Vaiolo delle scimmie, Ecdc: 219 casi confermati in tutto il mondo

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Lo indica un rapporto, aggiornato a ieri, 25 maggio, pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. la maggior parte dei casi confermati si concentra attualmente in tre Stati: Regno Unito, Spagna e Portogallo

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In tutto il mondo, sono i 219 i casi confermati di vaiolo delle scimmie, al di fuori dei Paesi in cui la malattia è endemica. Lo indica un rapporto, aggiornato a ieri, 25 maggio, pubblicato dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Nello specifico, sono in totale 19 i Paesi in cui la malattia è insolita, la maggior parte in Europa, che hanno segnalato almeno un caso confermato.

Casi concentrati in 3 Paesi: Regno Unito, Spagna e Portogallo  

"La maggior parte dei casi sono giovani uomini, che si identificano come uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Non ci sono stati decessi", ha specificato l'agenzia per le malattie dell'Unione europea. In una nota epidemiologica pubblicata il 25 maggio, l'Ecdc segnala che, al di fuori degli 11 Paesi africani in cui questa malattia rara è endemica, la maggior parte dei casi confermati si concentra attualmente in tre Stati: il Regno Unito, il primo Paese in cui sono stati individuati casi insoliti all'inizio di maggio (71 casi), la Spagna (51) e il Portogallo (37).
Dei 219 casi di vaiolo delle scimmie accertati finora, 191 sono stati registrati in Europa, con  118 casi nei Paesi dell'Unione europea. Mentre i Paesi non europei con casi considerati confermati sono al momento Canada (15), Stati Uniti (9), Australia (2), Israele (1) ed Emirati Arabi Uniti (1). Il rapporto Ecdc non tiene conto dei casi sospetti.

Numero casi quasi quintuplicato dal 20 maggio

Il numero totale di casi conteggiati mercoledì 25 maggio dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie è quasi quintuplicato dal 20 maggio, quando l'agenzia, nel suo primo conteggio, ha segnalato 38 casi confermati.
Lunedì 23 maggio, nella prima valutazione del rischio, l'Ecdc aveva però ritenuto che la probabilità di contagio nella popolazione generale fosse "molto bassa", ma che fosse invece "alta" nelle persone con più partner sessuali. Lo stesso giorno, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha confermato una situazione "atipica" ma ha ritenuto possibile "fermare" questa trasmissione della malattia tra gli esseri umani.

 

Assistant Scientist Sigrun Haugerud demonstrates how to prepare a test sample, the first step taken when testing for the monkeypox virus at the University of Minnesota's Veterinary Diagnostic Laboratory. At this point the sample is rendered noninfectious. The sample is then moved to another lab for DNA extraction, then to another lab (all in the same building)  to have the DNA tested for the presence of the monkeypox virus. The site has been chose by the Center For Disease Control as the national testing site for the virus. At present, the laboratory is preparing the test, using the same state of the art molecular technology as the CDC labs. 
GENERAL INFORMATION: 7/31/03- Falcon Heights, MN - The University of Minnesota's Veterinary Disease Control Laboratory has been chosen by the Center For Disease Control as the national testing site to screen for the monkeypox virus in animals.

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