Ebola, annunciata la creazione di una riserva globale di vaccino

Salute e Benessere
twitter.com/WHO

Protagoniste quattro organizzazioni umanitarie e sanitarie internazionali: l’Unicef, l’Oms, la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e Medici senza Frontiere. L’obiettivo è quello di garantire tempestivamente i vaccini per le popolazioni a rischio durante le epidemie

Unicef, Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) e Medici senza Frontiere (Msf) con il sostegno finanziario di Gavi, l’alleanza per i vaccini. Sono le quattro organizzazioni umanitarie e sanitarie internazionali protagoniste dell’annuncio legato alla creazione di una riserva globale di vaccini contro l'ebola, con l’obiettivo di “assicurare una risposta alle epidemie”.

Garantire tempestivamente i vaccini

Lo sforzo per la costituzione di questa scorta, si lege in un comunicato diffuso sul sito dell’Unicef, è stato dunque guidato dall'International Coordinating Group (ICG) on Vaccine Provision, che comprende appunto le quattro organizzazioni. Il fine sarà quello di garantire ai Paesi eventualmente interessati di contenere le future epidemie di ebola, “garantendo tempestivamente i vaccini per le popolazioni a rischio durante le epidemie”. E, dal momento che le epidemie di ebola sono relativamente rare e imprevedibili, “non esiste un mercato naturale per il vaccino, ma i vaccini sono garantiti solo attraverso la costituzione delle scorte e sono disponibili in quantità limitate”, spiegano gli esperti. Le scorte sono stoccate in Svizzera e saranno pronte per essere spedite nei Paesi per eventuali interventi di emergenza. La decisione di assegnazione del vaccino verrà presa entro 48 ore dal ricevimento di una richiesta da parte di un Paese, con i vaccini che saranno messi “a disposizione dal produttore insieme ad un imballaggio che mantiene una catena ultrafredda per la spedizione nei Paesi entro 48 ore dalla decisione”. L’obiettivo del tempo di consegna complessivo dal magazzino alle varie nazioni, secondo il programma, è di sette giorni. Attualmente sono disponibili 6.890 dosi iniziali per la risposta ai focolai, con ulteriori quantità da inserire nelle scorte questo mese e per tutto il 2021 e oltre.

“L’incredibile potere dei vaccini”

Il vaccino iniettabile monodose per l'ebola, spiega ancora l’Unicef, è prodotto da Merck, Sharp & Dohme (MSD) Corp. e sviluppato con il sostegno finanziario del governo americano. L'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) lo aveva autorizzato nel novembre 2019 e il siero è ora “prequalificato” dall'Oms e autorizzato dalla Food and Drug Administration statunitense, oltre che da otto paesi africani. Prima di ottenere la licenza, il vaccino era già stato somministrato a più di 350.000 persone in Guinea e nei focolai di ebola del biennio 2018-2020 nella Repubblica Democratica del Congo, in base ad un protocollo per "uso compassionevole". "Siamo orgogliosi di far parte di questo sforzo senza precedenti per contribuire a mettere rapidamente sotto controllo i potenziali focolai di ebola", ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef. "Sappiamo che quando si tratta di epidemie, la preparazione è fondamentale. Questa riserva di vaccino contro l'ebola è un risultato notevole, che ci permetterà di consegnare i vaccini a chi ne ha bisogno il più rapidamente possibile". Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, "la pandemia di Covid-19 ci ricorda l'incredibile potere dei vaccini di salvare vite umane da virus mortali", ha detto. "I vaccini contro l'Ebola hanno reso prevenibile una delle malattie più temute sulla terra. Questa nuova riserva è un eccellente esempio di solidarietà, scienza e cooperazione tra le organizzazioni internazionali e il settore privato per salvare vite umane".

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