Covid, Oms: in Europa “altra tempesta in arrivo” a causa di Omicron

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Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa. Il continente, ha spiegato, si deve preparare ad un “aumento significativo” dei casi di Covid-19 sull’onda della diffusione della variante Omicron. “Un'altra tempesta è in arrivo”, ha sottolineato, spiegando che “nel giro di alcune settimane, Omicron sarà dominante in più Paesi del continente”. E questo contribuirà a spingere “ulteriormente sull'orlo i sistemi sanitari già sotto pressione”

Il monito è arrivato da Hans Kluge, esperto dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). L'Europa si deve preparare ad un “aumento significativo” dei casi di Covid-19 sull’onda della diffusione della variante Omicron. Secondo Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa, “un'altra tempesta è in arrivo”, ha detto ancora, spiegando che “nel giro di alcune settimane, Omicron sarà dominante in più Paesi del continente” E questo contribuirà a spingere “ulteriormente sull'orlo i sistemi sanitari già sotto pressione”.  

La “strategia delle 3P”

Quali le soluzioni per contrastare l’emergenza sanitaria? Per contrastare gli effetti della nuova variante Omicron, “ci sono tre cose che dobbiamo fare con urgenza: proteggerci attraverso la vaccinazione, prevenire ulteriori infezioni”, attraverso le opportune misure anti-contagio ed infine “preparare i sistemi sanitari per un'ondata di casi”. Si tratta, ha detto Kluge, della cosiddetta “strategia delle 3P”, i cui cardini sono “proteggere, prevenire e preparare”. Risulta fondamentale, ha riferito, “aumentare l'adesione alla vaccinazione, che si tratti di prima dose, di seconda o di dose aggiuntiva di richiamo, a partire dalle persone a rischio di Covid grave e dagli operatori sanitari”. Occorre, ha proseguito Kluge, “proteggere i vulnerabili. E dobbiamo anche proteggere la nostra forza lavoro in prima linea”, con l’obiettivo di “salvaguardare i sistemi sanitari: se non sei vaccinato, vaccinati”, ha ribadito l’esperto. “Se hai avuto il Covid-19 in passato, vaccinati. Se ti viene offerto un booster, vaccinati”, ha rimarcato ancora.

Le raccomandazioni alle persone

Ma non è tutto, perché se “la vaccinazione offre la migliore protezione contro malattie gravi e morte”, la stessa deve proseguire “di pari passo con altre misure che tutti noi possiamo adottare per prevenire l'infezione”, è l’invito di Kluge. “Sappiamo tutti cosa significa: evitare spazi affollati, chiusi e ristretti; mantenere una distanza fisica dagli altri. E ancora lavarsi spesso le mani, indossare una mascherina, tossire o starnutire dentro un gomito piegato o un fazzoletto, aerare adeguatamente gli ambienti interni”. Senza dimenticare che, “in questo periodo dell'anno in cui ci sono molti incontri sociali” legati alle festività natalizie, Bisogna valutare il proprio “rischio e il rischio per gli altri e dare la priorità agli eventi più importanti per se stessi”.

Le avvertenze ai governi

Infine, come ultima raccomandazione, Kluge ha invitato “i governi e le autorità a preparare i sistemi sanitari ad una nuova ondata”, oltre che a gestire “un'impennata significativa di casi”. Proprio le autorità sanitarie, ha detto infine il direttore di Oms Europa, “devono aumentare la capacità di test e tracciabilità, coinvolgere l'assistenza sanitaria di base nella gestione dei casi Covid e preparare gli ospedali per un'impennata di contagi. Oltre a sostenere gli operatori sanitari in prima linea”. Con la variante Omicron, ha aggiunto, che “sta guadagnando terreno”, mettendo a distanza di 2 anni, gli “operatori sanitari nuovamente a dura prova”. Uno su 5, ha ricordato l’esperto, soffre di ansia e depressione proprio a causa della pandemia. “I loro timori vanno affrontati, il loro bisogno di condizioni di lavoro gestibili deve trovare una risposta. 

 

 

Oms: "Covid miete ancora 50mila vittime a settimana nel mondo"

 

Intanto, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, ha avvertito che il "Covid-19 continua a mietere vittime ogni settimana, circa 50mila" nel mondo.

 

Covid Oms: "3,5 milioni di morti nel 2021, più di Hiv, malaria e tubercolosi insieme"

 

"Il 2021 è stato un anno in cui abbiamo perso 3,5 milioni di persone a causa di Covid-19: più morti che per Hiv, malaria e tubercolosi messi insieme nel 2020", ha aggiunto il direttore generale dell'Oms, sottolineando come non ci sia "dubbio che la condivisione iniqua dei vaccini sia costata molte vite". Stando agli ultimi numeri riportati dall'Organizzazione mondiale della sanità nell'aggiornamento epidemiologico settimanale, sono oltre 4,1 milioni i nuovi casi di Covid-19 e poco meno di 45.000 i nuovi decessi nel mondo nella settimana dal 13-19 dicembre. La regione africana, ha evidenziato l'Oms, "ha continuato a segnalare il maggior aumento di nuovi casi nell'ultima settimana (53%), seguita dal Pacifico occidentale, che ha registrato un aumento del 12%. Ma è la regione europea che si conferma quella con la più alta incidenza di casi settimanali (279,9 per 100.000 abitanti) e di decessi (2,9 per 100mila abitanti)". Il numero più alto di nuovi contagi è stato registrato da Stati Uniti d'America (725.750 nuovi casi), Regno Unito (507.984 nuovi casi, +45%), Francia (358.175 nuovi casi, +7%) e Germania (283.673 nuovi casi, in diminuzione del 19%).

 

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