Lo indica la circolare del ministero della Salute di aggiornamento sui casi di vaiolo delle scimmie, che dà indicazioni su segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi
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Il ministero della Salute ha diramato nella giornata di ieri, 25 maggio, una nuova circolare di aggiornamento sui casi di vaiolo delle scimmie, che dà indicazioni su segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi. Nel documento, si sottolinea, che i contatti asintomatici "non devono donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza".
Gestione di casi e contatti
Sempre in merito alla gestione dei contatti, il ministero precisa che "devono essere monitorati almeno quotidianamente per l'insorgenza di segni/sintomi per un periodo di 21 giorni dall'ultimo contatto con un paziente o con i suoi materiali contaminati durante il periodo infettivo. I sintomi includono "mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, eruzione cutanea e linfoadenopatia". Durante i 21 giorni di sorveglianza i contatti di un caso di monkeypox "devono evitare contatti con persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni". Nella circolare si precisa, inoltre, che "per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, compreso il personale di laboratorio, può essere presa in considerazione, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici, la vaccinazione post-esposizione contro il vaiolo delle scimmie idealmente entro quattro giorni dall'esposizione". Per quanto riguarda, invece, la gestione dei casi, il ministero sottolinea che "l'adozione di contromisure di tipo medico-farmacologico contro il vaiolo delle scimmie, inclusi specifici antivirali, può essere presa in considerazione nell'ambito di protocolli di uso sperimentale o compassionevole, in particolare per coloro che presentano sintomi gravi o che possono essere a rischio di scarsi risultati, come le persone immunodepresse".
Vaiolo scimmie, Madrid: Ue comprerà vaccini e antivirali
Intanto, la ministra della Sanità spagnola, Carolina Darias, ha annunciato che l'Ue acquisterà vaccini e antivirali per metterli a disposizione degli Stati membri e contribuire così ad affrontare la gestione dei casi di vaiolo delle scimmie apparsi in diversi Paesi. Si tratta, in particolare, del vaccino Imvanex, prodotto da una compagnia danese. L'acquisto, ha precisato, sarà gestito dall'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera).