
Vaiolo delle scimmie, in quali Paesi sono stati segnalati i casi e quando
Nelle ultime settimane alcune persone hanno contratto una rara malattia virale che si trova per lo più negli Stati tropicali dell'Africa centrale e occidentale. Finora sono stati confermati casi in alcuni Stati europei, compresa l'Italia, e in Massachusetts

Sta salendo il numero di casi confermati in Europa del vaiolo delle scimmie, una malattia virale simile al virus del vaiolo umano e così chiamata perché identificata per la prima volta in questi animali. Come sottolinea il sito della Fondazione Veronesi, non si tratta di una nuova scoperta: la sua esistenza è nota da decenni e già in passato sono stati segnalati alcuni focolai
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Alcuni casi sono stati segnalati anche negli ultimi anni, ricorda l’Ecdc. “Tuttavia questa è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza collegamenti epidemiologici noti con l’Africa occidentale o centrale. Questi sono anche i primi casi segnalati tra MSM”, sigla con cui si identificano uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini
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L’Oms ha definito la situazione “in rapida evoluzione” mentre l'Ecdc ha attivato un sistema di allerta a livello europeo e pubblicherà una valutazione rapida del rischio all'inizio della prossima settimana. Sul suo sito si legge: “Data la frequenza insolitamente elevata di trasmissione da uomo a uomo osservata in questo caso e la probabile trasmissione [della malattia] nella comunità senza precedenti di viaggi in aree endemiche, la probabilità di un'ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, come le attività sessuali, si considera alta”
Il focus dell'Ecdc
Per questo, raccomanda alle organizzazioni di salute pubblica e comunitarie di “adottare misure per aumentare la consapevolezza sulla potenziale diffusione del vaiolo delle scimmie nelle comunità di individui che si identificano come MSM", ovvero uomini che fanno sesso con altri uomini, "o che hanno rapporti sessuali occasionali o che hanno più partner sessuali"

In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità ha istituito una task force e contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse. L'Iss raccomanda prudenza, ma dice che in Italia non c'è allarme. "Teniamo alto il livello d'attenzione", ha detto Speranza. Ecco da dove sono arrivate le ultime segnalazioni

7 MAGGIO - La UK Health Security Agency, l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito segnala un caso di vaiolo delle scimmie, che si pensa sia importato
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14 MAGGIO - Sempre nel Regno Unito, due persone che vivono nella stessa casa risultano positive al vaiolo delle scimmie. Questi due individui non hanno legami col primo caso confermato e non hanno compiuto viaggi recenti

16 MAGGIO - L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito conferma altri quattro casi di vaiolo delle scimmie. Si tratta di uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, non hanno avuto nessun contatto con gli altri casi confermati e non hanno compiuto viaggi in zone endemiche

18 MAGGIO - L’Assessorato della Salute regionale madrileno comunica che ci sono 23 casi sospetti di vaiolo delle scimmie. Nella stessa giornata, il Portogallo fa sapere che nel Paese ci sono 5 casi confermati e altri 20 sospetti. Tutte le persone che hanno contratto la malattia sono giovani uomini

18 MAGGIO - Della malattia si torna a parlare anche negli Stati Uniti dopo che le autorità sanitarie del Massachusetts confermano un caso. Si tratta di un uomo che si è recato di recente in Canada

19 MAGGIO - L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa) individua due nuovi casi di vaiolo delle scimmie, uno a Londra e l'altro nel sud-est dell'Inghilterra. Intanto il Portogallo fa sapere che i casi confermati sono saliti a 14 e anche in Italia lo Spallanzani comunica di aver isolato un caso. Si tratta di un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell'Umberto I

19 MAGGIO - L’Oms fa sapere che, sulla base delle informazioni disponibili relative ai casi individuati oltre Manica, "l'infezione sembra essere stata acquisita localmente nel Regno Unito”. Sottolinea poi che “l'entità della trasmissione locale non è chiara in questa fase e vi è la possibilità di identificare ulteriori casi", motivo per cui raccomanda il tracciamento dei contatti e l’isolamento di qualsiasi paziente con sospetto vaiolo delle scimmie

20 MAGGIO - Un primo caso di vaiolo delle scimmie è stato registrato anche in Francia, come riferito dalle autorità sanitarie d'Oltralpe

Inoltre l'Agenzia per la salute pubblica del Canada (Phac) ha confermato i primi due casi di vaiolo delle scimmie nel Paese, allertando le autorità sanitarie pubbliche a collaborare con gli operatori sanitari per intercettare pazienti con segni o sintomi compatibili con l'infezione, indipendentemente dal fatto che abbiano segnalato o meno viaggi recenti o che presentino oppure no fattori di rischio specifici per la patologia

Anche in Australia c'è primo caso di vaiolo delle scimmie e un secondo in attesa di conferma. Il paziente con infezione accertata risiede nello stato di Victoria ed è tornato di recente dalla Gran Bretagna, secondo il Dipartimento della salute competente. Ora in isolamento, aveva sviluppato sintomi lievi prima di atterrare a Melbourne lunedì e ha subito fatto ricorso ad assistenza medica. Il tracciamento dei compagni di volo è in corso. Il caso sospetto riguarda un uomo sulla quarantina del vicino Nuovo Galles del Sud, tornato di recente a Sydney dall'Europa