Influenza 2025 e variante K, picco contagi tra Natale e Capodanno: cosa dicono gli esperti
Salute e BenessereIntroduzione
La scorsa settimana in Italia oltre 816 mila persone sono state messe a letto da infezioni respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Oltre il 40% delle infezioni è riconducibile a virus influenzali e, tra questi, in più della metà dei casi si tratta del nuovo ceppo K del virus A/H3N2. E il periodo delle feste, fra cene e riunioni di famiglia, secondo gli esperti darà un’ulteriore spinta ai contagi.
Quello che devi sapere
Pregliasco: "Alla riapertura delle scuole ancora un incremento"
Visto l'andamento sostenuto delle infezioni, dice all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, "nella settimana clou del Natale potremmo arrivare a superare il milione" di casi. "Presumibilmente le feste saranno un elemento facilitante", sottolinea Pregliasco citando i "viaggi, i baci e abbracci" che le persone si scambieranno durante le vacanze, e i vari "momenti di contatto", fra i fattori che contribuiranno a spingere ancora più in alto i numeri. "Alla riapertura delle scuole vedremo ancora un incremento - conclude Pregliasco - e quindi il picco" dei casi della stagione, "che arriverà - si può stimare - poco dopo le festività".
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Bassetti: "Con cenoni e pranzi il virus si diffonderà di più"
"Siamo a circa 5 milioni di casi" di infezioni respiratorie acute "dall'inizio della stagione. E considerando che siamo a meno di un terzo probabilmente di quello che sarà il bilancio finale dell'influenza, direi che siamo solo all'inizio: il peggio deve ancora arrivare", avverte Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, parlando a Rainews.it. "È verosimile pensare che" l'incidenza "crescerà in maniera significativa ancora nella prossima settimana. Ma dopo Natale, con i cenoni, i pranzi" in famiglia e fra amici, "il virus si diffonderà ancora di più - dice Bassetti - C'è l'H3N2, con la variante K che viene definita una 'super flu' perché fondamentalmente resiste ai vaccini e all'immunità naturale. Ma c'è anche tanto H1N1: stiamo vedendo in ospedale numerosi casi di H1N1 gravi, con polmoniti, con forme impegnative, gravi. Quindi è giusto parlare di H3N2, ma non solo. Perché purtroppo insieme ad H3N2 c'è anche H1N1 che è l'altro virus dell'influenza A: insieme competono e creano una miscela esplosiva". Per Bassetti la stagione attuale si prospetta come "una delle peggiori degli ultimi 25-30 anni. La sensazione è che siamo solo all'inizio, cresceremo ancora e durerà probabilmente per tutto il mese di gennaio, raggiungendo un picco - ci auguriamo - nella prima o seconda settimana di gennaio, ma poi" la circolazione intensa "continuerà a gennaio, probabilmente anche a febbraio".
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Burioni: "L'influenza si trasmette molto con il contatto"
Secondo il virologo Roberto Burioni "in questo momento l'incidenza maggiore dell'influenza è tra i 5 e i 14 anni, quindi gira essenzialmente nelle scuole". "Per quanto noi ci vedremo nei cenoni e nelle feste - spiega a Che tempo che fa - nelle scuole ci sono 25 ragazzini chiusi in una stanza per 5 ore. Ore con le vacanze si chiudono le scuole e questo potrebbe ostacolare la circolazione del virus. Siamo però in una fase crescente, in alcune regioni questa crescita è particolarmente evidente, come in Campania e in Sardegna. Ma piano piano crescerà in tutte le regioni". Poi qualche consiglio: "Una cosa che pochi sanno dell'influenza è che si trasmette facilmente con le mani. Bisogna fare come ci dicevano le mamme, 'lavati le mani'. A differenza del Covid, l'influenza si trasmette molto con il contatto", dice Burioni. "Poi, serve il buon senso. Se uno sta male e al cenone c'è il nonno, meglio evitare. Se proprio bisogna andare al lavoro, si può indossare la mascherina che serve a proteggere gli altri. Il chirurgo la indossa per non contaminare. E la può usare anche chi non vuole prendersi eventualmente l'influenza".
La situazione in Europa
È proprio la variante K del virus influenzale che sta imperversando in Europa da circa un mese. Nei giorni scorsi l'ufficio europeo dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha messo in guardia: "Più della metà della regione europea dell'Oms sta vivendo una stagione influenzale intensa e a inizio precoce trainata dal nuovo ceppo" K. In almeno 27 dei 38 Paesi membri, secondo il bollettino, si sta registrando un'attività influenzale alta o molto alta. In Germania, per esempio, nell'ultima settimana i casi si sono stabilizzati a un'intensità considerata elevata e oltre 7 milioni di cittadini tedeschi sono stati messi a letto da infezioni respiratorie. Va in controtendenza, invece, il Regno Unito. Dopo essere stato tra i primi Paesi a essere stati colpiti dall'influenza e aver temuto per la tenuta del sistema ospedaliero, gli ultimi dati hanno mostrato una netta flessione della curva. Nel resto d'Europa, il trend, è invece in ascesa. In Francia, nell'ultima settimana, tutti gli indicatori relativi alle infezioni respiratorie acute sono in salita e cresce anche la pressione sugli ospedali. Anche in Spagna la curva dell'influenza sale e nell'ultima settimana ha raggiunto 195,9 casi ogni 100 mila abitanti. Tra i casi di infezioni respiratorie intercettati dal sistema di sorveglianza, la percentuale di positività all'influenza è del 55,2%. Crescono anche gli accessi ospedalieri e si stima che il 4,1% dei pazienti ricoverati per influenza da inizio stagione sia deceduto.
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"Non ci sono prove che la variante K causi una malattia più grave"
"L'influenza quest'anno è un po' diversa - ha spiegato Hans Henri Kluge, Direttore Regionale dell'Oms per l'Europa - Un nuovo ceppo, il sottoclade K dell'influenza A(H3N2), sta causando infezioni, sebbene non vi siano prove che causi una malattia più grave. Questa nuova variante dell'influenza stagionale rappresenta ora fino al 90% di tutti i casi confermati nella regione europea. Ciò dimostra come anche una piccola variazione genetica nel virus influenzale possa esercitare un'enorme pressione sui sistemi sanitari, poiché le persone non hanno un'immunità consolidata".
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