E’ stata ricostruita grazie al lavoro emerso da tre differenti studi condotti nell'ambito della “Cancer Cell Map Initiative (Ccmi)”, collaborazione internazionale che mira a studiare i tumori a partire dalle loro caratteristiche molecolari. Scoprire le vie attraverso le quali si fanno strada i carcinomi significa, hanno riferito gli esperti, avere adesso nuove armi per affrontare la malattia, tanto da poterne prevederne il percorso ed individuare la terapia più idonea
Grazie a tre ricerche condotte nell'ambito della “Cancer Cell Map Initiative (Ccmi)”, la collaborazione internazionale che mira a studiare i tumori a partire dalle loro caratteristiche molecolari, è stato possibile compiere un passo importante nell’ambito. E’ stata ricostruita, infatti, la rete di interazioni fra le proteine prodotte dai geni coinvolti nei carcinomi. Si tratta, in sostanza, di una specie di mappa che per la prima volta permette di organizzare in modo sistematico le mutazioni finora conosciute, individuando le strade che possono favorire lo sviluppo dei tumori stessi.
Nuove armi nella lotta ai tumori
Gli studi, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rinomata rivista “Science”, hanno dunque fatto luce su queste strade, ancora sconosciute e insospettabili, che conducono allo sviluppo dei tumori. “Identificare e consolidare queste vie e comprendere come la loro combinazione possa generare il cancro semplificherà la ricerca di terapie più efficaci”, hanno commentato i biologi Ran Cheng e Peter K. Jackson, studiosi dell'Università di Stanford e tra i protagonisti dei lavori di ricerca in questione. Secondo gli esperti, se in passato ogni forma di tumore veniva classificata sulla base dell'organo in cui si sviluppava, negli ultimi anni l'attenzione clinica si è spostata sui geni che scatenano la malattia. Ma quella emersa adesso è una rete di scambi molto più complessa rispetto alla già conosciuta lista dei geni ed in più particolarmente più produttiva. Questo perché, sulla base delle vie che attraversano la rete in questione, si riesce a stabilire l'identikit biochimico dei tumori e, conseguentemente, anche ad individuare nuovi bersagli farmacologici per le cure. Nuove possibilità nella lotta ai tumori si potranno adesso sperimentare, a detta dei ricercatori. Scoprire le vie molecolari attraverso le quali si fanno strada i carcinomi significa, infatti, avere nuove armi per affrontare la malattia, tanto da poterne prevederne il percorso, individuare la terapia più idonea fra quelle note oppure anche la somministrazione di farmaci ancora mai utilizzati.
I tre studi nello specifico
Addentrandosi nello specifico del progetto, la prima ricerca è stata guidata da Fan Zheng, esperto dell'Università della California a San Diego, ed ha permesso di individuare 548 geni coinvolti nell'evoluzione e nella progressione di 13 differenti forme di tumore. La seconda, invece, è stata coordinata da Danielle Swaney, dell'Università della California a San Francisco, ed ha consentito di scoprire 771 interazioni fra cellule dei tumori di testa-collo e cellule sane, servendosi di una speciale tecnica che potrà essere applicata per studiare la biologia di diverse forme di tumore. La terza, infine, è stata condotta da Minkyu Kim dell'Università della California a San Francisco ed ha messo al centro dell’analisi le interazioni fra 40 proteine coinvolte nel tumore del seno, sottolineando strumenti utili per l'analisi genomica del cancro stesso e per future terapie.