropicali (Simit). “Ogni anno in Italia, per complicanze legate all'influenza, abbiamo tra i 5mila e 15 morti. Speriamo non ci sia troppa esitazione vaccinale”
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VACCINO COMBINATO – Possibile, perciò, che i due vaccini vengano uniti. “Il vaccino anti-Covid e quello antinfluenzale possono essere somministrati allo stesso tempo, si teme però che la nuova ondata Covid sarà a ottobre-novembre, quindi, è lasciato ai singoli Paesi decidere come gestire le vaccinazioni”, ha dichiarato Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell'Ema. Sostiene soprattutto “sia importante pensare a rivaccinazioni mirate, ovvero per gli anziani, i soggetti fragili e le donne incinte, con i sieri adattati”
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QUANDO INIZIERÀ LA CAMPAGNA – “Tutte le regioni dovrebbero essere pronte a partire dalla metà di ottobre, una decina sono già pronte ora, mentre in altre regioni è stata fissata il 17 ottobre la data di consegna. I medici di famiglia hanno già molte richieste”, ha detto Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg). Rispetto alle categorie per cui è raccomandato, aggiunge, "abbiamo abbassato l'età da 65 a 60 anni, e a questi si aggiungono naturalmente i fragili, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari"
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UGUALI TARGET – Rivolgendosi più o meno alla stessa platea, le persone per le quali è suggerito l’anti Covid sono le stesse che vengono coinvolte nella campagna con l’antinfluenzale. Per questo motivo, come hanno suggerito le autorità europee e nazionali, le Regioni dovranno organizzare la doppia somministrazione, cioè fare in modo che il più alto numero possibile di persone facciano nello stesso momento l’anti Covid e l’antiinfluenzale
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LA CAMPAGNA COVID - La nuova campagna riguarderà chi ha ricevuto la precedente somministrazione da almeno 120 giorni e comunque solo chi ha avuto la cosiddetta vaccinazione primaria, cioè ha fatto a suo tempo almeno due dosi. Per questo coloro che hanno fatto la quarta dose nell’estate inoltrata dovranno aspettare novembre o dicembre. Queste persone inizialmente si vaccineranno, quindi, con il solo antinfluenzale, che dovrebbe essere disponibile ad ottobre

CHI SOMMINISTRERÀ IL VACCINO - Le Regioni devono coinvolgere, come già fatto, medici di famiglia e farmacie oltre alle strutture delle aziende sanitarie. Saranno loro i protagonisti della campagna vaccinale che arriverà, sia sul fronte influenzale che su quello Covid. Qualcuno potrebbe anche decidere di riaprire qualche hub, se dovesse esserci un flusso di richieste superiore a quanto previsto
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