Vaiolo delle scimmie, l'Oms: in Ue segnali che l'epidemia si sta abbassando
Salute e BenessereLo ha confermato il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, nel corso di una conferenza stampa. “Nelle prime fasi dell'epidemia la maggior parte dei casi segnalati era in Europa, con una percentuale minore nelle Americhe. Ora la situazione si è invertita, con meno del 40% dei casi segnalati in Europa e il 60% nelle Americhe”, ha osservato
“Ci sono segnali che in Europa l'epidemia di vaiolo delle scimmie si sta abbassando”. Questa la segnalazione arrivata dal direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nel corso di una conferenza stampa. La situazione attuale, ha precisato, è evoluta anche grazie all'apporto delle vaccinazioni. “Nelle prime fasi dell'epidemia la maggior parte dei casi segnalati era in Europa, con una percentuale minore nelle Americhe. Ora la situazione si è invertita, con meno del 40% dei casi segnalati in Europa e il 60% nelle Americhe”, ha osservato ancora.
La situazione critica nell’America latina
In generale, dunque, sebbene a livello globale i nuovi casi stiano diminuendo, esistono aeree del mondo dove la situazione resta critica, proprio “come nell'America latina, dove i vaccini son scarsi”, ha rilevato il direttore generale dell'Oms. A questo proposito, lo stesso Ghebreyesus ha ricordato come nelle scorse ore sia stato siglato un accordo che avrà l’obiettivo di garantire un maggiore accesso alla vaccinazione proprio in questa area.
Nel mondo -21% nuovi casi nell’ultima settimana
Ritornando ai numeri relativi al vaiolo delle scimmie, l’Oms ha segnalato che, dopo 4 settimane consecutive, si è arrestato l'aumento dei nuovi casi nel mondo. Nella settimana dal 15 al 21 agosto, infatti, ne sono stati riportati 5.907 rispetto ai 7.477 dei 7 giorni precedenti, il 21% in meno. Alla data del 22 agosto, comunque, sono gli Stati Uniti in cima alla lista dei Paesi con più casi, 14.049 contagi. Seguono la Spagna (6.119), poi il Brasile (3.450), la Germania (3.295), il Regno Unito (3.225), la Francia (2.889) e il Canada (1.168). Poi, ancora, i Paesi Bassi (1.090), il Perù (937) ed il Portogallo (810). Questi Paesi totalizzano l'88,9% dei casi riportati globalmente. Nell'ultima settimana, annuncia l'Oms, 2 Paesi hanno registrato i loro primi casi di vaiolo delle scimmie: Iran e Indonesia. Globalmente, dal primo gennaio al 22 agosto sono stati confermati 41.664 casi di vaiolo delle scimmie e 12 decessi in 96 Paesi.