Lo ha confermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel Paese, lo scorso 14 agosto, era stata dichiarata la presenza di un focolaio di Ebola, dovuta all’infezione di un paziente che si è recato ad Abidjan, principale centro urbano della Costa d’Avorio. Proprio qui è partita la campagna vaccinale destinata alle fasce di popolazione ad alto rischio, compresi gli operatori sanitari e i primi soccorritori
La Costa d'Avorio ha lanciato ufficialmente una campagna di vaccinazione contro l'Ebola per le fasce di popolazione ad alto rischio, compresi gli operatori sanitari e i primi soccorritori, ad Abidjan, principale centro urbano del Paese, dove il 14 agosto è stata dichiarata un'epidemia legata al virus. Lo comunica l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sottolineando come l'epidemia in Costa d'Avorio sia stata la terza quest'anno, dopo quella nella Repubblica Democratica del Congo ed in Guinea.
Come è partita la vaccinazione
Il Paese africano, spiega ancora l’Oms, è riuscito a mettere in piedi rapidamente la campagna di vaccinazione a partire dal 16 agosto, grazie al vaccino anti-Ebola “rVSV-ZEBOV”, prodotto da Merck. E’ stato possibile perchè le dosi di vaccino sono state inviate con celerità in Costa d’Avorio, proprio dalla stessa agenzia e provenienti dalla Guinea, dove per quattro mesi l’Oms aveva contribuito a combattere un altro focolaio. La distribuzione del vaccino dalla Guinea includeva 2000 dosi di Merck che vengono utilizzate nell'ambito della cosiddetta “strategia dell'anello”, in cui le persone che sono venute in contatto con un paziente positivo all’Ebola ricevono il vaccino, così come succede con i primi soccorritori e gli operatori sanitari. Inoltre, la Guinea stessa ha inviato circa 3000 dosi di vaccino prodotte da Johnson & Johnson che possono essere utilizzate per potenziare la vaccinazione nelle aree non soggette a trasmissione attiva. La Guinea, tra l'altro, ha anche inviato cinque esperti di vaccinazione e fornito trattamenti con anticorpi monoclonali alla Costa d'Avorio, che aveva dichiarato l’epidemia dopo aver riscontrato il virus dell’Ebola in un paziente che si è recato ad Abidjan, provenendo proprio dalla Guinea. Il paziente è attualmente in cura presso un ospedale di Abidjan, ha spiegato ancora l’Oms, secondo cui “un trattamento precoce efficace, che attualmente esiste, oltre all'assistenza di supporto possono migliorare significativamente le possibilità di sopravvivere all'Ebola”.
Vaccino “strumento fondamentale nella lotta contro il virus”
“Il vaccino contro l'Ebola è uno strumento fondamentale nella lotta contro il virus e quindi è una priorità assoluta agire rapidamente e iniziare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia”, ha affermato il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa. “La velocità con cui la Costa d'Avorio ha intensificato la vaccinazione è notevole e dimostra che con un'efficace solidarietà subregionale possiamo adottare rapidamente misure per estinguere infezioni letali che possono potenzialmente evolvere in grandi epidemie”, ha aggiunto. Oltre al caso confermato, conclude l’Oms, sono stati individuati e monitorati un caso sospetto e nove contatti. Non sono stati segnalati decessi. Al momento, hanno segnalato gli esperti, “non ci sono ancora indicazioni che l'attuale focolaio in Costa d'Avorio sia collegato a quello che era scoppiato in Guinea. Ulteriori analisi ed il sequenziamento genomico aiuteranno a determinare qualsiasi connessione”.