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Cure anti-Covid a casa, è polemica dopo un convegno al Senato

Salute e Benessere
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Il Covid potrebbe essere “curato a domicilio e tutti possono guarire, se si segue fin dai primi giorni un protocollo che vede tra i suoi farmaci l'ivermectina, l'idrossiclorochina, il cortisone, l'eparina”. E' la tesi di Mauro Rango, fondatore dell'associazione “Ippocrateorg”, al centro di un convegno organizzato al Senato dalla senatrice leghista Roberta Ferrero e che ha scatenato una serie di polemiche

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Il Covid potrebbe essere “curato a domicilio e tutti possono guarire, se si segue fin dai primi giorni un protocollo che vede tra i suoi farmaci l'ivermectina, l'idrossiclorochina, il cortisone, l'eparina”. E’ questa la tesi di Mauro Rango, uno dei fondatori dell'associazione “Ippocrateorg”, movimento che raggruppa una rete internazionale di medici, ricercatori, operatori della sanità e del sociale e al centro del “Primo Convegno Mondiale sulle Terapie Precoci per il Covid-19”, organizzato al Senato dalla senatrice leghista Roberta Ferrero. Il convegno, però, ha già provocato le prime reazioni politiche e scientifiche, tra cui anche quella dell'Ordine dei Medici che ha voluto ricordare come le prescrizioni mediche siano sottoposte ad una precisa regola deontologica: non si possono eseguire se non ci sono prove di comprovata efficacia e sicurezza.

Le segnalazioni legate all’ivermectina

Nell’ambito delle cure domiciliari contro il Covid, di recente proprio l’ivermectina, farmaco antielmintico che favorisce l'espulsione di vermi e parassiti intestinali, è stata segnalata dalla Fda americana in quanto non adatta per la prevenzione o la cura del Covid-19. E La Therapeutic Goods Administration (TGA) australiana ha deciso di vietare lo stesso farmaco nell’ambito del trattamento contro il coronavirus, dopo averne registrato un forte aumento delle prescrizioni. Si tratta, hanno spiegato gli esperti dell’ente regolatore dei farmaci locale, di “un farmaco non approvato per l'uso contro il Covid-19 in Australia o in altri Paesi sviluppati e il suo utilizzo da parte dei pazienti per contrastare il coronavirus è ad oggi fortemente scoraggiato”.

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Le polemiche legate al convegno

Tornando al convegno in questione, ambienti della presidenza del Senato si sono già dissociati, come riporta anche il quotidiano “La Repubblica”, precisando che l'evento è stato definito su iniziativa di senatori e che nulla ha a che vedere con la presidenza di Palazzo Madama. Il presidente Elisabetta Casellati, come è prassi, ha inviato semplicemente un messaggio di cortesia che non ha fatto alcun riferimento ai contenuti. Medesima prassi valida per tutti gli altri convegni che quotidianamente si svolgono in Senato. Ed è intervenuto sul tema anche il celebre virologo Roberto Burioni. “Mentre ci troviamo un grave pericolo sanitario, sociale ed economico il Senato ospita un convegno dove vengono raccontate pericolosissime bugie e promosso l'utilizzo di farmaci che non solo sono inefficaci, ma anche molto dannosi. Qualcuno deve risponderne”, ha scritto su Twitter. Critiche sono arrivate anche dal Pd e da Italia Viva con la stessa Ferrero che, interpellata dall'Ansa, ha chiarito il suo punto di vista. “Il tema vaccini non è stato proprio affrontato qui. Una cosa è la prevenzione e un'altra la cura. Sono due temi assolutamente diversi anche se entrambe strategie per combattere il Covid”. “Se l'obiettivo dichiarato dalla Lega è quello di convincere gli scettici e gli indecisi a vaccinarsi, è molto difficile capire le ragioni per cui il Senato ospiti un'iniziativa organizzata proprio da senatori leghisti su sperimentazioni mediche senza comprovate evidenze scientifiche illustrate da alcuni relatori che sono dichiaratamente no vax”, ha detto poi la capogruppo Dem a Palazzo Madama, Simona Malpezzi.

Il “protocollo” del movimento Ippocrateorg

Ma chi è Mauro Rango? Come lui stesso ha chiarito e come riportano fonti di agenzia, non si definisce un medico ma uno studioso di “scienze sociali e diritti umani”, che ha raccolto l'esperienza terapeutica “messa a punto presso le isole Mauritius”, dove ha vissuto durante la pandemia, “e quella di altri medici in Germania e in Italia in cui si era usata l'idrossiclorochina a domicilio e il plasma iperimmune in ospedale”. Rango ha spiegato di aver dato vita all'associazione Ippocrateorg, movimento “secondo cui il Covid è una malattia curabile, che non uccide” e che ha “messo a punto un approccio terapeutico che porta alla guarigione chiunque si ammali”. Ora, gli esperti che lo affiancano, stanno conducendo uno studio retrospettivo su 500 pazienti, mettendo a punto un “protocollo” che prevede un intervento nella prima fase della malattia con “ivermectina e l'azitromicina, e nella seconda fase con cortisone e enoxaparina”.

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